Ha messo a valore l’acquisizione circa un anno fa del provider cloud Linode (per 900 milioni di dollari) ed ora si riposiziona in cloud, con la proposta di nuovi servizi, l’apertura di siti cloud ed un rinnovato partner program. Parliamo di Akamai che presenta Akamai Connected Cloud come piattaforma edge e cloud distribuita per il cloud computing, la sicurezza e l’erogazione di contenuti, in grado di avvicinare le applicazioni a dove vengono realmente consumate.
Con la creazione di Akamai Connected Cloud, l’azienda incrementa la disponibilità di siti core e distribuiti sulla stessa dorsale che oggi supporta la sua rete edge (oltre 4.100 sedi in 135 Paesi). L’obiettivo, già al centro della strategia (ora più alla portata di un maggior numero di clienti) è quello di avvicinare i servizi di computing, storage, database agli utenti, alle aziende e ai centri IT. Si tratta di garantire continuità di computing, dal core all’edge, così che le aziende possano creare, distribuire e proteggere i carichi di lavoro soprattutto quando richiedono una latenza di pochi millisecondi. Sono in particolare i verticali legati a media, gaming, ma anche i servizi SaaS legati al mondo retail, fino alle PA quelli in cui questi requisiti sono molto richiesti.

Adam Karon
Adam Karon, Coo e GM di Akamai Cloud Technology Group, ora è alla guida anche di Akamai Connected Cloud

Alla guida di Akamai Connected Cloud è stato nominato Adam Karon, già Coo e general manager, Cloud Technology Group per l’azienda, che spiega così il progetto: “Il cloud è un punto di partenza per risolvere sfide aziendali più grandi ]…[. L’idea proposta di scalabilità distribuita è progettata per fornire un cloud computing ad alte prestazioni ovunque l’azienda si connetta, fornendo velocità, flessibilità, performance e connettività necessarie per crescere ]…[, innovare senza problemi e soddisfare i clienti ]…[“.

La novità più interessante della proposta, a nostro avviso, è ricollegabile proprio al modello secondo cui i carichi di lavoro non sono più generati per sfruttare le risorse di un unico luogo, e vengono invece distribuiti su una ampia gamma di risorse di computing anche di aree geografiche diverse. Così si giustifica anche il nome Connected Cloud

A questo si collega inoltre l’espansione delle risorse infrastrutturali ed il lancio di nuovi servizi. Per quanto riguarda il primo punto, è annunciata la disponibilità entra la fine del secondo trimestre 2023 di tre nuovi siti per il cloud computing in Usa ed Europa con tutti i servizi di cloud computing acquisiti da Linode. Come gli 11 siti di cloud computing già esistenti anche questi si collegheranno alla backbone di Akamai e quindi saranno connessi alla rete edge distribuita dell’azienda. Su questi tre nuovi si baserà anche il modello per altri 10 siti core che l’azienda prevede di implementare in tutto il mondo nel corso dell’anno. La conformità agli standard più recenti Iso, Soc 2 e Hipaa, da subito, riflette l’attenzione di Akamai alla sicurezza dei propri servizi di cloud computing e dei dati degli utenti e consente ai clienti di spostare i carichi di lavoro tra Akamai e altri cloud pubblici.

Tom Leighton Akamai
Tom Leighton, co-founder e Ceo, Akamai

Inoltre, Akamai prevede di implementare nel 2023 siti distribuiti in altre 50 città per portare le funzionalità base di cloud computing anche nelle località difficili da raggiungere e attualmente poco servite dai fornitori di servizi cloud tradizionali. E’ la pervasività di disponibilità in diverse location alla base della possibilità, per gli sviluppatori, di creare, eseguire e proteggere i carichi di lavoro più vicino ai punti in cui le aziende e gli utenti si collegano alla rete. La disponibilità infrastrutturale si accompagna un nuovo listino pensato per favorire il traffico in uscita dal cloud con vantaggi economici simili a quelli della Cdn per il trasferimento dei dati, con il nuovo sistema quindi progettato per offrire tariffe scontate rispetto agli hyperscaler e ai fornitori di cloud alternativi.

Listino e infrastrutture si accompagnano anche al nuovo programma per i partner tecnologici – Akamai Qualified Computing Partner Program – volto a rendere disponibili ai clienti Akamai servizi basati su soluzioni interoperabili con Akamai Connected Cloud. Superato il processo di selezione i partner tecnologici di Akamai saranno subito pronti ad implementare i servizi, già disponibili. “Stiamo adottando un approccio ]…[ diverso al cloud computing – conclude Tom Leighton, cofondatore e Ceo di Akamai – ]…[ Rendiamo scalabile la cybersicurezza, allontanando le minacce da aziende e persone. ]…[ Ora abbiamo in programma di rendere scalabile il cloud computing per offrire ai clienti performance migliori a un costo inferiore”.

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