E’ nata proprio durante il periodo dell’emergenza sanitaria, nel 2019, Giga Initiative. Un’iniziativa globale per connettere ogni scuola ad Internet entro il 2030 e consentire così ai giovani di tutto il mondo di “entrare in gioco”. Circa 3,7 miliardi di persone nel mondo, infatti, non hanno ancora accesso a Internet. La mancanza di connettività significa di fatto esclusione, e l’impossibilità di accedere alla ricchezza di informazioni disponibili online, quindi meno risorse per imparare e crescere e opportunità limitate per i bambini e i giovani che hanno meno chance di realizzare il proprio potenziale.
Nell’ambito di Giga poi, nel corso del 2020 si è sviluppata la partnership tra Unicef e Itu (International Telecommunication Union), con Ericsson con l’obiettivo di mappare la connettività delle scuole in 35 paesi entro la fine del 2023.
Arrivano ora i primi risultati: sono stati infatti mappati posizione e stato di connettività di un milione di scuole. Un passaggio chiave, perché la mappatura permette la comprensione del livello di investimenti, delle azioni e delle partnership necessari per colmare il divario digitale e fornire a studenti e scuole di tutto il mondo l’accesso alle opportunità di apprendimento digitale. In questo scenario Ericsson fornisce finanziamenti e data science per aiutare a mappare la copertura Internet nelle scuole di sette paesi.
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In particolare, nell’ambito della partnership, Ericsson si impegna nella mappatura complessiva della connettività per le scuole di 35 Paesi entro la fine del 2023. Lo fa con risorse per l’ingegneria dei dati e la data science; presta inoltre competenze tecniche e assistenza per la raccolta, la convalida, l’analisi, la visualizzazione e il monitoraggio dei dati sulla connettività scolastica. Questi dati permettono ai governi e al settore privato di progettare e distribuire soluzioni digitali che permettono l’apprendimento online per bambini e giovani.
Snocciola alcuni numeri chiave Heather Johnson, vicepresidente Sustainability e Corporate Responsibility, Ericsson: “Secondo Itu, 369 milioni di giovani non hanno accesso a Internet e 260 milioni di bambini tra i 5 e i 16 anni non ricevono alcuna istruzione scolastica. Questo si traduce in esclusione e meno risorse per imparare, oltre a limitare il potenziale futuro di molti giovani. Mappare le scuole è un primo passo cruciale per connettere ogni scuola a Internet]…[. Ed il traguardo di oltre un milione di scuole mappate è una testimonianza del potere delle partnership pubblico-private”.
Per questo Ericsson invita i fornitori di servizi Internet e gli stakeholder politici ad aderire a Giga e donare tempo e risorse per accelerare il superamento del divario digitale. E’ una via importante da seguire anche per i benefici economici collegati.
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Il rapporto dell’Economist Intelligence Unit (Eiu) – Connecting Learners: Narrowing the Educational Divide – voluto da Ericsson a supporto di Unicef, rivela infatti che le nazioni con bassa connettività a banda larga hanno il potenziale di raggiungere fino al 20% di crescita del Pil connettendo le scuole a Internet, qualora l’accesso sia a prezzi accessibili e accompagnato da investimenti in competenze, contenuti e dispositivi.
Anche perché la forza lavoro formata potendo sfruttare tecnologie e informazioni connesse ha maggiori probabilità di essere innovativa e di promuovere idee innovative, portando allo sviluppo economico e alla creazione di nuovi posti di lavoro. Commenta Chris Fabian, Co-Lead Giga, Unicef: “La competenza di Ericsson ha aiutato il team di data science di Giga a costruire modelli più efficaci per la connettività scolastica. Partnership tecniche come questa sono vitali per Giga poiché creiamo una fonte open-source di luoghi scolastici e connettività che, ad oggi, include più di un milione di scuole”.
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