Liberare il potenziale dei dati è determinante per la sostenibilità della nostra sanità, allo stesso tempo per farlo è indispensabile disporre di una strategia per la data governance all’altezza e per questo serve disporre di competenze di livello In questo contesto Roche Diagnostics è impegnata ad offrire risposte alle nuove esigenze che emergono dai vari attori, migliorare gli standard di cura e promuovere un sistema sanitario più efficace e sostenibile. Ne parliamo con Mauro Pedruzzi, External Affairs Lead di Roche Diagnostics
I fondi del Pnrr dedicati alla Missione Salute rappresentano un’opportunità anche per la transizione digitale della sanità. A che punto siamo come la trasformazione digitale della sanità e quali sono i passi più urgenti d fare per accelerare nuovi modelli digitali per la sanità?
Il Pnrr assegna una quota importante di risorse alla sanità: sono infatti previsti 15,63 miliardi di euro da destinare alla Missione 6 – Salute. Di questi, 8,63 miliardi sono dedicati alla Componente 2: Innovazione, Ricerca e Digitalizzazione del Servizio Sanitario Nazionale.
La pandemia ha sicuramente evidenziato come i dati abbiano il potenziale per rendere i sistemi sanitari più sostenibili, migliorare l’assistenza ai pazienti trasformando la nostra capacità di diagnosticare precocemente le malattie, trattarle in modo più efficace o addirittura prevenirle.
Per quanto riguarda il contesto italiano, le risorse previste dal Pnrr dovranno affrontare una realtà caratterizzata da una grande eterogeneità dei sistemi informativi. Credo che i passi più urgenti per accelerare la trasformazione digitale in sanità riguardino da un lato la definizione di una data governance e la presenza di sistemi informativi capaci di mettere a disposizione dataset aggiornati, completi e di qualità, dall’altro la messa a disposizione e l’utilizzo di big data, attraverso una standardizzazione del dato.
Infine è importante affrontare una revisione normativa sul tema della privacy dei dati sanitari, che molto spesso, in determinati setting, rappresenta un ostacolo all’uso secondario a fini di ricerca, cura e programmazione. Sono quindi necessari chiarimenti normativi che permettano di conciliare la privacy dei cittadini con la generazione di evidenze fondamentali per perseguire obiettivi rilevanti di salute pubblica. Il quadro legislativo dovrà tenere conto delle disposizioni e della strategia europea in materia.
Le competenze sulle tecnologie digitali sono fattori indispensabili per la trasformazione digitale della sanità: quali sono gli ambiti tecnologici in cui servono maggiori competenze per sviluppare la Sanità digitale?
Senza adeguate competenze digitali non c’è innovazione. Sarà fondamentale consentire ai professionisti della sanità l’opportunità di diventare i protagonisti di una trasformazione digitale rivolta alla creazione di valore.
Nuove figure professionali sono nate e nasceranno, anche in relazione alla raccolta e alla gestione dei dati, e molte figure professionali attuali dovranno ampliare le proprie conoscenze, a favore di una maggiore collaborazione multidisciplinare. Questa metamorfosi delle professionalità non sarà possibile senza una chiara e precisa formazione per i professionisti attuali e quelli futuri.
Non dimentichiamoci che la Componente 2 della Missione 6 Salute prevede specifici investimenti per lo sviluppo delle competenze tecniche, professionali, digitali e manageriali del personale del sistema sanitario con l’obiettivo, tra gli altri, di rafforzare la formazione universitaria in medicina di base e garantire un rafforzamento delle competenze manageriali e digitali del personale sanitario. Le risorse destinate alla formazione ammontano a oltre 700 milioni di euro. Si tratta di una attività fondamentale che coinvolgerà, gradualmente, migliaia di persone entro il 2026.
Come sta evolvendo la strategia e l’offerta per la Sanità della vostra azienda in questo scenario di trasformazione?
Da 125 anni, Roche è impegnata a migliorare gli standard di cura e a promuovere un sistema sanitario più sostenibile. Siamo inoltre impegnati nello sviluppo di soluzioni diagnostiche e terapeutiche che supportino un approccio personalizzato, guidati da evidenze scientifiche e di costo-efficacia.
La volontà di Roche di essere partner del servizio sanitario nazionale nella risposta alle nuove esigenze che emergono dai vari attori sta alla base del nostro impegno nello sviluppo di servizi e soluzioni digitali a supporto dell’attività clinico-diagnostica e del processo decisionale clinico. Riteniamo che questo nostro impegno possa inoltre favorire un’evoluzione della sanità agevolando il passaggio da un approccio focalizzato solo sulla cura ad uno incentrato sulla prevenzione, la diagnosi precoce e quindi la personalizzazione dei trattamenti.
Le due direttive principali sulle quali Roche Diagnostics è attiva sono, da un lato lo sviluppo di soluzioni digitali che creino valore aggiunto per i laboratori, dall’altro lo sviluppo e la messa a disposizione di soluzioni digitali per supportare il personale sanitario nel processo decisionale, all’interno del percorso diagnostico – terapeutico del paziente.
Per quanto riguarda il primo punto parliamo di soluzioni studiate per analizzare i dati generati dai laboratori, che attraverso processi di sistematizzazione e interpretazione, si tramutano in valore aggiunto rispetto alla diagnosi, con l’obiettivo di renderla ancora più precisa ed efficace. Per quanto concerne invece il secondo, l’obiettivo è quello di gestire al meglio la complessità e la quantità di dati diagnostici rilevanti attraverso modalità di lavoro più semplici e condivise in una logica di interoperabilità.
Quali sono i principali progetti in corso per il 2022-2023 ?
Come già accennato in precedenza, il futuro dell’assistenza sanitaria è indissolubilmente legato alla trasformazione digitale. In Roche siamo quindi impegnati a costruire con tutti gli attori un sistema sanitario più connesso, sicuro, efficiente ed agile, in cui le tecnologie digitali siano a supporto di tutto il percorso diagnostico-terapeutico del paziente.
Con questa prospettiva, vogliamo contribuire a costituire il cosiddetto “ecosistema sanitario digitale” che, nel contesto dell’assistenza sanitaria, può collegare diverse risorse dati, applicazioni, dispositivi e tecnologie, consentendo loro di lavorare insieme senza problemi.
Nel corso del tempo, l’ecosistema sanitario digitale andrà a costituire un archivio di conoscenze ed approfondimenti che potranno contribuire ad aumentare l’efficacia dell’assistenza sanitaria personalizzata per i pazienti e delle misure di gestione e prevenzione delle malattie in tutta la popolazione. In conclusione, riteniamo che la trasformazione digitale nel settore sanitario possa realmente attuarsi solo con un approccio sinergico e sistemico di tutti gli interlocutori che ruotano intorno al Sistema Sanitario.
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