Una visione del presente e del futuro legata ai processi di trasformazione digitale in un mondo in evoluzione. E’ quella delineata da Engineering nel nuovo rapporto Where Business meets Technology.

Partendo dallo stress test che la pandemia ha imposto a tutti i mercati favorendo una vertiginosa accelerazione in termini di innovazione, Engineering studia i cambiamenti che attraversano l’industria, la società e il Paese e delinea le sfide da affrontare nel 2021 e  le relative opportunità che si aprono in questo scenario per chi si attrezza per affrontarlo (tema discusso anche nella prima fase pandemica con Paolo Pandozy, Ceo di Engineering).

Cloud, AI e IoT, leve evolutive

La crisi in atto agisce da propulsore di tutte le tendenze trasformative. Lo confermano i dati che Engineering rileva da varie fonti. Messi di fronte ad una ripida curva di apprendimento, oltre 100 milioni di lavoratori in questa fase sono passati allo smart working e nel 50% dei casi per la prima volta.

Le cosiddette enabling  technologies – dal cloud, all’intelligenza artificiale, all’IoT -, sono oggi gli strumenti utilizzati per dare continuità al business in modalità alternative; e se questa dinamica era già in atto, la crisi causata dal Covid-19 ha dato una forte spinta. Nel solo terzo trimestre del 2020 gli investimenti europei nel cloud hanno sfiorato i 6 miliardi di euro, triplicati rispetto al 2017, e in Italia, 2 aziende su 3 del settore manifatturiero confermano di puntare sull’intelligenza artificiale, ritenendo possa aprire nel 2021 nuove e fondamentali opportunità di business.

Paolo Pandozy, Ceo di Engineering
Paolo Pandozy, Ceo di Engineering

“Le nuove tecnologie permettono di prendere decisioni migliori più rapidamente – afferma Paolo Pandozy, Ceo di Engineering, precedentemente intervistato  -. E se il digitale è in grado abilitare i processi, i dati rappresentano la nuova moneta e, insieme, i due elementi possono dare impulso alle economie verso una nuova era. Oggi ci troviamo di fronte a una potenziale tempesta perfetta: una crescita esponenziale di opportunità tecnologiche all’interno di un contesto di risorse non infinite. Proprio per questo consideriamo quello attuale un momento di enormi possibilità per tutti coloro che sapranno adottare le giuste tecnologie e applicarle al proprio contesto, trasformando quello che per molti in questi ultimi dodici mesi è stato un approccio tattico, in un approccio strategico.”

Crisi delle competenze 

Siamo di fronte a un momento storico di riparazione e ricostruzione di ciò che la crisi ha danneggiato, dove le imprese sono costrette a vedere le cose in modo diverso, a organizzarsi e ad agire con nuovi approcci. Ciò comporta inevitabilmente un’acuirsi della mancanza di competenze in grado di orchestrare i nuovi processi.

“Tutte le rivoluzioni industriali sono legate ai progressi tecnologici che cambiano profondamente gli ecosistemi economici esistenti e portano al contempo a una crisi di competenze – sottolinea Pandozy -: quelle nuove sono difficili da trovare o da formare, mentre quelle tradizionali devono essere aggiornate e adattate. La crescita esponenziale delle opportunità tecnologiche è dunque strettamente combinata ad un potenziale gap di competenze disponibili”.

Il futuro richiede l’unione di competenze tecnologiche, competenze trasversali ai processi di business verticali, competenze specialistiche sui processi di business, una profonda conoscenza delle esigenze e dei desideri degli utenti, per realizzare servizi digitali all’avanguardia e sostenere la customer experience.

Effetto domino sulla trasformazione

In uno scenario in cui la complessità è incrementata dalle continue ondate di innovazione,  in tutti i settori il passaggio al digitale è la strada che può offrire maggiori prospettive, con un effetto domino sulla trasformazione a diversi livelli, non solo industriale. Un’occasione – sostiene Engineering – per ripensare le fondamenta stesse del nostro mondo: come viviamo, come lavoriamo, come interagiamo, come evolviamo. 

Nella prima fase dell’emergenza si è affrontata la digitalizzazione dei luoghi di lavoro e nuove forme di interazione del business, cercando di trovare un equilibrio tra lavoro e vita privata. L’inizio di un processo che richiede di ripensare gli spazi di lavoro ma anche di vita. A livello globale, con più o meno convinzione a seconda dei Paesi, durante la pandemia è stata la tutela della salute umana a guidare le politiche. Un cambiamento fondamentale che impatta sulle aziende ma anche sull’individuo e si rifletterà sempre più in altri contesti emergenti legati alla sostenibilità, alla green energy, alla responsabilità sociale, all’uguaglianza di genere e razziale, al riscaldamento globale. Cambiamenti e nuove tendenze che non rappresentano solo una parentesi temporanea ma  sono destinati a durare nel tempo.

Ecosistemi digitali gestiscono la complessità 

Il contesto sfidante descritto richiede alle imprese di bilanciare la comprensione dei trend e dei processi di business con conoscenze tecnologiche aggiornate. Emerge infatti la debolezza di diversi modelli di business attuati sino ad oggi e ora insostenibili.

La digitalizzazione costringe le organizzazioni ad operare in maniera sempre più integrata, abbattendo le divisioni tra le diverse unità organizzative che non hanno più ragion d’essere e costituiscono un freno all’innovazione.  

Il moltiplicarsi in modo esponenziale dei dati aumenta inoltre enormemente la complessità che i processi decisionali devono governare e l’utilizzo di tecnologie digitali consente di mitigare le complessità mentre le soluzioni a silos diventano sempre meno praticabili.

Where Business meets Technology -
Fonte: Where Business meets Technology di Enginering 

Engineering si propone come interlocutore per superare questa complessità, come punto di incontro tra esigenze di business e combinazione tecnologica. 

Gli ecosistemi digitali del gruppo sono costruiti intorno a più stakeholder e si basano su capacità tecnologiche orizzontali, alimentati da una serie di servizi digitali per il business, che sfruttano le piattaforme tecnologiche per fornire servizi verticali

Il modello di Engineering collega strettamente le attività di ricerca e innovazione alla formazione e all’aggiornamento del personale. Operazioni di M&A consentono inoltre all’azienda di aggiornare costantemente le competenze per gestire i processi dei clienti e costruire servizi con loro. 

Il gruppo vuole dunque essere un partner strategico; il suo approccio poggia su 4 pillar change management, project management, data analytics e automazione – modulabili per costruire una strategia completa di digital transformation, che porti verso nuovi modelli di business.

Where Business meets Technology - Engineering - Ecosistemi stackeholders
Where Business meets Technology – Engineering – Ecosistemi stackeholders

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