Prosegue il percorso di OvhCloud nel solco di quanto annunciato in occasione di OvhCloud Ecosystem Experience (EcoEx) 2021. E’ trascorso giusto un anno da allora e l’azienda, dopo aver messo a terra strategia ed evoluzione della proposizione, rilancia proprio in occasione di EcoEx 2022 gli impegni su sostenibilità, cloud e sicurezza, sovranità ed estensione dell’ecosistema, di quello tecnologico, come delle partnership. In particolare, Octave Klaba, founder e presidente, e Michel Paulin, Ceo dell’azienda, proprio in questi giorni “rinnovano” la vision per un cloud sovrano e di nuova generazione che sarà possibile realizzare anche sulla scorta dei risultati del gruppo che per l’anno fiscale 2022 conferma la crescita ancora a doppia cifra. 

Dati sovrani e DC As a Service 

Per quanto riguarda sicurezza dei data center ed all’edge – tema che si coniuga di fatto direttamente con quello della sovranità dei dati – il primo vantaggio della proposta OvhCloud è la possibilità per i clienti di affidare ai suoi data center dati che siano “immuni” alle leggi extraterritoriali, rispetto a dove le informazioni effettivamente risiedono. Un vantaggio che si lega a filo doppio alla certificazione SecNumCloud (di cui OvhCloud beneficia), pensata dall’agenzia per la cybersicurezza francese (Anssi) e di riferimento in tutta Europa, e necessaria per diventare fornitore non solo del settore pubblico ma anche di centinaia di imprese considerate strategiche.
Il gruppo vuole estendere SecNumCloud all’intera proposta IaaS e Paas e già nella prima metà dell’anno che sta per iniziare inaugurerà una region (availability zone), nell’area metropolitana di Parigi. Oltre a questo OvhCloud sta pensando all’offerta di un modello di DcaaS (Data center as a Service) ad hoc per elaborare dati sensibili anche ‘at the edge’ nei DC dei clienti oppure nei propri, così come a DC del tutto “disconnessi”, fornendo soluzioni hardware, software e di gestione dove il cliente lo desidera, con la garanzia del completo distacco da Internet per la più completa sovranità operativa.

Sostenibilità ed efficienza del data center

Per quanto riguarda invece la sostenibilità del cloud, e la sua efficienza, due sono i binari su cui si è attivata l’azienda. Il primo riguarda la crescita della presenza a livello globale per essere ancora più “vicina” ai clienti (con tutti i relativi vantaggi). Per questo, entro la fine del 2024, è prevista l’inaugurazione di altri 15 DC in nuovi mercati e aree geografiche, location che – ed arriviamo al secondo punto – beneficeranno anche della matura esperienza del gruppo (oltre 20 anni) nella progettazione dei sistemi di raffreddamento ad acqua che ha portato a migliorare ancora gli indicatori di efficienza (con un Pue tra 1,1 e 1,3 quando la media del settore è di 1,5 e Wue di 0,26 l/kWh, quando la media del settore è pari a 1,8).

OvhCloud - Il consumo di acqua nei DC dell'azienda
OvhCloud – Il consumo di acqua nei DC dell’azienda, da 5 a 10 volte in meno rispetto alla media del mercato. Ne parla in occasione di EcoEx 2022 Michel Paulin, Ceo di OvhCloud

Oggi il gruppo “rilancia” gli sforzi sugli obiettivi per la sostenibilità, impegnandosi all’utilizzo del 100% di energia a basso contenuto di carbonio entro il 2025, attraverso l’utilizzo delle rinnovabili e altre fonti. Sempre entro il 2025, oltre a portare allo 0% lo smaltimento in discarica per i rifiuti derivanti dai processi del gruppo a parità di raggio geografico, vuole portare il suo contributo al Global Net-Zero per gli Scope 1 e 2 (quasi il 40% del carbon footprint per OvhCloud), mentre per tutti gli altri Scope entro il 2030, con Scope 3 già nel mirino (collegato alla produzione di componenti). Ed in ultimo l’azienda vuole implementare un calcolatore di emissioni di carbonio, a partire direttamente dalla propria piattaforma, per offrire ai clienti la possibilità di comprendere il loro effettivo carbon footprint IT legato al cloud. 

OvhCloud, in espansione ecosistema e partnership

E’ attraverso la capacità di valorizzare e sfruttare i punti di forza dei partner che l’ecosistema cloud può crescere in modo corretto e beneficiare dell’adozione delle migliori soluzioni tecnologiche che si basano su partnership di alto profilo. Per esempio quella con Vmware, con cui Ovhcloud vanta una storica collaborazione. Arriva quindi la disponibilità di Vmware Tanzu, che sarà offerto in versione locale per preservare la sovranità dei dati, ma crescono anche le relazioni con i system integrator che aiutano le aziende a sfruttare ed implementare i software necessari per abilitare il potenziale del cloud.
Per esempio, con Sopra Steria, OvhCloud ha presentato una demo con Sap S/4Hana implementato su un’infrastruttura SecNumCloud. Ottenuta la certificazione Sap per cloud and infrastructure operation all’inizio di quest’anno, ora OvhCloud vuole accelerare e facilitare l’implementazione di ambienti Sap in un cloud affidabile. Inoltre OvhCloud, a supporto degli indipendent software vendor (Isv) e della loro crescita, ha ospitato la seconda edizione dell’evento Open Trusted Cloud, mentre per quanto riguarda startup e scaleup l’azienda, per esempio, ha aiutato due realtà, Pasqal e Quandela, a realizzare la prossima rivoluzione del quantum computing.

Lo sviluppo tecnologico

Un tema, quello del quantum computing, al centro dell’attenzione per OvhCloud che intende lavorare alla creazione di un ecosistema pronto ad accogliere queste tecnologie. In occasione di EcoEx 2022 il fisico premio Nobel Alain Aspect, conosciuto per il suo lavoro sperimentale sull’entanglement quantistico, ha illustrato le potenzialità del quantum computing. Molto più “vicino”, è invece il lancio delle istanze metal,  progettate per sostenere carichi di lavoro specifici, con disponibilità immediata e tempi di implementazione rapidi per risolvere problemi di prestazioni, licenze o personalizzazioni software di basso livello. Queste istanze integrano, ovviamente, i vantaggi del Bare Metal e il suo potenziale di calcolo con la flessibilità di un ambiente public cloud, accessibile attraverso un modello Pay as you Go. Per quanto riguarda la sfera del portafoglio di servizi public cloud (in crescita per Ovh di quasi il 34% nel confronto anno su anno), per il 2023 sono in arrivo nuove soluzioni per la creazione di app cloud moderne e per rispondere all’intero ciclo di vita dei dati per i vari utilizzi, come AI, big data o storage, aiutando così i clienti a restare competitivi e controllare i costi nell’era digitale. Sulla scorta del suo approccio squisitamente open source, il gruppo condividerà anche il software di orchestrazione per il suo public cloud con la comunità.

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