Cloud e AI rendono possibile un approccio data-driven in grado di indirizzare i bisogni della sanità italiana a partire dai processi di cura del paziente fino all’efficienza di tutto l’ecosistema. Google Cloud affianca le organizzazioni sanitarie nel percorso verso una sanità predittiva e personalizzata, integrando dati clinici e territoriali, ottimizzando costi e risorse, e garantendo sicurezza e conformità. L’esperienza con IEO-Monzino, il valore della piattaforma Value Based Medicine, fino agli strumenti di analytics e AI generativa: l’obiettivo è trasformare i dati in valore clinico e operativo concreto. Ne parliamo con gli esperti di Google Cloud.

L’intelligenza artificiale è leva strategica per la sanità, dalla diagnosi alla gestione dei percorsi di cura. Quali applicazioni concrete state sviluppando per supportare la personalizzazione delle terapie e l’ottimizzazione dei processi clinici e organizzativi?

L’intelligenza artificiale sta ridisegnando la sanità e Google Cloud è in prima linea per supportare questa trasformazione, con l’obiettivo di liberare il personale clinico dalle attività amministrative per potersi dedicare alla cura del paziente. Il nostro approccio è focalizzato ad aiutare le organizzazioni sanitarie a unificare i dati, comprenderli tramite l’AI e trasformare gli insight in azioni concrete.
Un esempio emblematico è la collaborazione con IEO-Monzino, un’eccellenza nella ricerca e nella cura sul cancro e sulle patologie cardio-metaboliche. Grazie all’AI di Google Cloud sono riusciti ad analizzare decenni di dati clinici non strutturati, come i referti di anatomia patologica e le epicrisi dell’unità di terapia intensiva cardiologica, estraendo informazioni fondamentali in tempi record per accelerare la ricerca. Questo permette oggi ai ricercatori e ai medici di avere una visione più chiara per personalizzare le cure. Applicazione concreta di questo lavoro è la piattaforma Value Based Medicine, sviluppata dallo IEO-Monzino in collaborazione con Laife Reply, che utilizza l’AI per stratificare il rischio dei pazienti e predire possibili complicanze durante il percorso terapeutico, in particolare quello chirurgico. 

Il cloud rappresenta una leva per la trasformazione digitale della sanità, ma pone anche sfide in termini di sostenibilità economica e governance dei costi. Quali modelli proponete per garantire un equilibrio tra scalabilità, controllo della spesa e valore generato?

Il cloud è un motore fondamentale per l’innovazione nella sanità, ma la sua adozione deve essere strategicamente sostenibile. Per questo, le soluzioni di Google Cloud sono progettate per offrire massima efficienza e flessibilità, garantendo un controllo granulare dei costi. Il nostro approccio si basa su un modello flessibile e orientato al valore, non solo sulla fornitura di infrastruttura. Proponiamo modelli a consumo che permettono di pagare solo per le risorse effettivamente utilizzate, consentendo alle organizzazioni di scalare le operazioni in base alle necessità e ottimizzare l’uso delle risorse di calcolo per ridurre i costi. Il valore che generiamo va oltre il risparmio infrastrutturale. Le nostre soluzioni di intelligenza artificiale sono progettate per efficientare i flussi di lavoro e ridurre i carichi amministrativi. Strumenti come BigQuery, inoltre, trasformano i dati operativi in insight azionabili, migliorando l’efficienza complessiva. Infine, la sicurezza è una componente essenziale del nostro modello di valore.  La nostra infrastruttura sicura by-design e l’esperienza di Mandiant proteggono i dati dei pazienti, aiutando a prevenire costi finanziari e reputazionali.

Come le realtà della sanità italiana possono utilizzare i dati clinici e territoriali per ottimizzare i percorsi di cura e supportare la personalizzazione delle terapie? E quali strumenti di analytics o AI stanno adottando per migliorare la presa in carico del paziente?

Le realtà della sanità italiana possono trasformare il loro vasto patrimonio di dati clinici e territoriali in uno strumento per migliorare la salute dei cittadini. L’integrazione e l’analisi di questi dati sono la chiave per ottimizzare i percorsi di cura e sviluppare terapie sempre più personalizzate. Il primo passo è superare la frammentazione dei dati. Strumenti come Cloud Healthcare API consentono di aggregare dati da fonti diverse in formati standardizzati, creando una visione d’insieme del paziente fondamentale per comprendere l’evoluzione delle patologie e l’efficacia delle cure nel tempo.
Con una base di dati unificata, entrano in gioco gli strumenti di analytics e intelligenza artificiale. Piattaforme come BigQuery permettono di analizzare grandi volumi di dati per identificare pattern e correlazioni, ottimizzare l’allocazione delle risorse sanitarie e prevedere l’insorgenza di epidemie. 

L’AI generativa infine sta aprendo scenari nuovi dall’analisi di immagini diagnostiche all’accelerazione della scoperta di nuovi farmaci. Questa non è una mera adozione tecnologica, ma una trasformazione fondamentale. Sfruttando una piattaforma sicura, scalabile e conforme come Google Cloud, è possibile tradurre i dati in decisioni più rapide ed efficaci, in percorsi di cura efficienti e, in ultima analisi, in un’assistenza sanitaria proattiva, sempre nel pieno rispetto della privacy e della sicurezza delle informazioni.

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