Oltre 1.500 gli ospiti della Maison de la Mutualité a Parigi in occasione di OvhCloud Summit 2023 che giunge quest’anno alla decima edizione e vuole fotografare i progressi dell’ecosistema cloud europeo sulla base della proposizione dell’azienda francese. E “Innovation for freedom” è il messaggio con cui Octave Klaba, fondatore e presidente di OvhCloud, con il Ceo Michel Paulin, il Cto Thierry Souche e il Cpo Yaniv Fdida, confermano la mission dell’azienda che, in occasione del summit porta oltre 40 nuove soluzioni per il portafoglio public cloud. Sicurezza, calcolo, storage, database, servizi di rete, analytics, AI e quantum computing gli ambiti di innovazione. 

Octave Klaba
Octave Klaba, founder e presidente di OvhCloud

E allora, sulla scorta di due dati di contesto, entriamo nei dettagli. I positivi risultati finanziari per il 2023 fotografano una crescita a due cifre per OvhCloud in un contesto globale complesso, e aprono orizzonti sereni per il nuovo anno fiscale e per rispondere ai bisogni delle aziende che si affidano al cloud e possono contare su una serie di iniziative che abbracciano diversi segmenti chiave, incluso lo sviluppo delle soluzioni AI e quelle per completare il proprio portafoglio PaaS.
Intanto continua la realizzazione dei progetti di espansione che vede oggi il gruppo disporre di 38 data center distribuiti in 4 continenti (Inno3 aveva visitato i data center di Roubaix), con il 52% del proprio fatturato generato fuori dalla Francia e già una capacità di 2 MW solo nella regione Apac. A marzo 2024, in Canada, è previsto l’avvio del nuovo data center di Toronto e viene incrementata la capacità di un sito già in costruzione che aprirà nel 2025.

In Francia viene incrementata la capacità complessiva con l’apertura a Roubaix di Rbx10 e a Gravelines di GRA4, e una nuova offerta SecNumCloud (ne parliamo in seguito). Al centro dell’attenzione anche l’apertura della prima Regione 3-AZ che servirà Parigi con siti distanti 10 km e 30 km, beneficiando di diverse fonti di alimentazione e di rete, sulla base di una resilienza studiata per supportare workload critici (avvio operativo previsto nel primo trimestre del 2024).

Michel Paulin, chief executive officer, OVH
Michel Paulin, chief executive officer, OvhCloud

Intanto OvhCloud è cresciuta anche attraverso l’acquisizione del provider tedesco Gridscale e nei prossimi mesi verranno lanciati nuovi siti per far leva su questa tecnologia (gridscale) in diverse local zone tra cui anche l’area Emea, gli Usa e la Row region (che include anche Singapore e Australia), puntando a un totale di 150 presenze nei prossimi tre anni con già due local zone che sfruttano la tecnologia di Gridscale a Madrid e Bruxelles in graduale rollout nelle prossime settimane.

Questa ‘espansione’ evidenzia la necessità di disporre di un cloud affidabile e diffuso ma anche di proteggere i dati e i servizi. Sfida per le aziende e per il settore pubblico che OvhCloud indirizza investendo in certificazioni come Iso 27001, Iso 27701, C5 in Germania e Agid in Italia. Non solo, per i settori verticali più sensibili come la sanità, il gruppo offre da tempo servizi con la certificazione Hds (Health Data Hosting) ora disponibile per la maggior parte del suo portfolio di 40 prodotti public cloud.

OvhCloud, sostenibilità e affidabilità per i dati UE

Oltre ai progetti di espansione maturano ancora anche le scelte per lo sviluppo di un cloud sostenibile, sfruttando e perfezionando soluzioni innovative nell’ambito della tecnologia water-cooling personalizzata, per esempio.
La riduzione del carbon-footprint è tra i principali metri di valutazione e con la proposta del suo Carbon Calculator. Fornisce ai clienti Bare Metal e Hosted Private Cloud informazioni sulla loro impronta di carbonio dalla fase di produzione all’esecuzione dell’infrastruttura (Scope 1, 2, 3), i clienti possono quindi ottenere una stima affidabile dell’impronta di carbonio generata dai loro consumi cloud ed a partire da gennaio 2024 il gruppo aggiungerà a questo strumento ulteriori dati di valutazione del ciclo di vita al Carbon Calculator.

