Il cloud è una priorità di investimento in tutti i settori, vale anche e soprattutto per il settore finance ed in particolare per le banche. Il cloud computing rappresenta anche un viaggio, un fattore di scelta dinamica nella digitalizzazione delle aziende perché richiede importanti valutazioni strategiche: si pensi anche solo alla scelta del cloud provider in relazione al tema della sovranità digitale.
Nel caso specifico delle banche italiane è importante comprendere quindi la “posizione” delle diverse realtà riguardo il loro percorso in cloud. Ed è possibile farlo a partire dall’analisi dei dati, dalla fotografia di scenario riguardo gli investimenti delle banche ed i trend in atto nel settore.
La digitalizzazione rappresenta una leva fondamentale nei piani strategici delle banche del nostro Paese. Cresce nel 2022 il budget Ict sul 2021 per il 66% di esse, così come fotografa lo spaccato dei numeri di Cio Survey 2022 di NetConsulting cube, relativo ai principali gruppi bancari. E per il 22% addirittura l’incremento è superiore al 10%, mentre per il 44% la crescita si ferma sotto il 5%, e solo un terzo documenta un budget allineato a quello dell’anno precedente.
Gli ambiti a maggior intensità di investimento vedono – come ci si può aspettare – la cybersecurity priorità indiscussa, ma a guidare lo sviluppo business sono le soluzioni volte a supportarne la digitalizzazione, anche in relazione ai rapporti con i clienti sempre più mediati dai canali digitali. Per questo le soluzioni per il digital customer (tra cui anche quelle per la sicurezza degli accessi e l’effettiva fruibilità dei servizi) rappresentano il secondo ambito di maggior investimento per assicurare la user experience attesa dai clienti anche in prospettiva dell’on-boarding e dell’accesso a prodotti/servizi, in passato non disponibili sui canali digitali.
Serve rivedere quindi i processi, sfruttare le soluzioni advanced analytics – terza area a maggior intensità di investimenti – insieme a quelle per lo smart working e l’automazione.
La trasformazione delle banche però si connota proprio con l’adozione dei servizi cloud (Iaas, Paas e SaaS) e con l’avvio dei progetti di trasformazione applicativa, trasversali a tutti i comparti di investimento. Sono ambiti in cui si registrano importanti progressi, con circa la metà del campione impegnato già in questo percorso.
Anche i dati Abi Lab si rivelano coerenti con i trend individuati dalla Cio Survey 2022 con un’importante distinzione tra i grandi gruppi e le banche più piccole. E’ il cloud a guidare lo sviluppo e la digitalizzazione delle banche, in un’evoluzione che si evidenzia spinta più dai gruppi di dimensioni maggiori (77% vs. 64% dei gruppi minori), ma alta è l’attenzione anche per la trasformazione del core banking (riscrittura applicativa, containerizzazione, scelta del modello SaaS, etc.) con la data governance a guidare i piani strategici aziendali orientati sui progetti data driven, vantaggiosi quando si può contare su dati affidabili a supporto delle applicazioni e dei clienti, ma anche per il business rendendoli disponibili in modalità self-service per accelerarne fruizione e massimizzarne il valore.
I vantaggi del cloud computing
Per quanto riguarda nello specifico la trasformazione cloud dell’azienda/banca, a spingere la modernizzazione infrastrutturale e tecnologica vi sono prima di tutto motivazioni di business, legate ai benefici riconosciuti di un’elevata scalabilità delle risorse a disposizione e della capacità di abbattere l’obsolescenza tecnologica che permettono l’erogazione di app e servizi in tempi brevi, riducendo il time to market, fondamentale per il business in un mercato ad alta competizione.
Il cloud, inoltre, consente una maggiore flessibilità operativa; meno centrale invece, per le banche, è l’aspetto di riduzione dei costi, non prioritario rispetto a velocità e scalabilità.
Con il cloud è intuibile che proprio la cybersecurity rappresenti una delle più importanti aree di attenzione. L’88% del campione ritiene sia in assoluto la principale quando si migra verso il cloud. La presenza di data center sul territorio nazionale ha incontrato quindi un’ottima accoglienza anche in relazione al tema della sovranità dei dati (centrale per circa il 55% delle banche intervistate).
Con i modelli di governance evoluti, anche grazie al cloud, serve di conseguenza aggiornare skill e competenze, così come procedere attraverso assessment mirati per una migrazione in cloud coerente, valutata insieme al partner tecnologico, fino alla definizione di business plan puntuali.
Banche in cloud, sfide ed obiettivi
Sfide ed obiettivi strategici che le banche dovranno affrontare nei prossimi anni sono il tema della revisione dei modelli di business e operativi, strategico, che vede strettamente collegato quello dello sviluppo di modelli distributivi ibridi, con l’automazione dei processi sia attraverso l’adozione di soluzioni di Robotic Process Automation come anche di Intelligent Automation e AI.
Serve puntare poi sulla personalizzazione della relazione con il cliente, per sviluppare un modello di relazione client driven sulla base di un customer journey disegnato ad personas e comprensivo di offerte dinamiche e personalizzate. Ridisegnare le architetture in ottica cloud richiede di elevare l’attenzione verso la modernizzazione applicativa, integrare i servizi e generare ecosistemi digitali in collaborazione con il mondo fintech, anche attraverso un approccio a piattaforma (il cosiddetto Bank as a Platform), sfruttando a pieno le potenzialità dell’open banking.
Sostenibilità e raggiungimento degli obiettivi Esg saranno le sfide contestuali, non rimandabili, sia per quanto riguarda la sensibilizzazione culturale aziendale, sia nello sviluppo di prodotti e servizi.
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