L’offerta di Consip, nell’ambito dell’accordo quadro Servizi Applicativi in Ottica Cloud, comprende servizi applicativi e servizi di demand e Pmo per complessivi 3,2 miliardi di euro. Ricordiamo che il modello di trasformazione digitale della PA – le cui linee guida investono diversi ambiti, tra cui le infrastrutture fisiche Ict, le infrastrutture immateriali, gli ecosistemi digitali – come spiega la stessa Consip “è declinato nel Piano Triennale per l’Informatica nella PA, predisposto da Agid (Agenzia per l’Italia Digitale) e dal Dipartimento per la trasformazione digitale, che indica le linee di azione e le misure da sviluppare”.
Si rivolge in particolare alle PA centrali, con l’obiettivo di fornire servizi digitali incentrati sui cittadini e sulle imprese e di favorire la cittadinanza digitale, semplificando ed armonizzando la relazione tra le PA, favorendo la migrazione al cloud e promuovendo l’interoperabilità tra i sistemi pubblici.
Insieme ai contratti Public Cloud Saas, Data management e Digital transformation (già attivi), l’iniziativa Servizi Applicativi in Ottica Cloud (nelle sue due edizioni) costituisce nello specifico un pacchetto di gare Consip per accompagnare la PA nell’evoluzione dei propri sistemi informativi in termini di digitalizzazione dei servizi, dei processi, di evoluzione delle infrastrutture fisiche e immateriali, della sicurezza e della interoperabilità.
A dicembre 2022 Consip aveva già proceduto con l’attivazione di Lotto 1 per i servizi applicativi, ma il progetto, di respiro più ampio, è volto ad offrire gli strumenti per facilitare la transizione al cloud delle PA a 360 gradi. Per questo, dopo l’offerta applicativa, è ora disponibile anche il Lotto 2 del valore di 210 milioni di euro con oggetto specifico i servizi di demand e Pmo (Program Management Office), finalizzati a supportare l’amministrazione nel governo dei servizi applicativi in ottica cloud.
Si parla in particolare di servizi in cinque specifici ambiti: project management, a supporto di pianificazione, coordinamento e gestione delle attività progettuali (1); per il monitoraggio a supporto delle verifiche e del monitoring delle attività dei contratti inerenti i servizi applicativi (2); servizi per il change management, come ausilio metodologico, progettuale e gestionale per l’attuazione di cambiamenti organizzativi della PA (3), così come per il demand management finalizzato alla definizione, raccolta e organizzazione delle esigenze progettuali e di evoluzione dei processi connessi ai servizi applicativi (4) ed infine la proposta per la customer satisfaction tramite servizi di rilevazione e misurazione della soddisfazione dell’utente finale, sia interno che esterno, relativamente all’erogazione dei servizi applicativi (5).
Come si evince dalla figura appena sopra, gli ordinativi delle PA sono indirizzati ai fornitori a rotazione, secondo l’ordine di graduatoria. In questo modo viene garantita alla PA la massima tempestività nell’attivazione dei servizi e ai fornitori l’aumento delle opportunità di mercato. Si tratta dell’innovativo meccanismo di attivazione progressiva del valore contrattuale in tranche e di attribuzione di quote per ciascun aggiudicatario già sperimentato ed utilizzato per la proposizione di Lotto 1 ed ora caratterizzante anche Lotto 2.
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