Conoscere le tecnologie, anche le più avanzate e padroneggiarle, ma con una costante vicinanza al cliente e la sensibilità di “rimanere in ascolto”. La vera innovazione si può dire parta da qui e cresca solo radicata nelle attività di sviluppo.

Teorema Engineering, che nasce come realtà con una forte vocazione tecnologica, opera da decenni sul mercato come una IT Factory e ha solide fondamenta che poggiano sulle competenze maturate e cresciute nel tempo, messe a disposizione delle aziende che hanno deciso di intraprendere un percorso di trasformazione digitale.

Offre consulenza, soluzioni e servizi incontrando le aziende dove esse si trovano, per accompagnarle nel percorso di crescita attraverso tutte le tecnologie per i digital business emergenti (AI e machine learning, digital workplace, bots, X-Reality, 3D modelling, cognitive services, etc.). Oggi Teorema è riconosciuta Digital Advisor nel mondo IT, proprio per la capacità di entrare e capire i processi di gestione, progettazione e produzione dei clienti e poi accompagnarli nel cambiamento.

Anche per questa sensibilità Teorema negli anni ha compreso come essa stessa sarebbe dovuta cambiare per restare ed essere ancora più vicina ai clienti. Così dal 2019 ha intrapreso nuovo un percorso di crescita, aggiornando le competenze interne, investendo nella capacità di ricerca, proprio nelle aree tecnologiche più innovative. Ben ancorata comunque alla realtà. Alle realtà: soprattutto in ambito manufacturing e finance, energy and engineering.

L’expertise del partner scelto per la trasformazione tecnologica si misura proprio da qui. Teorema non avvicina i clienti dai “massimi sistemi”, al contrario parte a lavorare con loro dalle specifiche esigenze e, per soddisfare quelle, crea e integra soluzioni ad hoc.

Da qui la scelta di “strutturarsi” per adempiere ancora meglio al ruolo di Digital Advisor, questo le permette un focus più specifico per portare soluzioni concrete ad alcuni dei principali pain dei mercati identificati, senza perdere però i vantaggi di una prospettiva dall’alto su tutte le tecnologie.

Non solo, questo permette anche di focalizzare la proposta in modo mirato per proporre, all’interno di un ampio portafoglio, le soluzioni più adatte per i diversi verticali, coerenti per assecondare lo sviluppo e i bisogni espressi in modo specifico.

A partire dall’esperienza maturata sul campo, nascono quindi le due business unit Finance e Manufacturing, guidate oggi da Francesco Di Bianco Stefano Pedone. A queste si aggiunge una terza grande business unit, Horizontal Market, guidata da Carlo SiddiCon due unità operative (prodotto e servizi professionali). Le prime due BU indirizzano nello specifico rispettivamente i bisogni specifici di Virtual Customer Assistance e Data Monetization (nel Finance) – interessi in crescita – e l’implementazione di tutte le soluzioni di Smart Facturing (nel Manufacturing).

La terza BU accoglie e comprende tutte le soluzioni e le competenze dispiegate sul campo da Teorema che toccano argomenti di interesse trasversale per tutti i mercati. Per esempio il tema degli assistenti virtuali, l’adozione di Microsoft Teams, Modern Workplace, e le migrazioni in cloud, che restano al centro del business tradizionale di Teorema. Mostrare agli addetti ai lavori cosa si può fare con le tecnologie di frontiera consente di alzare l’asticella delle aspettative delle imprese, per questo gli esempi concreti contano.

Tra gli obiettivi di Teorema anche quello di verticalizzare le business unit in modo che ogni mercato possa attingere alle soluzioni di riferimento, per quanto trasversali esse siano, con una proposta specifica per le diverse industry: per esempio engineering & energy, fashion, retail, etc. Ne parliamo direttamente con i responsabili delle BU già operative. 

Carlo Siddi, il dato sempre al centro 

Carlo Siddi, Business Unit manager Horizontal Market così spiega l’ambito di attività della sua BU e la strategia: “I dati sono centrali sempre, in particolare per la mia business unit, perché di fatto il nostro compito è quello di portare avanti da una parte una proposizione tradizionale legata all’ibridizzazione dei data center  – portando dati e applicazioni in cloud (con la security come cardine) – ma allo stesso tempo indirizzare i bisogni di energy&utilty e engineering&construction. Comparti industriali che vivono di dati di progettazione, come di informazioni raccolte sul campo (IoT), informazioni strutturate e non strutturate sulle quali Teorema cerca di offrire una “visualizzazione innovativa e in profondità” volta a valorizzarli”. Lo fa portandovi soluzioni di X-reality (che visualizzano dati di progettazione) offrendo anche possibilità di training al personale sul territorio, per esempio nel caso delle aziende che operano da scenari remoti.

