Apre a Milano la prima Cloud region italiana di Google Cloud, realizzata in collaborazione con Tim, che sarà affiancata nei prossimi mesi da una seconda region a Torino.
Una discesa importante di Google Cloud nell’arena del cloud computing italiano, affollata, in un momento in cui tutti gli hyperscaler insistono sull’importanza di aprire data center nel nostro Paese, per spingere da una parte la trasformazione delle aziende (sempre più cloud oriented), e dall’altra per essere rilevanti nella trasformazione della pubblica amministrazione (in vista della migrazione in cloud della PA e della costituzione del Polo Strategico nazionale).

E’ in questo scenario che si colloca l’apertura della cloud region milanese di Google Cloud: risponde a sfide locali (non a caso ospiti all’inaugurazione del governo e dell’amministrazione milanese) ma anche ai progetti di espansione internazionale, dal momento che la nuova region va ad accrescere il network globale di data center della società, composto da 34 regioni e 103 zone (ospite il Ceo, Thomas Kurian).

Il cloud. Pensato per l’Italia - Fabio Fregi, country manager Italy di Google Cloud
Il cloud. Pensato per l’Italia – Fabio Fregi, country manager Italy di Google Cloud

E’ Fabio Fregi, country manager di Google Cloud Italia, ad animare il keynote al MiCo di Milano, in presenza, ribadendo il fatto che il cloud italiano di Google è “pensato per l’Italia” e potrà crescere sul mercato solo grazie alle partnership strette a livello locale per indirizzare organizzazioni di qualsiasi settore e dimensione, dalle grande aziende con approccio ancora conservativo alle Pmi innovative, fino alle startup native digitali. “Siamo entusiasti di celebrare l’apertura della nuova region di Google Cloud a Milano in collaborazione con Tim. Da oggi aziende e organizzazioni del settore pubblico potranno archiviare dati facendo affidamento su servizi cloud veloci, affidabili e sicuri per sviluppare e fornire applicazioni ad alta disponibilità e bassa latenza per i propri clienti, tutto sul cloud più pulito del settore” precisa Fregi.

I punti chiave e obiettivi

“Per noi sostenibilità si sposa con la strategia green, siamo carbon neutral dal 2007 e dal 2017 acquistiamo energia pulita e rinnovabile in quantità equivalente a quella che consumiamo. Entro 2030 abbiamo l’obiettivo di essere totalmente carbon free – precisa Fregi –. Inoltre i data center di Tim sono green, alimentati con energia pulita e rinnovabile”.

La sostenibilità è però solo uno dei vantaggi delle region, che vanta bassa latenza per accedere alle informazioni nei data center (ridotta dell’80%), capacità computazionale in grado di affrontare picchi di carichi di lavoro e ridondanza grazie ai data center torinesi, elevati standard di sicurezza delle infrastrutture alla base della relazione di fiducia con partner e clienti, compliance agli standard normativi locali e internazionali ( “indirizziamo tutta la tematica della sovranità digitale” Fregi) e affidabilità.

Tecnicamente la nuova region di Milano sarà formata da tre data center che compongono i lati di un triangolo (in una cintura di 10 km attorno a Milano) e con l’apertura della region sorella a Torino garantirà ridondanza e continuità di business tra i dati e i workload, garantendo il disaster recovery. “Il nostro cloud è trasformativo perché aiuta le aziende ad essere più smart semplificando la gestione di dati e insight, ad essere più aperte verso soluzioni multicloud o ibride, più connesse dando la possibilità di accedere alle informazioni da ogni dove, più affidabili perché l’architettura Zero Trust proteggere dati, applicazioni e infrastruttura nel rispetto dei requisiti di sovranità digitale, e più sostenibili” spiega Fregi, grazie anche alla suite di prodotti Carbon Sense che permette alle aziende di misurare, documentare e ridurre la loro impronta di carbonio generata dall’utilizzo del cloud.

“Per portare questa innovazione vogliamo disegnare un cloud costruito per l’Europa, e lo facciamo insieme ai nostri partner. In Italia con Tim – esordisce Kurian -. Il cloud propone una nuova modalità per digitalizzare il business per aziende di ogni tipo, dal retail alle media company e, se durante la pandemia la necessità di offrire servizi ai clienti ha spinto la digitalizzazione, oggi il cloud fornisce le fondamenta per la digitalizzazione – incalza -. Inizialmente si pensava che il cloud fosse una soluzione a basso costo ma complicata, oggi invece c’è la consapevolezza che è il cloud lo strumento per trasformare le aziende, cosi come lo smartphone ha cambiato l’accesso a Internet. E’ estremamente facile per qualsiasi business gestire la trasformazione grazie al cloud, dalla banche al manufacturing, dalle Pmi alle utility. Il cloud infrastrutturale rende più efficiente la gestione dei dati, aumenta la produttività e la collaboration, garantisce elevati standard di sicurezza ma richiede la formazione di nuovi talenti”.

