Nei prossimi cinque anni il mercato dei servizi di intelligenza artificiale generativa supererà il valore di 200 miliardi di dollari, anche perché diverse aziende hanno già cambiato le proprie intenzioni di spesa in ambito tech facendo convergere da altre voci risorse per sfruttare la GenAI ed aggiornare in questo modo i servizi IT tradizionali. Questo allo stesso tempo spinge anche i fornitori di tecnologie a ripensare le proprie proposte a valore, i modelli di business, l’organizzazione.
Lo dice la ricerca di McKinsey, Tech Services and Generative AI: Plotting the Necessary Reinvention è il titolo, che ridelinea come l’AI generativa stia ridefinendo il panorama dei servizi tech. Ai fini dell’analisi, McKinsey ha condotto un sondaggio coinvolgendo 100 dirigenti del settore e intervistando esperti del settore, per analizzare lo stato d’adozione dell’IA scegliendo il campione tra le aziende che rientrano nella classifica Forbes Global 2000. Lo studio esamina come la nuova tecnologia stia influenzando i modelli di spesa in ambito tech, i nuovi servizi di GenAI in base alle diverse fasi di adozione delle singole aziende e i passi fondamentali che i fornitori possono compiere per posizionarsi in questo scenario.
Secondo lo studio i fornitori di servizi che adotteranno l’AI generativa potrebbero vedere una crescita della profittabilità del 30%, crescono i servizi digitali esternalizzati, anche fino al 12%, mentre i servizi IT tradizionali registrano una riduzione tra 8% e 10%. Aree di maggior sviluppo sono quelle delle applicazioni aziendali, le nuove soluzioni nello stack AI, cloud pubblico e hardware per computer.
Cruciali per i fornitori di servizi IT e gli Msp i prossimi 12-18 mesi. E’ il periodo in cui saranno chiamati con urgenza a portare a termine la trasformazione necessaria per integrare l’AI generativa nelle loro offerte, facendo affidamento sul loro ruolo tradizionale di consulenti “neutrali”, per proporre ai clienti le migliori soluzioni per uno stack tecnologico evoluto e complesso, mentre le aziende stanno già esplorando nuovi modi per gestire parte del lavoro IT internamente, ed aumentano i progetti pilota e le iniziative in ambito GenAI.
Adozione AI, fasi e modelli
Secondo il sondaggio condotto da McKinsey, il 67% degli intervistati prevede di incrementare la spesa tecnologica in AI/GenAI nei prossimi tre anni, con un tasso di crescita annuale composto dei budget tecnologici del 4-6%, su un orizzonte di cinque anni. L’adozione dell’AI intanto spinge l’espansione delle offerte dei player del settore. Gli hyperscaler, per esempio, stanno fornendo ambienti di sviluppo integrati per costruire, formare e personalizzare i large language model.
E’ ancora tra il 50-60% però la percentuale di realtà concentrata al momento sulle fasi di “preparazione” o sulla semplice sperimentazione di casi d’uso interni. Una percentuale tra il 30% ed il 40% ha già invece una chiara visione di riduzione dei costi grazie all’AI e ha già apportato modifiche organizzative come la creazione di centri di eccellenza AI, mentre meno del 10% è la percentuale dei veri innovatori, cioè di coloro che si presentano con strategie integrate per sfruttare appieno il potenziale dell’AI generativa, con casi d’uso avanzati che guidano la crescita del business.
La trasformazione passerà attraverso tre tipologie distinte di servizi AI, li schematizziamo:
- potenziamento dei servizi tradizionali e digitali con l’utilizzo dell’AI generativa per migliorare la produttività e innovare le offerte attuali.
- offerte AI e GenAI strategiche con la preparazione dello stack tecnologico aziendale per il cloud e la GenAI
- soluzioni verticali con innovazione di prodotti e processi attraverso casi d’uso specifici per settore.
Lo studio prevede oltre 10mila iniziative relative a servizi AI solo nel prossimo anno, con l’80% di queste focalizzato sulla preparazione all’AI e la riduzione dei costi. Più avanti, e solo con il crescere delle competenze nell’implementazione dell’AI generativa su larga scala, le operazioni si concentreranno sempre più sull’innovazione dei prodotti e sulla crescita dei ricavi.
Sfide
La trasformazione in queste direzioni comporta diverse sfide. I fornitori devono creare un ampio catalogo di servizi AI, ripensare i modelli commerciali e di go-to-market, sviluppare nuovi modelli di valorizzazione dei talenti AI e adottare un nuovo approccio per quanto riguarda partnership e acquisizioni. La modernizzazione del modello di delivery attraverso centri di eccellenza AI sarà essenziale per garantire la qualità e l’efficienza delle nuove soluzioni offerte. Si stima anche che i fornitori di servizi tecnologici che adotteranno queste trasformazioni potranno vedere una crescita dei ricavi del 20-25% nei prossimi tre anni.
Un’altra classe di sfide riguarda poi tutte le questioni relative alla governance, all’implementazione di controlli per un’AI responsabile, alla gestione del Roi e alla necessità di mantenere un forte focus sul cliente in un contesto di rapida evoluzione tecnologica. Sarà fondamentale sviluppare sistemi in grado di misurare accuratamente i guadagni di produttività attribuibili esclusivamente alla GenAI.
Gen AI, l’impatto sulla spesa
Qualche dettaglio in più sui cambiamenti nei modelli di spesa tecnologica delle aziende è offerto dal report. La spesa per servizi IT tradizionali esternalizzati, abbiamo già visto sta diminuendo, mentre cresce la domanda per servizi AI esternalizzati e digitali. McKinsey prevede che entro il 2026, il 60% delle aziende utilizzerà servizi basati su Llm come parte integrante delle operations. L’AI generativa sta anche stimolando un’espansione delle offerte dei player tecnologici. In apertura abbiamo visto come si stanno muovendo gli hyperscaler, qui aggiungiamo che i fornitori di hardware offrono servizi per lo sviluppo di Llm personalizzati e microservizi per un’implementazione più rapida delle applicazioni GenAI.
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