Sono i due Ceo mondiali di Ford Motor Company e di Google e Alphabet a annunciare la partnership strategica tra le rispettive aziende per accelerare il piano di trasformazione di Ford avviato in questi mesi.
Dai rispettivi quartier generale – Jim Farley a Dearborn in Michigan, Sundar Pichai a Sunnyvale in California – hanno reso noto un piano di collaborazione che elegge inoltre Google Cloud come provider cloud di riferimento per i servizi di gestione di dati, intelligenza artificiale e machine learning di Ford.
Servizi che verrano integrati a partire dal 2023 in azienda e in tutti i veicoli di prossima generazione Ford e Lincoln, di ogni fascia di prezzo. “Un accordo dal valore di centinaia di milioni di dollari” precisa Farley in una conferenza con la stampa internazionale, senza fornire dettagli ulteriori, se non che la partnership impatterà su “milioni di veicoli” (esclusi quelli venduti sul mercato cinese, essendo Google vietato) e sarà a ampio spettro, come sottolinea Thomas Kurian, Ceo di Google Cloud: “Con noi, Ford si trasformerà digitalmente dal front office all’auto fino allo stabilimento di produzione”.
Due gli ambiti dell’intesa. Da una parte si tratta di una partnership per realizzare strumenti, app e servizi basati sul sistema operativo Android che sarannno così la testa e il cuore dei nuovi veicoli della casa americana, che rimarrà fedele a Google almeno per sei anni. Dall’altra della progettazione di strumenti e servizi a supporto del piano di ristrutturazione di Ford, che Farley ha avviato da quando è entrato in carica lo scorso ottobre (registrando una crescita significativa del titolo a Wall Street).
L’accordo tra Ford e Google durerà di fatto dal 2023 al 2029, e sarà gestito da un nuovo gruppo di lavoro completamente dedicato all’intero percorso di innovazione che dovrà modernizzarne le operazioni e supportare le tecnologie dei veicoli connessi. Battezzato Team Upshift, con professionisti da entrambe le aziende ancora in via di definizione, avrà tra gli obiettivi quello di creare servizi per spingere il processo di trasformazione di Ford, esperienze personalizzate per i consumatori, servizi a valle dell’analisi dei dati, nuovi processi di commercializzazione.
“Si tratta di una partership strategica per reinventare l’esperienza dei veicoli connessi – precisa Farley -. Mentre Ford continua una delle trasformazioni più profonde della sua storia attraverso l’elettrificazione della gamma, la connettività dei veicoli e la guida autonoma, la partnership tra Google e Ford rappresenta una fucina di innovazione in grado di offrire un’esperienza superiore ai nostri clienti e modernizzare la nostra attività”. Dallo sviluppo del prodotto, alla produzione, alla supply chain fino alla manutenzione predittiva negli stabilimenti Ford.
E continua: “Siamo ossessionati dalla volontà di creare prodotti e servizi must-have. Questa partnership spronerà i nostri team a continuare a trovare nuove soluzioni per i clienti Ford e Lincoln, fornendo allo stesso tempo un accesso continuo alle app e ai servizi universalmente apprezzati di Google”.
Cosa dovrà fare Google
Intelligenza artificiale, machine learning e analisi dei dati saranno le tecnologie di Google Cloud messe in campo per indirizzare principalmente tre ambiti legati al supporto dell’evoluzione dei veicoli connessi: migliorare la customer experience dei clienti con tecnologie differenziate e servizi personalizzati (1), accelerare la modernizzazione (2) dallo sviluppo del prodotto a nuove modalità di gestione dei fornitori, formazione dipendenti, supporto nella fase di produzione all’interno delle fabbriche, accelerare l’implementazione di modelli di business basati sull’analisi dei dati (3) che diano informazioni importanti agli utenti, come avvisi di effettuare la manutenzione sui veicoli.
“Stiamo lavorando congiuntamente per trovare nuovi modi per monetizzare i dati di Ford attraverso funzionalità aggiuntive” precisa Kurian a supporto di quanto detto da David McClelland, VP Strategy & Partnership di Ford: “In Ford abbiamo costruito nel tempo una significativa esperienza nel software e stiamo facendo grandi progressi in questo settore, ma per muoverci rapidamente verso la commercializzazione delle auto a guida autonoma, è fondamentale lavorare in partnership con Google“.
“Dal primo esempio di catena di montaggio alla più recente tecnologia di assistenza alla guida, Ford ha segnato il passo dell’innovazione nell’industria automobilistica per quasi 120 anni – precisa Sundar Pichai -. Siamo orgogliosi di poter collaborare insieme, utilizzando il meglio dell‘intelligenza artificiale, dell’analisi dei dati e delle piattaforme cloud di Google per aiutare a trasformare il business di Ford e creare tecnologie che garantiscano alle persone di muoversi sicure e, allo stesso tempo, connesse”.
Tre asset Google
La sicurezza rimane uno dei temi centrali dello sviluppo dei veicoli connessi, con lo sviluppo di sensori che riducendo al minimo la distrazione del conducente e inviino aggiornamenti over-the-air. Servizi e app ottimizzate e integrate per l’uso a bordo del veicolo verranno sviluppate su sistema operativo Android Automotive e verranno gestite attraverso comandi vocali.
I servizi che verranno implementati sui veicoli Ford e Lincoln poggeranno su tre asset principali: Google Assistant (1) per permettere ai conducenti di rimanere concentrati sulla strada con le mani al volante, Google Maps (2) impostato come sistema di navigazione principale (con i noti strumenti di informazioni su traffico in tempo reale, cambi di percorso, consigli di navigazione), e Google Play (3), per accesso diretto a app musicali, podcast o audiolibri e altro ancora.
Opportunità per sviluppatori
Il sistema Android all’interno del veicolo consentirà, inoltre, anche agli sviluppatori esterni di creare app che migliorino l’esperienza del cliente, rendendola sempre più personalizzata. Già due anni fa Google aveva aperto Android Automotive agli sviluppatori per ampliare i servizi offerti, d’altro canto anche Ford aveva già lavorato per connettere le app dello smartphone all’automobile attraverso la tecnologia Sync di Microsoft. In futuro, su Lincoln e Ford rimarrà garantita la compatibilità con Apple Car, per tutti i possessori di iPhone.
Di fondo la partnership appena siglata offre una opportunità importante per Google Cloud per affrancarsi in un mercato cloud monopolizzato dai grandi competitor (Aws 45%, Microsoft 18%, Google Cloud 5%) andando ad accrescere anche la presenza della casa di Sunnyvale nel mondo automotive dove ha già accordi in essere con Volvo, General Motors e il gruppo Renault-Nissan-Mitsubishi.
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