Vanno di pari passo lo studio che mette sotto osservazione “La Spesa Ict nella PA Italiana 2020″ presentato ieri da Agid e l’attuazione del “Piano Triennale per l’Informatica 2020-2022″, due tasselli interconnessi della strategia che segna il percorso di digitalizzazione della pubblica amministrazione nel nostro Paese.

In un anno difficile, dove già a livello di strategie di ripresa e di business continuity si era sottolineata l’importanza del digitale per ripartire in tutti i settori, i dati che riguardano la PA nella rilevazione condotta da Agid mostrano una crescita stimata della spesa Ict 2020, per un valore complessivo di 6,2 miliardi di euro. Si cresce.

Una proiezione che poggia su un panel importante – indagato da Agid – che ha visto rappresentate nelle 76 pagine del rapporto tutte le tipologie di amministrazioni pubbliche, attraverso 73 enti: 24 amministrazioni centrali (ministeri e presidenza del consiglio, agenzie fiscali, Corte dei Conti, Istat, Cnr, Inps, Inail, Aci), 21 amministrazioni regionali e province autonome, 14 città metropolitane con i rispettivi capoluoghi.

Guardiamo al percorso dell’ultimo anno. Positivo.

Il raffronto 2019-2020 segna una crescita del 4,3% della spesa Ict complessiva sostenuta dalla PA: dai 5.960 milioni di euro del 2019 si è passati ai 6.216 milioni del 2020, tenendo presente che già il 2019 aveva segnalato una dinamica di crescita interessante (+6,6%) rispetto al triennio precedente 2016-2018. Una maggiore spinta del processo di digitalizzazione che si deve agli effetti derivanti da una razionalizzazione e centralizzazione degli acquisti, sia a un’attività di pianificazione maggiormente strutturata. L’inversione di tendenza a partire dal 2018 è una dinamica che si è rafforzata nel 2019 e le previsioni per il 2020, che vedono una crescita del 4,3% in controtendenza con il mercato digitale nel suo complesso, sono sostenute soprattutto dai progetti pluriennali intrapresi negli scorsi anni e dalla digitalizzazione dei servizi a cittadini e imprese.

Agid - La spesa ICT nella Pubblica Amministrazione in Italia (Fonte: NetConsulting cube 2020)
La Spesa Ict nella PA Italiana 2020 – (fonte: NetConsulting cube 2020)

Andamento della spesa nel campione Agid

Tra il 2017 e i 2020 la spesa del panel considerato cresce del 7% (da 2,2 miliardi a 2,7 miliardi) non in modo uniforme nelle varie amministrazioni seppure tutte in comune abbiano medesimi ambiti di acquisto. Si evidenzia per tutte una netta prevalenza della spesa operativa rispetto a quella in conto capitale, concentrata soprattutto sulla quota destinata alla manutenzione, alla gestione di hardware e software, dell’esistente, che rimane la voce principale di spesa, veicolata attraverso i canali di acquisto centralizzati della PA, (ormai metodo di acquisto consolidato soprattutto nella PA centrale).

Ora la questione è capire come in futuro la spesa possa essere indirizzata, per la riuscita dei processi di digitalizzazione delle amministrazioni pubbliche, che devono necessariamente guardare a nuove tecnologie e a nuovi modelli di delivery.

Non è un caso che il report affianchi ai dati quantitativi di spesa anche informazioni qualitative, guardando ad aspetti ritenuti fondamentali per la riuscita dei processi trasformativi. Sempre più importante diventa valutare la tipologia e le modalità di erogazione dei servizi offerti a cittadini e imprese, analizzare gli aspetti legati alla gestione dei dati e degli open data, capire il livello di utilizzo e di spesa dei servizi in cloud, oltre che tenere presente gli investimenti necessari nel campo della cybersecurity. Per quanto riguarda lo stato di digitalizzazione della PA nel suo complesso, l’innovazione digitale si presenta come un percorso intrapreso da tutti gli enti, con una forte focalizzazione sulla digitalizzazione dei servizi offerti all’utenza privata e aziendale. 

Agid - Andamento della spesa ICT - Aree geografiche
La Spesa Ict nella PA Italiana 2020 – Andamento della spesa Ict – Aree geografiche

Marce diverse

In particolare dall’analisi condotta emerge una minore progettualità negli enti della pubblica amministrazione locale (Pal, comuni e città metropolitane) rispetto a quanto riscontrato nelle regioni, province autonome e pubblica amministrazione centrale (Pac). Questo trova riscontro anche in un grado di interattività dei servizi al cittadino erogati dagli enti della Pal ancora molto limitato, con una percentuale di enti in grado di erogare servizi interamente online che non supera il 29%. In generale, comuni e città metropolitane presentano ancora un ritardo notevole rispetto alle altre due categorie di enti, determinato in gran parte dalla bassa adozione relativa a modelli e tecnologie abilitanti, in particolare nell’area della cybersecurity.

Regioni e province autonome risultano più mature sui temi della digital innovation, in coerenza con gli investimenti sostenuti recentemente per ampliare la gamma di servizi disponibili a cittadini e imprese, per innovare reti e data center e rafforzare sistemi di sicuezza. Gli enti della Pac pur essendo caratterizzati da una situazione complessivamente evoluta, mostrano alcune aree di miglioramento significative, come ad esempio l’accessibilità dei servizi, che va comunque incrementata.