OvhCloud Carbon Calculator
OvhCloud Carbon Calculator

Per quanto riguarda invece gli aspetti legati all’affidabilità ed alla riservatezza, ricordiamo che OvhCloud è tra le prime aziende francesi ad aver ottenuto la qualifica SecNumCloud di Anssi che garantisce ai clienti del cloud che i loro servizi siano totalmente protetti da qualsiasi accesso proveniente dall’esterno dell’Unione Europea. Ed oggi sono più di 80 i clienti che utilizzano infrastrutture qualificate di questo tipo.
Si estende quindi la disponibilità di data center SecNumCloud con l’apertura di terzo DC a Gravelines, in Francia, che si aggiungerà ai già esistenti di Roubaix e Strasburgo (Francia), mentre si prevede di estendere ulteriormente la qualifica Snc alle offerte IaaS e PaaS, a partire dall’abilitazione del portfolio di soluzioni PaaS nell’universo public cloud, tra cui Kubernetes, database, data platform e le più recenti soluzioni AI. Non solo, il gruppo sta promuovendo l’adozione di uno schema di certificazione dell’Unione Europea (Eucs) che sostituirebbe quelle legate alla sicurezza nazionale, offrendo agli utenti del cloud lo stesso livello di trasparenza e un’elevata protezione contro le leggi extraterritoriali.

OvhCloud, come cresce la proposta public cloud

Abbiamo già accennato alla declinazione in occasione del summit di una proposta cloud native con circa 40 novità. Oltre agli annunci degli ultimi mesi relativi Metal Instances, Cold Archive e OvhCloud Iam, arrivano ora, lato calcolo, nuove istanze basate su processori Amd Epyc che utilizzano diverse opzioni d’uso per carichi di lavoro che richiedono un mix bilanciato di processore/memoria/storage ed hanno un’elaborazione multicore ad alte prestazioni ed un’elaborazione veloce dei dati di memoria. Estesa anche la proposizione storage con Block Storage con Nvme sulle opzioni di storage abilitate per Fabric negli use case in cui l’I/O è fondamentale, ed il nuovo servizio file storage che consentirà di archiviare i file nel public cloud.

In diversi contributi abbiamo sottolineato il valore della proposta MongoDB. La nuova offerta gestita prevede ora un livello gratuito in modo che gli sviluppatori possano avviare, testare ed esplorare MongoDB in un ambiente cloud affidabile. Per il networking pronti nuovi servizi di rete layer 3 che combinano IP mobile, bilanciamento del carico e gateway, nonché il nuovo vRack Endpoint per affrontare i casi d’uso legati a Netapp.

Rete vuol dire anche bisogno di sicurezza: l’OvhCloud Manager beneficerà di una dashboard che rappresenta gli eventi chiave di sicurezza intercettati dagli algoritmi di mitigazione anti-DDoS top di gamma del gruppo, in modo che i clienti possano comprendere meglio la loro esposizione alle minacce online, mentre Key Management Service è proposta gestita per amministrare le chiavi di crittografia al fine di proteggere i dati dei clienti dall’interno dei servizi e delle applicazioni OvhCloud. Su Kubernetes, Rancher facilita infine la realizzazione di scenari ibridi e multi-cloud, e con il servizio Managed Rancher saranno disponibili soluzioni semplici da utilizzare per gestire i cluster Kubernetes attraverso un unico pannello di controllo Rancher. Tutti i prodotti public cloud sarà reso disponibile on premise dal gruppo, affinché i clienti possano accedere a tali servizi nei propri data center.

