Il 2021 è stato un anno positivo per il settore assicurativo italiano che ha recuperato le condizioni precedenti l’inizio della pandemia in termini di patrimonializzazione, redditività e raccolta premi. Secondo i dati pubblicati nel rapporto annuale dell’Ania, il comparto nel 2021 ha registrato una raccolta premi che ha superato i 140 miliardi di euro, con una crescita del 3,8%.
L’incremento ha riguardato sia i premi dei rami vita (+4,5%), sia quelli dei rami danni (no auto, +5,6%) ed ha consentito al settore assicurativo di compensare quanto era stato perso in termini di raccolta nel corso del 2020. Il ramo Rc auto, invece, conferma un trend negativo che si attesta a -4,5%, imputabile al calo registrato dai premi medi, risultato sia di una revisione delle politiche tariffarie, sia di una intensa pressione competitiva tra le imprese.
La pandemia ha inoltre accelerato l’attività di M&A assicurativo e, negli ultimi anni, non sono mancate operazioni straordinarie anche sul mercato italiano, spinte anche attività di consolidamento nel settore bancario.
Le priorità business del settore
Negli ultimi due anni, la pandemia ha accelerato in maniera significativa la trasformazione digitale in atto nel mercato assicurativo: i cambiamenti imposti da una domanda sempre più digital driven e da un contesto competitivo in fermento hanno reso le compagnie assicurative più consapevoli dell’urgenza di un cambio di passo.
Il settore ha evidenziato un incremento esponenziale dell’utilizzo dei canali digitali nella gestione delle relazioni con i clienti, rendendo ancora più evidente per le compagnie la necessità di accelerare nella trasformazione digitale di processi, prodotti e servizi. Nonostante la penetrazione delle polizze digitali in Italia oggi non superi l’1,3%, si prevede una crescita significativa dell’offerta assicurativa digitale nei prossimi anni, trainata in particolare dallo sviluppo delle polizze on-demand.
Un altro tema al centro della trasformazione digitale del settore insurance è quello della disruption provocata dagli “ecosistemi digitali”, ovvero l’integrazione dell’offerta di servizi tra i player assicurativi e aziende che operano in settori diversi (telco, banche, utilities, travel, big tech). La maggior parte delle compagnie sta già rivedendo il proprio modello di business in quest’ottica, sviluppando prodotti e servizi per entrare in nuovi mercati (ad oggi i principali sono casa, mobilità, salute, welfare).
Alla luce di questo scenario, il settore assicurativo si sta muovendo lungo tre direttrici:
- Consolidamento/mantenimento del proprio core business
- Ampliamento/Innovazione della propria offerta riconducibile ai nuovi ecosistemi
- Digitalizzazione della relazione con i clienti
Gli investimenti nel digitale
Il settore assicurativo si configura dunque come uno dei comparti che potranno trarre maggiori benefici dall’accelerazione della trasformazione digitale indotta dalla pandemia. Per rispondere alle sfide dello scenario in cui operano oggi, le compagnie stanno destinando investimenti significativi nelle tecnologie digitali.
Secondo le stime di mercato di NetConsulting cube, nel 2021 il mercato IT nel settore assicurativo in Italia ha raggiunto un valore di oltre 1,1 miliardi di euro, mostrando un incremento del 7,8% sul 2020, trainato in primis da investimenti finalizzati alla maggiore digitalizzazione di processi e servizi.
Tra le aree prioritarie di investimento nel 2021 si evidenziano le soluzioni per il digital customer, con progetti legati all’introduzione (o rinnovo) di nuovi strumenti digitali per l’interazione con i clienti in ottica omnicanale, al rafforzamento degli strumenti di Crm, al supporto alla digitalizzazione della rete agenziale e allo sviluppo di offerte personalizzate e flessibili basate su tecnologie di AI/ML.
La pandemia non ha bloccato i progetti ritenuti strategici dalle compagnie e in parte già avviati negli anni precedenti, come la modernizzazione applicativa ed il cloud computing, che vengono segnalati tra le aree prioritarie di investimento anche nel 2021. Un’ulteriore area di investimento segnalata come prioritaria dal comparto, con l’obiettivo di ottenere una maggiore efficienza operativa, è quella della robotic process automation dove i progetti si sono concentrati sull’automazione dei processi di back-office (come gestione sinistri, post-vendita e amministrazione & finanza) basata su tecnologia di AI e RPA.
Per traguardare la trasformazione digitale, il settore assicurativo dovrà adottare un approccio sempre più data driven e sfruttare le tecnologie digitali per automatizzare i processi interni, innovare in modo efficace l’offerta, digitalizzare le interazioni con i clienti e garantire una customer experience orientata alla personalizzazione e alla semplificazione.
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