Analisti e operatori non hanno dubbi sul fatto che per fronteggiare uno scenario macro-economico complesso e crescere serva puntare sulla trasformazione delle aziende e per farlo sia necessario trasformare insieme servizi e processi, anche nella PA. E’ centrale per questi obiettivi il ruolo del digitale e pesa in modo particolare l’utilizzo degli abilitatori tecnologici, in primis il cloud computing. Entriamo nei dettagli con alcuni numeri indicativi messi in evidenza nel rapporto Il Digitale in Italia, presentato nel primo trimestre di quest’anno da Anitec-Assiform, su dati raccolti e analizzati da NetConsulting cube. Complessivamente il mercato digitale vale più di 79 miliardi di euro (dati riferiti al 2023), ed è in crescita del 2,8%. Ed è proprio la componente servizi Ict a trainarlo (+8,8%). Oggi e nei prossimi anni saranno AI generativa, big data, quantum computing ma soprattutto il cloud – di fatto “premessa” tecnologica a supporto degli altri abilitatori – a trasformare abitudini e verticali del Paese, sanità e pubblica amministrazione comprese.

Cloud, cogliere il momento

Soprattutto, aziende dei diversi verticali e PA sono chiamate a cogliere il momento ora. Gli analisti prevedono che la crescita del mercato digitale dovrebbe accelerare e segnare incrementi più significativi proprio nel corso di questo triennio, segno che la percezione sul valore della trasformazione digitale in queste direzioni è sentita, anche perché si correrebbe, altrimenti, il pericolo di perdere l’accelerazione del treno in corsa, la cui locomotiva è proprio il cloud computing.

I numeri del rapporto dicono che per il cloud è prevista continua e costante una crescita che già nel 2023 è stata vicina al 20%, perché consente accesso rapido ai dati e loro valorizzazione per affrontare le sfide digitali e competitive. Il cloud non è visto solo come lo strumento per ridurre i costi ma come soluzione che consente una maggiore agilità, flessibilità e scalabilità. È questa consapevolezza a guidare gli investimenti e  porterà il cloud computing a crescere ancora del 20% nel 2024, con un Tcma
2023-2026 di poco inferiore al +18%, per una spesa indirizzata a superare i 10 miliardi di euro a fine periodo.

L'andamento dei più importanti digital enabler
L’andamento dei più importanti digital enabler (fonte: Anitec-Assinform, Il Digitale in Italia, 2023)

Si parla in particolare di investimenti diretti in servizi cloud, a supporto della migrazione verso piattaforme ed infrastrutture, e dell’integrazione delle piattaforme cloud, ma anche di applicazioni ancora legacy da migrare o integrare, per creare ambienti ibridi, capaci di sfruttare gli investimenti passati e le capabilities moderne. La Strategia per la Crescita Digitale in Italia e il Pnrr sotto la lente svelano le opportunità: nella Missione 1 il Pnrr prevede oltre 9 miliardi di euro da destinare alla digitalizzazione e all’innovazione della PA, fondi indicativi degli sforzi in corso per abilitare nuovi servizi ai cittadini, attraverso la valorizzazione dei dati.
Circa 6,14 miliardi di euro, sono destinati a una serie di interventi tra cui la realizzazione di infrastrutture digitali, abilitazione e facilitazione al cloud, cybersecurity, digitalizzazione delle amministrazioni centrali, servizi digitali e cittadinanza digitale, competenze digitali. Ed i maggiori investimenti sono proprio indirizzati al processo di migrazione al cloud previsto dalla Strategia Cloud Nazionale e all’interoperabilità di dati e sistemi applicativi tra gli enti pubblici, per snellire le procedure secondo il principio “once only”, con il coinvolgimento anche delle realtà regionali e locali. 

Aruba Cloud, una proposta su misura ma anche per ogni esigenza

A servizio di aziende di ogni verticale e della PA si innesta la proposizione di Aruba Cloud che oggi è il principale cloud provider italiano e si propone con un’offerta maturata sulla scorta di un’esperienza consolidata nell’offerta di servizi di qualità rispondendo alle esigenze direttamente espresse dal mercato rispetto al cloud: costi prevedibili, utilizzo di standard di mercato, infrastrutture e risorse su misura, in modo sartoriale e con l’interoperabilità, sono tutti fattori caratterizzanti al centro delle scelte tecnologiche.
Le soluzioni proposte sono indirizzate alle aziende di qualsiasi dimensione come alla pubblica amministrazione, scalano dalle singole virtual machine fino a complesse infrastrutture enterprise, spaziano dalla possibilità di approcciare il cloud con il self provisioning fino alla consulenza per progetti personalizzati.

