La qualità dell’esperienza 5G in Europa è al centro dell’attenzione di operatori e istituzioni, in relazione soprattutto al fatto che questa tecnologia è considerata cruciale per la trasformazione digitale e la competitività dei Paesi. MedUx, specializzata nel testing e nel benchmarking delle reti fisse e mobili, fa il punto sulle performance 5G in 15 grandi città europee

L’indagine MedUx, 5G Quality of Experience Benchmark in Europe (2025) fotografa l’esperienza della popolazione complessivamente coperta dallo studio che supera i 60 milioni di abitanti, e per questo presenta risultati rappresentativi. Per eseguire le rilevazioni, i ricercatori di MedUX hanno utilizzato una flotta di auto predisposte per il test drive, percorrendo oltre 5.500 chilometri nelle aree urbane coinvolte e raccogliendo un consistente numero di dati: più di 5 milioni di campioni radio e oltre 175mila test sulle prestazioni. Focus principale la quality of experience (QoE), un parametro che, rispetto a un generico indicatore di copertura o velocità, fornisce un quadro più olistico della soddisfazione e della percezione degli utenti. L’analisi, infatti, abbraccia non solo le velocità di download e upload, ma anche la navigazione Web, lo streaming video, il gaming, la reattività della rete e la disponibilità di banda con l’obiettivo di valutare in modo realistico come le persone utilizzano i servizi digitali in mobilità, misurando prestazioni e stabilità della connessione 5G nei contesti urbani europei.

MedUX ha sviluppato un modello di misurazione suo proprio, denominato QoE Scorecard, con cui verifica la qualità di ogni aspetto del servizio mobile, trasformando i dati tecnici in indicatori percettivi per l’utente finale. Nel dettaglio, la metodologia si basa sui seguenti passaggi. Il primo è la raccolta dati attraverso strumenti di drive test installati su auto dedicate e dispositivi mobili 5G SA-ready. Le sessioni di misura sono state condotte nel quarto trimestre del 2024, in aree metropolitane di particolare rilevanza economica e demografica (2-5 giorni di test per città). Per quanto riguarda Kpi e categorie di servizio sono stati inclusi i parametri di velocità di download e upload (anche in modalità multi-thread con cloud speed test), latenza, affidabilità (tasso di successi dei test), disponibilità effettiva del 5G, streaming video, gaming, navigazione Web, social media e così via. Ciascun Kpi è stato poi aggregato in punteggi complessivi per definire la QoE. MedUx ha in successione utilizzato il concetto di Mean Opinion Score (Mos) per convertire risultati tecnici in valori che riflettono la percezione umana. Un set di ponderazioni ha consentito di ricondurre i diversi test a indicatori di immediatezza (responsiveness), stabilità (reliability), throughput (value for speed), esperienza video, data & Ott, etc.. La stessa metodologia è stata replicata in ogni città , consentendo confronti trasversali fra contesti urbani molto diversi tra loro per dimensioni e densità di popolazione.

È proprio questa comparabilità a rendere i risultati così significativi, anche in relazione alle raccomandazioni Etsi(European Telecommunications Standards Institute) e Itu (International Telecommunication Union) per garantire rigore scientifico e allineamento con gli standard internazionali.

Stoccolma e Port al top, Milano e Roma in difficoltà

Il quadro che emerge dallo studio tratteggia la presenza di un gruppo di città che si distinguono in quasi tutte le categorie, e un secondo gruppo, in cui rientrano le due grandi città italiane Milano e Roma, che evidenzia margini di miglioramento. L’Italia, con Milano e Roma, si colloca infatti, su livelli ancora distanti dai vertici della classifica continentale, segno che sono necessari interventi di ottimizzazione e investimenti mirati a colmare il gap con le realtà più virtuose del Nord e del Sud Europa.

Stoccolma e Porto sono risultate le migliori in Europa per QoE 5G. Entrambe registrano un punteggio di 4,78 su 5 (valore calcolato secondo l’algoritmo di MedUx). La capitale svedese si distingue per l’eccellente streaming video (con il 95% di riproduzione in 4K) e la velocità media di upload superiore a 116 Mbps. Porto, invece, raggiunge picchi di velocità 5G in download superiori a 800 Mbps nel 10% delle sessioni più rapide e abbina a questo aspetto una grande stabilità nel gaming, con il jitter più basso della classifica (10 millisecondi). Lisbona e Copenaghen si posizionano subito alle spalle delle prime due città, evidenziando anch’esse performance di livello. Lisbona primeggia, in particolare, nel valore di “affidabilità” (con oltre il 99,6% dei test completati con esito positivo) e nella velocità di navigazione sui social media, mentre Copenaghen conquista il primato nella disponibilità del 5G, con un tasso di registrazione dell’86,54% e il 100% del tempo di connessione su banda media N78.

