Altea Federation ufficializza per la prima volta un piano di indirizzo strategico per il prossimo triennio, definito Road to 2025. Il gruppo punta a crescere e a sviluppare il proprio business per ritagliarsi un ruolo di rilievo nel mercato Ict italiano, dove l’azienda opera da trent’anni come system integrator e in ambito consulenziale. Il target è in particolare il raggiungimento dei 250 milioni di euro di fatturato entro il 2025. Al team spetta ora declinare le linee di azione in tutte le company, con il coinvolgimento di tutti i Ceo in campo.

Andrea Ruscica, president e strategy lead di Altea Federation
Andrea Ruscica, president e strategy lead di Altea Federation

Il perché di un piano strategico in questo particolare momento, lo spiega Andrea Ruscica, president e strategy lead di Altea Federation, oltre che fondatore della società: “La frenesia innovativa e l’abbondanza tecnologica degli ultimi anni, unite alla rivoluzione dei paradigmi di vita e lavoro, ci hanno posto di fronte alla necessità di scegliere, dichiarando quali sono i nostri pillar di crescita e quale la nostra winning aspiration – dichiara il manager . Viviamo in un contesto così dinamico e attraversato da forze trasformative potenti, come lo sono le tecnologie. Fermarsi e definire su cosa focalizzare il nostro percorso è stata per noi una priorità”. 

Roadmap, i pillar del nuovo business

Gli step definiti lungo la roadmap al 2025 proseguono il percorso intrapreso dall’azienda al fianco delle imprese italiane per far fronte alle sfide dettate dai nuovi paradigmi in ambito tecnologico e di business. Altea Federation è infatti un gruppo multidisciplinare e multi-vendor, formato da aziende diverse, interconnesse in una rete federativa che raccoglie sotto un unico marchio le specializzazioni di circa 20 aziende indipendenti con core business e competenze diversificate che ricombinate possono sostenere i processi di trasformazione e digitalizzazione delle imprese. Il gruppo conta nel suo complesso 1.500 persone ed un fatturato consolidato in crescita, che nel 2021 si attesta a 140 milioni di euro.

La nuova strategia di Altea Federation prevede un’evoluzione del modello di business, che passa da una logica per vendor a una visione per industry e strategic business unit, ovvero: technology, digital, consulting e operations.

Le componenti consulenziale e tecnologica del gruppo sono la base attraverso cui rafforzare il core business del gruppo che si fonda sugli Erp e sulle soluzioni gestionali, abbinandolo a nuovi servizi e soluzioni per le aziende. Tra le opzioni possibili, per esempio, posizionare  software proprietari per il mercato b2b e aprire lo sviluppo dell’offering a nuove tecnologie emergenti o ancora parzialmente inespresse come blockchain, metaverso, IoT, big data e l’intelligenza artificiale. Capabilities che rappresentano oggi un tema centrale ed elemento necessario alla trasformazione e alla competitività delle imprese.

La roadmap si focalizza in particolare su alcune linee guida strategiche che puntano su sei specifici obiettivi: la crescita consapevole nel mercato private; la penetrazione nel public sector, l’innovazione continua; l’operation excellence; la people centricity e infine la componente sustainability, governance e compliance, a conferma dell’attenzione ai temi di sostenibilità sempre più determinanti in questa fase di cambiamento. 

In questo contesto, il piano fa leva sull’arricchimento e sul potenziamento dell’offerta con soluzioni Saas proprietarie e acquisizione di startup. Nel mercato private delle imprese, oltre al segmento Pmi, si prevede lo sviluppo crescente delle large enterprise, mentre anche grazie al Pnrr si aprono nuovi sbocchi nel settore pubblico.

Un piano di crescita che l’azienda prevede possa avvenire su base organica, grazie a un processo di hiring & talent acquisition, ma anche in modo inorganico, con processi di M&A e l’accesso agli strumenti di finanza attiva o fondi specializzati.

“Per competere nel mercato è indispensabile saper prevenire e prevedere al meglio gli eventi, così da essere in grado di prendere le decisioni migliori. Per fare tutto questo, occorre interpretare in modo corretto e puntuale i dati raccolti. E le tecnologie, guidate dall’uomo, diventano di vitale importanza – commenta Ruscica -. La nostra aspirazione è ottenere al 2025 un volume d’affari di 250 milioni di euro con un Ebitda superiore al 15%: un obiettivo ambizioso, ma nel quale crediamo fortemente perché non basta fare bene, occorre fare sempre meglio”.

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