Il cloud. Pensato per l’Italia - Thomas Kurian, Ceo di Google Cloud
Il cloud. Pensato per l’Italia – Thomas Kurian, Ceo di Google Cloud

Su questo tema, tre iniziative mirate accompagneranno l’apertura della cloud region: Opening future, il progetto realizzato da Tim e Intesa Sanpaolo per portare competenze a 10mila pmi e 70 startup (1); Italia digitale, il progetto avviato nel 2002 che coinvolge un milione di pmi e cittadini per l’up-skilling delle competenze (2) e infine Google Cloud Pro, un programma gratuito di formazione dedicato agli sviluppatori, lanciato nel 2021, sottoscritto ad oggi da 7mila sviluppatori al fine della certificazione (3). “Il modello di Google Cloud, basato sule collaborazioni con partner, porta il cloud vicino alle aziende, in un paese distribuito. Non potremmo raggiungerle da soli per questo il nostro go-to-market è un modello fortemente basato sulle partnership” precisa Fregi.

Partnership pubbliche e private

Relazioni strategiche anche con la pubblica amministrazione, nella circostanza in particolare con il comune di Milano. “L’apertura della prima region nell’area milanese conferma una forte relazione con Milano, un’amicizia iniziata nel 2001 – esordisce Layla Pavone, head of innovation technology & digital transformation board del comune di Milano -. Un segnale di fiducia per l’intera area metropolitana, rendendo più facile e veloce archiviare dati e offrire servizi ai cittadini. Aiuterà pubblico e privato a stringere partnership per sviluppare il Paese a la nuova region potrà consolidare l’infrastruttura di molti enti, un passo avanti per la sicurezza dei dati. Darà spinta al sistema produttivo per innovare anche la nostra città”.

Il futuro dell’Italia e delle sue imprese passa dagli investimenti sul fronte delle infrastrutture e della digitalizzazione. Concorde la viceministra al Mise, Alessandra Todde, collegata in video da Roma. ll gap digitale delle nostre imprese è significativo. Gli investimenti che dobbiamo e vogliamo fare anche grazie al Pnrr per accelerare il processo di transizione digitale e tecnologica delle imprese italiane ci dovrebbero consentire nel 2024 di avere un mercato digitale italiano complessivo molto superiore a quello che avremmo avuto senza il Recovery. L’appello che faccio, quindi, è quello di investire sulle competenze, sulla digitalizzazione delle imprese, sullo sviluppo del Paese e sui giovani, siamo un Paese che ha delle potenzialità enormi che vanno sfruttate. Non c’è più tempo da perdere”.

Google Cloud - Il cloud. Pensato per l’Italia - Layla Pavone, head of innovation technology, Comune di Milano
Il cloud. Pensato per l’Italia – Layla Pavone, head of innovation technology, Comune di Milano

Il ritorno stimato dell’apertura delle due region è alto in termini economici e occupazionali: uno studio dellUniversità di Torino stima entro il 2025 un indotto di 3,3 miliardi di euro e di 65.000 nuovi posti di lavoro tra Piemonte e Lombardia. “Vogliamo aiutare le aziende ad avere prodotti digitali, flessibili, più innovati che consentano loro di abbinare eccellenza prodotto e customer experience – incalza Elio Schiavo, chief enterprise & innovative solution officer di Tim -. Vogliamo restituire al sistema tempo nella digitalizzazione di un progetto. Le aziende hanno bisogno di gestire dati e informazioni molto rapidamente, per questo la partnership con Google Cloud è distintiva e ci permette di restituire tempo al sistema. Ma dobbiamo anche avere la capacità di gestire lo spazio per i clienti. Siamo quart’ultimi tra i Paesi europei per digitalizzazione, e il tempo per digitalizzare e recuperar il gap con l’Europa è finito. Per questa ragione questa partnership è rilevante per il Paese”.

La fase di costruzione e di installazione della region milanese durerà circa due anni, e inizialmente avrà un impatto occupazionale tra i 18mila e 20mila lavoratori. La fase di avvio durerà altri tre anni: considerando un periodo di cinque anni complessivo, in Lombardia si genererà un’economia di circa 1,5 miliardi di euro, con 25.000 persone come impatto occupazionale. Che, insieme al regione torinese, totalizzerà come detto 65mila posti con oltre 3 miliardi di ricchezza generata.

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