Carlo Siddi, BU Manager Horizontal Market di Teorema Engineering
Carlo Siddi, BU Manager Horizontal Market di Teorema Engineering

Il tema della security, inoltre, è fortemente sentito in queste industries. Siddi entra nel dettaglio con un esempio concreto: “Le immagini si sa, sono dati non strutturati, e vengono catturate dalle webcam sul cantiere (come dai droni), Teorema offre la possibilità di trattarle applicando l’intelligenza necessaria proprio per individuare il livello di potenziale pericolosità di determinati comportamenti per la sicurezza in loco”.

Per gestire l’enorme quantità di dati generati dal comparto energy&utility come dalle realtà di engineering&construction il cloud è praticamente un’opzione obbligata. Teorema è specializzata su tutte le tematiche di cloud migration e può quindi accompagnare l’azienda in ogni fase del percorso.

Anche il tema della collaboration, si inserisce perfettamente in questo contesto. Siddi: “Proponiamo una piattaforma completa come Microsoft Teams che ben indirizza anche tutta la gestione delle commesse, nei grandi progetti. E’ inoltre un bisogno specifico del mondo engineering quello di adottare piattaforme Cde (Common Data Environment) su cui risiedono tutti i dati del ciclo di vita di una commessa e che permettono l’accessibilità dovuta ai diversi attori di processo in modo adeguato”. L’esperienza di Teorema in questi ambiti è già riconosciuta tanto da annoverare tra i clienti i principali player di riferimento di entrambi i comparti aziendali.

Francesco Di Bianco, Data Monetization e Vca

La business unit Finance segue prevalentemente il mondo assicurativo e bancario, all’interno di Teorema la BU segue i temi di progettualità classica (sviluppo applicativo, WebApp e system integration) e progetti innovativi di Data Monetization e Virtual Customer Assistance per diverse realtà sfruttando le tecnologie più avanzate. Ne parliamo con Francesco Di Bianco, responsabile della business unit: “Sì, per quanto riguarda i progetti di Data Monetization, leggiamo l’esigenza delle aziende di lavorare sì su grandi moli di dati ma non solo con il fine ultimo della reportistica, quanto sulla possibilità di costruirvi sopra reale valore di business”.

E’ questo il caso di un progetto per il Cfo attualmente in corso con uno dei più grandi gruppi assicurativi italiani. In uno scenario in cui spesso la vista sui dati dell’IT è sostanzialmente differente da quella necessaria al business, Teorema riesce a mettere il business nelle condizioni di disporre di una “vista sui dati” coerente con il time to market, viva, modellizzabile in modo veloce per piegarla alle esigenze.

Teorema permette IT e business di disporre degli stessi strumenti per velocizzare il lavoro del business da una parte e rendere coerenti e affidabili i dati IT. In questo caso si sfrutta Microsoft Azure Data Lake, e strumenti di reportistica evoluti (con Microsoft PowerBI) per lavorare sulla modellizzazione dei dati (ovviamente da fonti eterogenee). Un altro progetto in corso è quello per IlSole24Ore improntato sullo studio del dato per migliorare il customer journey e ridurre il tasso di abbandono (churn reduction) dei lettori.

Nell’ambito Virtual Customer System, per quanto riguarda il finance, si parla di progetti strettamente legati alle problematiche tipiche dei customer center, quindi anche agli Sla (in ambito bancario se ne può immaginare facilmente la natura h24). Oggi è possibile utilizzare diverse tipologie di operatori virtuali, in grado di eseguire i controlli di base e permettere così il risparmio dei costi del personale che sarà chiamato ad intervenire solo nei casi che lo richiedono.

Per esempio, per il blocco della carta di credito, gli assistenti virtuali sono in grado di comprendere il linguaggio naturale, verificare l’identità dell’interlocutore, anche sfruttando i sistemi biometrici di riconoscimento vocale, ed eventualmente passare la procedura ad un operatore umano in base allo stato emozionale dell’interlocutore. Nello specifico, quindi proprio nel caso del blocco di una carta, un cliente particolarmente agitato può essere riconosciuto come tale ed essere indirizzato subito all’operatore umano.

