Il tema dell’Impresa Intelligente (anticipato in un’intervista a Inno3 dall’amministratore delegato di SAP, Luisa Arienti) è il fulcro della nuova formula di SAP Now appena tenutosi a Milano, che eredita da una parte la tradizione del SAP Forum dall’altra quella del SAP Business One Forum, facendo così da trait d’union tra pmi e grandi aziende.
Perché il tema dell’impresa intelligente sposa tutte le dimensioni di business che, per cambiare modelli organizzativi e produttivi, analizzano in modo intelligente i dati a disposizione della propria azienda. Si parla di advanced analytics, ML, AI, cloud, IoT davanti a più di 1.500 persone presenti a Milano e 3.500 in streaming.
L’interesse cade su cento casi clienti raccolti (raddoppiati rispetto alla precedente edizione) e sui partner presenti (+30% rispetto al 2017) distribuiti lungo il decumano del padiglione di Fiera MilanoCity in base a quattro logiche che ricalcano la strategia di SAP: la zona pmi con SAP Business One di interesse per le piccole e medie aziende (adottato da oltre 60.000 realtà nel mondo), la zona cloud che ruota attorno alla SAP Cloud Platform con le tecnologie che consentono di abilitare la trasformazione digitale, la zona Intelligent Suite con gli applicativi di business che permettono di gestire in modo integrato tutte le fasi, dalla produzione, alla gestione dei clienti, alle risorse umane, infine la zona dedicata alle Intelligent Technologies, le tecnologie più innovative, abilitate dalla piattaforma SAP Leonardo, con AI, Machine Learning, cloud e IoT.
Il peso del cloud
Il cloud rimane elemento comune, da quando SAP ha riposizionato la propria offerta, pur perseguendo in casa del cliente strategie spesso ibride. “Siamo ormai una cloud company – precisa Luisa Arienti – e abbiamo costruito negli anni le nostre soluzioni attorno a SAP Hana, con un investimento di 50 miliardi di dollari nel cloud. Oggi fare impresa intelligente significa impattare gli ambiti di logistica, produzione, supply chain in modo semplice, automatizzato, in real time e predittivo. Le aziende sono chiamate a prendere decisioni intelligenti”.
Non a caso il cloud registra nel terzo trimestre fiscale del 2018 una crescita del 39% nei conti di SAP, complici anche le nuove sottoscrizioni (+36%) portando il business a un +8% complessivo trimestre su trimestre, e alzando le aspettative di fatturato a fine anno: superiore ai 25 miliardi di dollari (contro uno stimato di “quasi” 25 miliardi a inizio anno). “In Italia il cloud sta registrando tassi di crescita più alti della corporation – precisa Arienti – e questo per noi è una sorpresa, perché non pensavamo che l’interesse delle aziende si trasformasse così velocemente in business, anche se in Italia tocchiamo con mano come i clienti apprezzano la strategia ibrida, in quanto registriamo anche una crescita significativa nella parte on premise”.
Tre asset tecnologici
Ma è Matteo Losi, Innovation Director di SAP Emea, che puntualizza l’offerta: dal brevetto di in-memory database (del 2006) evoluto verso la in-memory platform, fino al cuore dell’azienda intelligente che mette a fattore comune tre asset tecnologici: la Digital Platform, la Intelligente Suite e le Intelligent Technologies di patrimonio comune (analytics di nuova generazione, ML, AI) . “Abbiamo anticipato i tempi sulla gestione del dato in modalità in-memory – commenta Losi – al quale poi hanno fatto seguito nuove metodologie (design thinking) e acquisizioni che completano la nostra strategia, quella di fornire sistemi integrati in real time per l’impresa”.
Un viaggio che Steve Tzikakis, regional president SAP South Europe, Middle East & Africa, ripercorre: “Dopo il copyright su Hana nel 2006, per dieci anni si è parlato di Digital Transformation. Da 2015 poi l’attenzione di è spostata su Intelligente Enterprise, parlando di aziende intelligenti. Perché se la Digital Transformation riguardava il cambiamento dei modelli di business, l’impresa intelligente spinge perché tutte le risorse siano sincronizzate, sia internamente in azienda sia verso i partner, e questo è possibile solo grazie ad advanced analytics che ci permettono di capire i trend del mercato in tempo reale e in modo predittivo, per gestire strategie, produttività, competitor, soluzioni. Tutti i clienti devono avere una esperienza semplice di utilizzo della tecnologia e noi dobbiamo aiutarli a percorre in modo più veloce il miglio digitale”. In cinque step, sostiene il manager: gestire i dati in modo semplice (smartify data), definire i giusti processi, capire come monetizzare e infine far ripartire l’azienda con nuovi servizi, anche personalizzati. Il tutto in modo sincronizzato. “Non è banale: se si pensa che ogni 40 secondi decolla un aereo, qualsiasi piccolo errore sulla supply chain avrebbe conseguenze impattanti, bisogna procede con una logica Zero Mistake”. E conclude: “In questo scenario la strategia di SAP prevede tre step: il cliente deve avere fiducia in noi, deve essere consapevole che noi proteggiamo i suoi dati e per ultimo, che noi rendiamo disponibile quanto promesso”.
Lo testimoniano Alberto Messaggi, Cfo di Gruppo Feralpi (metalli e siderurgia), che sta cercando di migliorare la qualità di alcuni acciai con una console di produzione in grado di monitorare continuamente fino a 300 parametri e Andrea Sasso, Ceo di iGuzzini che “portando l’intelligenza nel mondo dell’illuminazione” utilizza SAP4/Hana per abilitare la produzione in ottica Industria 4.0 e nuovi processi di lavoro all’interno del progetto World Class Manufacturing.
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