Il report entra nel merito dei contenuti dei 629 progetti Ict realizzati dalle PA centrali e locali. Interessante vedere come la parte del leone sia fatta oggi dagli investimenti per le infrastrutture (41%) e per le piattaforme (33%) che rappresentano anche nel 2020 i principali ambiti di spesa. Segue la componente destinata alla realizzazione di servizi digitali (19%).

Innovativa la definizione, seppure in via sperimentale, di un nuovo indice di digitalizzazione (Digital Innovation Path Index) che mira a fotografare il grado di preparazione al digitale della PA nel suo complesso (Digital Readiness), utile per valutare il percorso di innovazione digitale della PA, i punti di miglioramento ma anche le criticità superate. 

Secondo l’indice, gli enti sono classificati in quattro cluster a seconda del livello di Digital Readiness: i digital starter, con un valore dell’indice tra 0 e 25, che devono percorrere molta strada per arrivare alla piena digitalizzazione di attività e processi; i growing (25-50) che stanno compiendo sforzi significativi per aumentare il grado di digitalizzazione dei servizi ma hanno ancora ampi margini di miglioramento, gli advanced (50-75) con un livello di digitalizzazione vicino all’eccellenza e i digital leader (75-100) con il massimo livello di digitalizzazione. “Oggi il cluster di maggiori dimensioni è quello advanced che conta 33 enti (45% del campione). Il resto degli enti  è rappresentato, nella maggioranza dei casi (il 40% del panel), da istituzioni che si trovano nella fase evolutiva, ovvero growing. Seguono gli enti che si configurano ancora come principianti nell’adozione delle tecnologie digitali a supporto dei processi (8%) e, con un peso di poco inferiore (7%) le istituzioni che hanno raggiunto la massima digitalizzazione delle attività e che occupano una posizione di leadership digitale all’interno del panel” dettaglia il rapporto.

Agid - Valore dell’indice di digitalizzazione complessivo e delle sue componenti - Totale panel e categorie di enti
La Spesa Ict nella PA Italiana 2020 – Valore dell’indice di digitalizzazione complessivo e delle sue componenti

All’interno dell’Europa

Un Digital Innovation Path Index che può essere strumento per analizzare ambiti di miglioramento anche in futuro, facendo crescere la sensibilità per erogare servizi all’utenza pubblica e privata. Da tenere presente che la trasformazione della PA italiana non è opzionale, campata in aria, ma risponde agli impegni presi nei confronti dell’Europa per creare una strategia condivisa Eu che migliori l’accesso online ai beni e servizi per cittadini e imprese, “creando condizioni favorevoli affinché le reti e i servizi digitali possano svilupparsi per massimizzare il potenziale di crescita dell’economia digitale europea”.

Il tema –  indirizzato dalla Commissione europea all’interno della programmazione 2021-2027 e raccolto nel programma Europa Digitale si concretizza anche nella identificazione degli strumenti di spesa e delle tecnologia da fare evolvere: il rafforzamento delle capacità dell’Europa nel calcolo ad alte prestazioni, nell’intelligenza artificiale, nella cybersecurity e nelle competenze digitali avanzate.
Disposizioni recepite anche dai recenti interventi di riforma avviati dal governo in materia di amministrazione digitale (decreto Semplificazioni, convertito in legge l’11 settembre 2020) che sprona il processo di trasformazione digitale della PA con impulso alla razionalizzazione delle infrastrutture e alla messa in sicurezza dei sistemi informativi (con norme per accelerare i rapporti digitali tra cittadini e PA, rendere effettivo il diritto di accedere ai servizi in rete mediante le identità digitali, superare il digital divide).

Spetta ora al “Piano Triennale per l’Informatica della Pubblica Amministrazione 2020-2022(aggiornato ieri anche sul sito di Agid) favorire lo sviluppo di una società digitale attraverso la digitalizzazione della pubblica amministrazione, secondo le linee guida del governo (di fatto il Piano è il documento che declina operativamente la strategia per la trasformazione digitale della PA).
Dovrà portare avanti gli impegni e consolidare il percorso avviato nel 2016 con la prima edizione che metteva a fuoco il modello da implementare (2017-2019), ribadito dalla successiva (2019-2021) che focalizza l’attenzione sulla realizzazione delle azioni previste (allineando anche linguaggio, finalità e riferimenti progettuali).
Con le indicazioni rilasciate ieri nel rapporto “La spesa Ict nella PA italiana 2020” ora Agid ha più dati per portare avanti gli impegni presi nella terza stesura del piano (2020-2022).

Non banali: nell’arco del triennio sono state definite circa 200 azioni a carico di Agid, del Dipartimento per la trasformazione digitale, di PA centrali e locali da attuare per innovare la sfera pubblica (tra cui, cloud first, digital & mobile first, sicurezza e privacy…).

Agid - Progetti ICT nella PA per tipologia
La Spesa Ict nella PA Italiana 2020 – Progetti Ict nella PA per tipologia

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