5G Quality of Experience - Mobile Experience Ranking
5G Quality of Experience – Mobile Experience Ranking (fonte: 5G Quality of Experience Benchmark in Europe MedUx, 2025)

Il focus particolare su Milano e Roma, che più ci interessa, colloca Milano in nona posizione e Roma addirittura in dodicesima. Milano si colloca nella seconda metà della graduatoria europea. Presenta valori di affidabilità (99,29% di successo nei test) fra i peggiori quattro , e velocità in download e upload mediamente inferiori rispetto alla concorrenza continentale. L’esperienza utente legata ad applicazioni di streaming e social media risulta nella media, ma si intravedono ambiti di ottimizzazione nella velocità di connessione pura.
Roma si presenta con un quadro simile a quello milanese, ma con un posizionamento ancor più basso (dodicesimo posto). Se da un lato l’affidabilità raggiunge il 99,60% di test completati, dall’altro la velocità di download in 5G (intorno ai 277 Mbps di media) è nettamente inferiore a quella di città come Stoccolma e Porto, che superano i 500 Mbps. Per l’upload 5G Roma è penultima, con circa 44 Mbps, lontana dai 113 Mbps della capitale svedese. Nel complesso, dunque, se Milano evidenzia un certo ritardo, Roma sembra scontare ancor di più la mancanza di infrastrutture 5G evolute su banda media, soffrendo una disponibilità di segnale 5G meno costante. Entrambe necessitano di miglioramenti per allinearsi agli standard europei più elevati.

In fondo alla classifica il report pone però Bruxelles che è significativamente indietro rispetto alle altre città per disponibilità di 5G e velocità di connessione, e risulta penalizzata nello streaming e nell’affidabilità complessiva. Londra, nonostante l’importanza e la dimensione del mercato, rimane ultima nell’esperienza mobile complessiva, ripetendo il risultato già critico del 2024. In particolare, l’indagine individua scarse velocità di rete e un livello di affidabilità migliorabile in più servizi.

La ricerca di MedUx si inserisce in uno scenario più ampio, in cui la Commissione Europea fissa obiettivi ambiziosi per il Digital Decade 2030: copertura 5G universale, miglioramento della connettività fissa in fibra, riduzione del digital divide e sviluppo di servizi pubblici digitali. Tuttavia, come emerge dai dati raccolti, non basta puntare solo al “numero di antenne 5G installate”, ma occorre valutarne la qualità reale, l’ampiezza dello spettro messo a disposizione, la continuità della connessione e la sostenibilità dell’infrastruttura. È evidente, infatti, il rischio di un’Europa a due velocità: alcune città – soprattutto in Scandinavia e in parte della penisola iberica – riescono a sfruttare pienamente le potenzialità della tecnologia di quinta generazione, mentre altre, come quelle italiane e alcune capitali (Bruxelles, Londra), mostrano ancora lacune legate a copertura disomogenea, scarsa penetrazione del 5G standalone (SA) e velocità mediamente inferiori.

Rafael González, Svp Emea di MedUx_DEF
Rafael González, Svp Emea di MedUx

Spunti di riflessione interessanti nel commento di Rafael González, Svp Emea di MedUx, che sottolinea quanto sia cruciale adottare una visione a 360 gradi nello sviluppo del 5G: “Il report sottolinea l’importanza di un approccio olistico alla qualità del 5G. Mentre la copertura e la velocità rimangono fattori chiave, la connettività 5G di alta qualità e le prestazioni coerenti tra tutti i servizi e le applicazioni sono fondamentali per offrire un’esperienza utente davvero migliore”. González in particolare mette in luce  un aspetto spesso trascurato: la presenza ancora significativa di 4G nelle principali città europee. “Le nostre analisi confermano che, in media, nelle principali città europee gli utenti finali sono connessi per il 25% del tempo semplicemente al 4G. Inoltre, del restante 75% connesso al 5G, il 10% delle installazioni non dispone di spettro a banda media”. Una realtà che smorza il potenziale di trasformazione del 5G e richiede un urgente spostamento delle politiche e degli investimenti verso distribuzioni 5G dedicate e di alta qualità per migliorare esperienza e affidabilità. E a proposito delle implicazioni per l’intero continente, chiude González, “affrontare questi problemi è fondamentale per l’Europa al fine di garantire la copertura universale del 5G in tutte le aree urbane entro il 2025 e sfruttare appieno i vantaggi della tecnologia 5G”.

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