Un cloud per ogni classe di business

Parlare di cloud su misura ma anche indirizzato ad ogni classe dimensionale e di business non è semplice. Le aziende hanno esigenze diverse in termini di scalabilità, sicurezza e flessibilità, ecco allora che le realtà che cercano autonomia e flessibilità, trovano nelle soluzioni public cloud di Aruba la possibilità di gestire le proprie risorse in modo indipendente e controllare il proprio ambiente cloud, personalizzando le risorse in base alle proprie esigenze specifiche. Le realtà che invece hanno bisogno di un supporto personalizzato possono richiedere ad Aruba consulenza e soluzioni tailor-made progettate e implementate secondo le loro necessità e senza rinunciare a scegliere l’approccio cloud ritenuto opportuno. 

La proposta tecnologica comprende infatti sia la virtualizzazione e l’integrazione ibrida con VMware, sia OpenStack questo perché approccio open e interoperabilità restino cardine, così da ridurre al minimo il lock-in. E su questi punti Aruba si mette in gioco anche con le competenze del suo centro di eccellenza dedicato alle tecnologie cloud native e open source. Così da offrire soluzioni che si integrano con l’ecosistema in costante aggiornamento, sicure e affidabili. L’utilizzo di tecnologie standard poi permette ai clienti, ed in particolare ai loro team IT, di mettere a valore le competenze già maturate sul campo. Gli stessi team IT possono contare sull’affiancamento dei professionisti Aruba che direttamente contribuiscono a costruire le soluzioni cloud così da renderle sempre più allineate ai bisogni reali delle aziende, ma anche fare una scelta orientata a fruire dei servizi managed anche a fronte di una modalità di self provisioning iniziale. 

Sovranità dei dati e sicurezza

Tra i temi che più sono a cuore delle aziende ed in particolare della PA, sicurezza, sovranità dei dati, compliance e conformità alle normative nazionali ed europee sono ineludibili e Aruba Cloud può indirizzarli perché è l’azienda stessa unico riferimento su tutta la filiera del dato. La sede legale è Italia, dati anagrafici e amministrativi vengono gestiti in Italia, è in Italia il network Data Center interamente di proprietà e gestito totalmente da personale a badge Aruba; i servizi erogati sono tutti conformi alle normative UE. L’azienda è stata la prima firmataria del codice di condotta Cispe per i servizi Cloud e gli standard rigorosi e certificati cui aderisce tutelano i clienti su tutte le criticità. In particolare è importante sottolineare qui che i servizi cloud sono qualificati Acn per la PA. Non solo, Aruba Cloud è attiva sui principali tavoli europei e internazionali e contribuisce alla maturazione del comparto con il suo impegno in organismi e associazioni come l’European Alliance for industrial Data, Edge and Cloud, Gaia-X, l’European Cybersecurity Organization, tra gli altri.  

La scelta di Aruba è in linea con i trend che gli analisti mettono a fuoco come più virtuosi per le esigenze di trasformazione digitale delle aziende. Approccio multicloud e una scelta di cloud ibrido si accompagnano però alla capacità di progettare architetture flessibili ed adattabili (sia bare metal come di co-location) consentendo una gestione ottimale delle risorse e una maggiore efficienza operativa grazie a connessioni sicure e a bassa latenza che oltre alla scelta tra public/private cloud – con la possibilità di connettersi a una vasta gamma di servizi cloud attraverso connessioni con altri public cloud provider – è affiancata dai servizi di supporto in fase di progettazione e gestione fino al total-outsourcing. Obiettivo: poter indirizzare tutti i casi d’uso in sicurezza (ne parliamo in un contributo dedicato), anche con la proposta di servizi di disaster recovery as a service dell’infrastruttura on-premise del cliente, come con la disponibilità delle infrastruttura di backup per fronteggiare i rischi ransomware. 

Leggi tutti gli approfondimenti della Room Il Cloud in Italia by Aruba Cloud

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