In seguito agli impegni presi in occasione della conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico Cop26, le aziende si trovano ora a dover lavorare sull’agenda delle priorità. Ci si attende un’accelerazione nelle attività per affrontare la sfida climatica e adottare modelli a zero emissioni, non più come “una delle priorità” quanto piuttosto come principio organizzativo dell’attività di business. E’ richiesta una mobilitazione da parte delle diverse realtà per migliorare la capacità di efficientamento e le tecnologie digitali offrono un percorso veloce per raggiungere gli obiettivi ambiziosi stabiliti dagli accordi.
Sono i temi anche del report Unlocking a Sustainable Future: Why Digital Solutions Are The Key To Sustainable Business Transformation. Lo ha voluto Schneider Electric che lo ha realizzato con Cnbc, e descrive come aziende e istituzioni stanno sfruttando le tecnologie digitali per ridurre le emissioni di gas serra, realizzare la transizione all’energia rinnovabile, rendere più trasparente la propria supply chain.
In particolare il report ospita le esperienze di Swire Properties, Ibm, Jacobs, Ihg Hotels e Tata Power che raccontano i vantaggi avuti dall’innovazione digitale ed evidenziano come AI, machine learning, blockchain e modellazione 3D siano centrali per supportare la trasformazione in atto, creando soluzioni fattibili per vincere la sfida climatica.
Ne offre una chiave di lettura Jean-Pascal Tricoire, presidente e Ceo di Schneider Electric: “I risultati di Cop26 evidenziano l’urgente bisogno che le aziende prendano in mano il tema della sostenibilità e lavorino per diventare più efficienti dal punto di vista energetico, subito. Il prossimo decennio sarà quello in cui con la tecnologia digitale trasformeremo i propositi in azione. Possiamo ottenere la riduzione del 70% delle emissioni con tecnologie collaudate, che già esistono e sono competitive e questo report mostra come si possano applicare gli strumenti digitali di oggi per aiutarci a realizzare il futuro a zero emissioni da cui dipende il nostro pianeta”.
Attraverso l’analisi delle singole esperienze aziendali emerge per esempio come integrando l’intelligenza umana e quella delle macchine, le aziende siano riuscite a sfruttare la capacità degli algoritmi e del calcolo ad elevate performance per creare cambiamento in ambiti essenziali quali l’uso dell’energia, la progettazione urbana, il consumo di risorse, l’efficienza della supply chain, la generazione di energia elettrica.
E’ il caso di Ibm che attraverso l’implementazione di AI e soluzioni basate su blockchain rende più trasparente la sua supply chain e ne riduce le emissioni.
In particolare nei verticali impegnativi come oil&gas, Ibm aiuta le aziende a ottimizzare la manutenzione, la riparazione e l’inventario delle risorse attraverso sistemi connessi, riducendo il carbon footprint. Per esempio, i sistemi Ibm consentono alle aziende di reperire scorte più vicine al cliente, diminuendo le emissioni legate alla logistica e grazie alle funzionalità di condivisione dei dati facilitata le aziende possono effettuare transazioni con i partner della supply chain in modo più affidabile ed efficiente.
E un approccio alle problematiche delle supply chain basato sull’analisi dei dati basata sull’intelligenza artificiale, offre maggiore trasparenza ai consumatori e di prendere decisioni di acquisto in linea con i loro valori con un coinvolgimento diretto maggiore sulle iniziative di sostenibilità.
Swire Properties, invece, ha avviato un percorso di decarbonizzazione a lungo termine, focalizzato sulla riduzione dell’intensità di emissioni di gas serra nel suo portfolio immobiliare. Per farlo, ha investito in strumenti di misurazione digitale e attraverso una partnership con Schneider Electric ha lavorato alla creazione di un modello dell’efficienza energetica nei suoi edifici. Questo ha portato a una riduzione del 19% nelle emissioni di gas serra complessive generate dalle proprietà.
Schneider Electric lavora infatti allo sviluppo di soluzioni digitali energeticamente efficienti per i suoi clienti, tra cui anche quelle impiegate nei casi di studio di cui si parla nel report. Si tratta di tecnologie connesse, aperte e digitali per ottenere un tangibile guadagno di efficienza e resilienza per aiutare i clienti a ottenere in modo integrato i risultati voluti, per l’ambiente e per gli investitori.
Allo stesso tempo il report evidenzia come le aziende che ottengono maggiori vantaggi sono effettivamente quelle in grado di tenere legate trasformazione sostenibile e digitalizzazione. Emerge per esempio dalle scelte di Ihg Hotels & Resorts, che aiuta i partner in franchising di tutto a misurare e gestire l’impatto ambientale usando un’innovativa piattaforma online. Mentre due hotel della catena portano avanti un progetto di decarbonizzazione seguendo un percorso verso le emissioni zero nette sulla base di modelli e valutazioni dell’impatto in termini di emissioni di Co2.
In ultimo, ma non per importanza, vale la pena riproporre l’esperienza di Tata Power che, tramite il monitoraggio degli impianti solari installati sui tetti e sistemi di gestione dedicati, aiuta i clienti in 90 città indiane a produrre l’equivalente di 258 barili di petrolio con energie rinnovabili e quella di Jacobs (engineering) che aiuta la città di Londra ad analizzare miliardi di punti dati per modellare un sistema di trasporto in cui l’80% dei viaggi possa avvenire con mezzi a zero emissioni di carbonio.
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