Ancora in prospettiva di sviluppo cloud l’azienda sta aggiornando il suo portfolio Bare Metal offrendo una scelta ancora più ampia e abilitando nuovi casi d’uso come il Grid Computing. Porta un livello di potenza di calcolo migliorato la proposta Scale Second Generation, appena annunciata con una combinazione di tecnologie con processori Amd e Nvidia, quest’ultimo nella variante Scale-Gpu e le Cpu Amd Epyc.

La proposta per l’AI ed il machine learning…

AI Notebook, AI Training e AI Deploy accompagnano l’intero ciclo di vita dei dati dall’ideazione alla produzione di modelli di machine learning, insieme di fatto costituiscono una suite di soluzioni PaaS per l’intelligenza artificiale perché agiscono come un pacchetto completo di servizi gestiti, facili da usare e progettati per esplorare i dati con AI Notebook, addestrare modelli con AI Training e implementarli con AI Deploy (la versione finale è disponibile dall’inizio dell’anno) che ora beneficia di ulteriori opzioni di rendering e modelli. Sempre per i workload legati all’AI, Ovhcloud estende i modelli di Gpu Nvidia disponibili tramite istanze Gpu dedicate e per Gpu selezionate come opzioni di rendering proprio per AI Deploy.

Andiamo oltre e a livello di piattaforma con la proposta ‘omonima’ OvhCloud Data Platform ecco la possibilità di sfruttare un ambiente low-code per la gestione della pipeline di dati e analytics, raccogliere e proteggere archiviare, gestire, analizzare e visualizzare i dati. I data scientist e gli analisti aziendali possono avviare nuovi progetti in pochi clic selezionando le informazioni di interesse nel data lakehouse. Arriva l’alpha di AI App Builder proposta serverless completamente gestita che offre un modo semplice per costruire applicazioni AI generative contestualizzate e chatbot. E OvhCloud AI Endpoints agevola l’accesso a modelli AI di uso generale attraverso semplici endpoint Api, rendendo l’AI una commodity che richiede poche conoscenze da parte del cliente. E’ proposto a sviluppatori e integratori con decine di modelli di intelligenza artificiale, con un’area per testarle prima di effettuare chiamate Api.

OvhCloud AI Deploy
OvhCloud AI Deploy

…e quella per il quantum computing

Con hardware dedicato e l’acquisto a marzo del computer quantistico di Quandela, alimentato da un processore fotonico, il gruppo conferma l’impegno per il quantum computing e ne riconosce il potenziale nell’ecosistema cloud anche attraverso il contributo con risorse e strumenti per incentivarne lo sviluppo, aiutando l’ecosistema a prepararsi per programmare software per i computer quantistici di domani. Le proposte di emulazione quantistica Alice & Bob Felis sono disponibili già adesso in arrivo Pulser di Pasqal a dicembre, per un totale di 5 sistemi disponibili entro la fine del 2023.

Il potenziale dell’ecosistema 

Il cloud deve essere affidabile e sostenibile e con i costi prevedibili. Tutti pillar che OvhCloud è attento ad indirizzare. Il gruppo lavora alla costruzione di un ecosistema in cui la condivisione dei benefici dell’azione sul mercato siano correttamente ridistribuiti. Da qui lo sviluppo di programmi dedicati per esempio quello che è rivolto alle startup conta più di 3.700 realtà e fornisce mentorship, opportunità di networking, nonché formazioni, consigli pratici e webinar per sfruttare le ultime innovazioni in ambito cloud e facendo leva sul partner program; l’ecosistema di OvhCloud include anche system integrator e managed service provider con nomi rilevanti come Capgemini, Accenture Cgi, Klee, Inetum, Deloitte e Sopra Steria. Per quanto riguarda le partnership tecniche, in ultimo, OvhCloud lavora a stretto contatto con i protagonisti dello sviluppo tecnologico, per essere sicura che le proprie soluzioni, software o hardware si contraddistinguano tra le più innovative.

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