Francesco di Bianco, BU manager finance di Teorema Engineering
Francesco di Bianco, BU Manager Finance di Teorema Engineering

Di Bianco: “Gli istituti stanno facendo un ulteriore passo avanti. Si rendono conto che questo canale di comunicazione vocale è un nuovo modo per permettere ai clienti di interagire con la banca”. L’interesse, prima limitato alla sfera dei contact center, solletica oggi i responsabili marketing, che intravvedono un ulteriore passaggio. “Dalla filiale fisica, all’home banking, oggi si parla già di Voice Banking, cioè – spiega Di Biancodella possibilità di interagire con la propria banca semplicemente con la voce. Indirizzando bene anche le problematiche di sicurezza, perché esistono soluzioni di riconoscimento biometrico efficaci ma associate sempre ad altri parametri per offrire la certezza dell’identità”.

In questo caso Teorema integra soluzioni proprie con framework riconosciuti a livello mondiale che comprendono sistemi di NLP (natural processing language) evoluti. Le applicazioni possono essere ospitate su cloud (es. Azure) o On-premise.

Stefano Pedone, la trasformazione parte dall’alto  

Teorema lavora con le più importanti aziende manifatturiere italiane, strutturate e complesse, e si qualifica come partner strategico per aiutarle a mettere a valore tutte le informazioni in modo da ottimizzare processi ed estrarre effettivo valore dai dati. Non fa certo eccezione la Business Unit Manufacturing di Stefano Pedone che mette a frutto le competenze anche come System Integrator maturata in oltre 22 anni di attività. Per farlo ha sviluppato alcune soluzioni verticali per il mondo manifatturiero: portali di report qualità, gestione preventivi, performance management, il monitoraggio delle vendite, dei carichi produttivi, etc.etc. portali customizzati con lo sviluppo di soluzioni specifiche.

Stefano Pedone, BU manager, manufacturing di Teorema Engineering
Stefano Pedone, BU Manager, Manufacturing di Teorema Engineering

Ora – spiega Pedonei clienti chiedono l’automatizzazione e ottimizzazione dei processi sfruttando l’AI, anche attraverso soluzioni RPA (Robotic Process Automation), per permettere al cliente di gestire le informazioni nel modo più semplice utilizzando software “intelligenti” (i cosiddetti “software robot”) che possono eseguire in modo automatico le attività ripetitive degli operatori. Per creare queste soluzioni  sfruttiamo la metodologia Agile, il modello DevOps su piattaforma Microsoft, per beneficiare dell’approccio collaborativo e coordinare in modo ottimale i vari team e le relative competenze“. Tra i progetti interessanti quello di Remote Maintenance, per un’importante azienda italiana, iniziato tramite l’attività di Assessment (analisi dei perimetro) per poi procedere con un Proof of Concept  che ha previsto il testing di più specifici visori (A/R, V/R etc.). L’obiettivo ovviamente non è solo quello di risolvere le problematiche da remoto, ma anche di condividere poi in modo vantaggioso i dati che possano arrivare anche da sistemi IoT

Con le tecnologie di Digital Quality Control, sulla scorta anche dell’esperienza maturata sui sistemi PreventPBC, oggi la BU Manufacturing può supportare le aziende su tutti i processi di controllo qualità dei macchinari. Con Microsoft HoloLens, gli operatori possono visualizzare informazioni e rendering 3D relativi a impianti e macchinari, per operare a mano libera, ma anche raccogliere dati durante le ispezioni e automatizzare così i processi di inserimento delle informazioni. Si approda in questo modo a possibilità di analisi sui dati più veloci, precise e continuative, e si accorciano i tempi di manutenzione e di intervento centralizzando le competenze in remoto ma con possibilità di intervento più rapide ed efficaci sul campo.

Per quanto riguarda i trend in evoluzione che emergono proprio dall’esperienza con le aziende Pedone sottolinea: “I clienti oggi chiedono una sorta di dashboard unica integrata per leggere i dati, una vera e propria Digital Platform Smart Manufacturing per realizzare un concreto aumento di competitività ed efficienza attraverso l’interconnessione di impianti, macchine, persone e dati.. liberando così la visibilità dei KPI globali e degli indicatori statistici per facilitare le analisi, l’interpretazione dei dati di produzione e la gestione delle risorse, verso processi produttivi e manutentivi più efficaci ed economici.

Anche in questo caso partiamo sempre da un Assessment, per proporre come risultato una Digital Platform Smart Manufacturing sulla base del Data Lake generato”. Un rilievo che fa ben sperare: “Oggi – chiude PedoneTeorema parla con il top management – Plan e Operations Manager, HR Manager, e con i CFO e la parte IT è di “front-end”. Un approccio innovativo che parte dall’alto e che segna un’inversione importante di tendenza. E’ il business che cerca informazioni, il collegamento diretto tra business operations e fabbrica rompe la segregazione delle informazioni”.

“What’s next?” quando si parla di futuro.
Non perdere tutti gli approfondimenti della Room WhatsNext

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Condividi l'articolo: