La digitalizzazione della pubblica amministrazione è tra le priorità strategiche per il Paese, soprattutto nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), che prevede ancora risorse significative per l’innovazione tecnologica degli enti locali. In questo scenario, il Comune di Napoli si trova ad affrontare sfide complesse. La città partenopea, con quasi un milione di abitanti e una delle più ampie aree metropolitane italiane, deve garantire servizi efficienti non solo ai cittadini residenti, ma anche alle imprese che operano sul territorio.
Il contesto e il bisogno
L’amministrazione comunale si muove dunque in un contesto caratterizzato da una domanda crescente di servizi digitali, dalla necessità di ridurre la burocrazia e di avvicinare la macchina amministrativa a cittadini e imprese. L’obiettivo non è solo migliorare l’efficienza interna, ma anche favorire trasparenza, semplificazione e inclusione, in linea con i principi di innovazione che guidano le strategie digitali europee e nazionali. Non banale quindi è il compito di gestire flussi informativi eterogenei, coordinare i processi di centinaia di uffici, garantire sicurezza e privacy dei dati richiede soluzioni robuste e competenze adeguate. È in questo quadro che si inserisce la collaborazione con Ibm, chiamata a supportare Napoli in un percorso di trasformazione che vuole fare della città un modello di riferimento per l’intera pubblica amministrazione italiana.
L’esigenza primaria per il Comune di Napoli riguarda soprattutto l’efficienza. In un contesto urbano complesso, i servizi devono essere veloci, accessibili e interoperabili con quelli di altre amministrazioni. I cittadini chiedono piattaforme semplici e immediate per prenotare appuntamenti, consultare documenti o avviare pratiche. Le imprese necessitano di procedure snelle per avviare attività economiche o gestire permessi edilizi. La digitalizzazione diventa quindi un passaggio necessario per ridurre i tempi della burocrazia e avvicinare l’amministrazione al tessuto sociale ed economico della città. Un secondo bisogno cruciale riguarda l’interoperabilità: l’adesione alla Piattaforma Digitale Nazionale Dati (Pdnd) prevede proprio la condivisione di informazioni in tempo reale con altre istituzioni, migliorando coordinamento e trasparenza. Il comune ha inoltre la necessità di valorizzare i dati già in suo possesso. Ogni giorno vengono generati enormi volumi di informazioni – dai registri anagrafici alle pratiche edilizie, dalle richieste di servizi sociali ai dati legati alla mobilità urbana. Trasformare questa mole di dati in valore significa poter offrire servizi personalizzati, prendere decisioni più consapevoli e costruire politiche pubbliche basate su evidenze concrete. Infine, esiste un bisogno legato alla semplificazione normativa e procedurale. Un esempio emblematico è quello delle pratiche edilizie Cila (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata), che spesso richiedono tempi lunghi per la verifica e il controllo. Automatizzare questi processi grazie a sistemi di intelligenza artificiale significa rispondere più rapidamente ai cittadini e ridurre gli arretrati burocratici.
La soluzione
Per affrontare queste sfide, il Comune di Napoli sceglie la collaborazione con Ibm Consulting che sviluppa una soluzione basata su Ibm watsonx.data. La piattaforma consente di accedere e orchestrare i dati in modo sicuro, senza doverli spostare o replicare. Questo approccio permette di ridurre costi e complessità, garantendo al tempo stesso la governance delle informazioni e la conformità alle normative sulla protezione dei dati.

Tra le prime applicazioni concrete spicca proprio lo sviluppo di un sistema basato su AI per la verifica automatica delle pratiche edilizie Cila (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata). L’uso dell’intelligenza artificiale consente di accelerare i tempi di controllo, semplificare le procedure e ridurre la possibilità di errori umani, offrendo al cittadino un servizio più rapido e trasparente. Un ulteriore passo riguarda la creazione di una piattaforma digitale omnicanale. Questo strumento consentirà ai cittadini di accedere ai servizi essenziali attraverso diversi canali – Web, mobile, sportelli digitali – per un’esperienza coerente e semplificata. La piattaforma fungerà da punto unico di accesso, riducendo la frammentazione e favorendo l’inclusione digitale anche per le fasce di popolazione meno abituate alle tecnologie. Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi: “La trasformazione digitale è una priorità strategica per il Comune di Napoli e grazie alla collaborazione con Ibm, stiamo costruendo un’amministrazione più moderna, trasparente ed efficiente, capace di rispondere in modo concreto alle esigenze di cittadini e imprese. Questo progetto non è solo un investimento tecnologico, ma un passo fondamentale per rendere Napoli una città più innovativa e inclusiva”.
I vantaggi
L’adozione delle soluzioni Ibm offre al Comune di Napoli una serie di vantaggi concreti. In primo luogo, migliora l’efficienza interna, grazie a sistemi automatizzati che riducono i tempi di lavorazione delle pratiche e alleggeriscono il carico degli uffici. In secondo luogo, garantisce maggiore trasparenza e fiducia nei confronti dei cittadini, che possono accedere in modo semplice ai propri dati e seguire lo stato delle pratiche senza dover affrontare iter burocratici complessi. Un ulteriore beneficio riguarda l’interoperabilità: la connessione alla Piattaforma Nazionale Dati Digitali consente a Napoli di integrarsi con altre amministrazioni, evitando duplicazioni di informazioni e migliorando il coordinamento.

Alessandro La Volpe, amministratore delegato di Ibm Italia, spiega che “la collaborazione con il Comune di Napoli permette di offrire all’amministrazione ]…[ innovazione aperta e affidabile, capace di rispondere alle sfide della modernizzazione con soluzioni avanzate e scalabili. Grazie a soluzioni basate sull’AI aperta di Ibm, è possibile supportare le organizzazioni più innovative a valorizzare il potenziale dei dati proprietari in modo sicuro e governato, migliorando i servizi a cittadini e imprese”.
Aspetti rilevanti per una città che deve interfacciarsi con istituzioni regionali, nazionali e comunitarie in numerosi ambiti, dalla mobilità alle politiche sociali. Sul piano strategico, il progetto rafforza l’immagine di Napoli come città innovativa e inclusiva. L’obiettivo non è solo digitalizzare i servizi, ma costruire un’amministrazione che sappia mettere i dati al centro delle proprie decisioni e che possa garantire a tutti, indipendentemente dal livello di alfabetizzazione digitale, un accesso equo e semplice ai servizi pubblici. Infine, l’utilizzo di piattaforme scalabili e sicure apre la strada a ulteriori sviluppi futuri. Dalla gestione intelligente della mobilità urbana alla digitalizzazione dei servizi turistici, dalle piattaforme per la partecipazione civica agli strumenti di analisi predittiva per la pianificazione delle politiche pubbliche, le potenzialità sono ampie e possono generare un impatto duraturo sulla qualità della vita in città.
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