Quotidianamente, medici e operatori sanitari devono prendere decisioni sulla base di informazioni provenienti da dispositivi e sistemi medici separati. I flussi di lavoro ospedalieri risentono infatti della complessità, nella quale per ottenere un quadro delle condizioni del paziente e fornire la cura adeguata, serve controllare più schermi – dalla cartella elettronica ai ventilatori e i monitor paziente -, oltre che gestire un numero infinito di allarmi provenienti da dispositivi di fornitori diversi.
L’interoperabilità e lo scambio di dati sono dunque tra le sfide principali che i leader sanitari ma anche i giovani professionisti si trovano a fronteggiare oggi. A fronte di questo scenario, servono nuovi modelli di assistenza e l’interoperabilità tra sistemi e piattaforme di condivisione dei dati tempestiva e intelligente.
Philips, in qualità di leader globale nel monitoraggio di oltre mezzo miliardo di pazienti ogni anno, abbandona la via degli ecosistemi chiusi e dei protocolli di comunicazione proprietari per promuovere un ambiente aperto e predisposto all’interoperabilità. Sulla base di un’esperienza di 40 anni a sostegno degli standard di interoperabilità, Philips adotta la Connettività dei Dispositivi orientata ai Servizi (SDC) e incoraggia tutte le aziende che producono dispositivi medici ad aderire agli standard di questo modello entrando a far parte dell’ecosistema.
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