Accelerare diagnosi e refertazione, ottimizzare le liste d’attesa, supportare la decisione clinica e abilitare una governance dei dati più efficiente. Exprivia sta traducendo questa visione in progetti concreti, dalla prioritizzazione automatica degli esami alla gestione intelligente delle agende cliniche, fino allo sviluppo di piattaforme interoperabili che collegano ospedali, territorio, Rsa e farmacie. Al tempo stesso, l’azienda promuove un modello di sanità digitale conforme a Gdpr, Nis2e AI Act, fondato su sicurezza, trasparenza e fiducia. Ne parliamo con Arturo Possidente, Head of Market Innovation Unit Healthcare di Exprivia.
L’intelligenza artificiale è leva strategica per la sanità, dalla diagnosi alla gestione dei percorsi di cura. Quali applicazioni concrete state sviluppando per supportare la personalizzazione delle terapie e l’ottimizzazione dei processi clinici e organizzativi?
L’intelligenza artificiale rappresenta oggi una delle leve più potenti per la trasformazione della sanità. Le sue applicazioni spaziano dalla diagnosi precoce alla gestione personalizzata dei percorsi di cura, fino all’ottimizzazione dei processi clinici e organizzativi. Grazie alla capacità di analizzare enormi quantità di dati in tempi rapidissimi, l’AI consente di migliorare la precisione diagnostica, prevedere l’evoluzione delle patologie, supportare le decisioni dei professionisti sanitari e rendere più efficiente l’intero sistema.
In questa prospettiva, l’AI non sostituisce il medico, ma lo affianca, rendendo le cure più tempestive, mirate e sostenibili, a beneficio del paziente e della collettività. In questo orizzonte, Exprivia sta mettendo in campo iniziative concrete che vanno nella direzione della personalizzazione terapeutica e dell’ottimizzazione organizzativa del sistema sanitario italiano.
Exprivia integra soluzioni AI – sviluppate internamente o in partnership – nei processi di diagnostica per immagini, ad esempio per la prioritizzazione automatica degli esami che richiedono intervento urgente o per il supporto alla refertazione radiologica, così da ridurre errori, accelerare i tempi e garantire standard elevati di sicurezza (anche in conformità al Regolamento UE sui dispositivi medici).
Un’altra leva è la gestione intelligente delle liste di attesa e delle agende cliniche. Con la piattaforma Ai4Cup, Exprivia sperimenta modelli di allocazione automatica degli slot (secondo priorità clinica, storico delle prenotazioni e capacità delle strutture), superando la semplice logica cronologica tradizionale. Questo approccio mira a ridurre i tempi d’attesa per prestazioni urgenti e programmabili, migliorando l’equità e la tempestività dell’accesso alle cure.
Sul versante della governance clinico-organizzativa, Exprivia progetta sistemi di supporto alle decisionale cliniche (Cdss) capaci di analizzare i dati delle cartelle cliniche regionali o aziendali, identificare pattern di rischio e suggerire percorsi terapeutici personalizzati. In contesti come i pronto soccorso, questi strumenti possono alimentare il triage integrato con dati strutturati e immagini, in modo da alleggerire i colli di bottiglia clinici e distribuire meglio i carichi del lavoro.
L’obiettivo che ci poniamo come Exprivia è cercare di andare verso una sanità guidata dai dati e dall’intelligenza artificiale, puntando a snellire le code, ridurre gli errori clinici, distribuire i carichi in modo intelligente e contenere i costi — tutto dentro un quadro di sostenibilità e qualità regolamentata.
Il tema dell’adoption dell’intelligenza artificiale nei processi core della sanità resta centrale, e la strada da percorrere è ancora lunga. Tuttavia, i grandi progetti di trasformazione digitale avviati con il Pnrr possono rappresentare un importante acceleratore
La medicina del territorio è al centro della riforma sanitaria, con l’obiettivo di garantire prossimità e continuità assistenziale. In che modo le vostre tecnologie contribuiscono a garantire interoperabilità dei dati e condivisione di servizi tra medici di base, farmacie, Rsa e ospedali per migliorare la presa in carico del paziente?

Il ridisegno della sanità territoriale previsto dal DM 77 rappresenta una cornice di straordinaria importanza per ripensare in modo profondo la capacità del Servizio Sanitario Nazionale di garantire una presa in carico continua e personalizzata del paziente, quanto più possibile vicino al proprio contesto di vita.
La medicina del territorio rappresenta oggi il cuore della riforma sanitaria, con l’obiettivo di garantire prossimità, continuità e presa in carico integrata del paziente. Per raggiungere questi obiettivi, è fondamentale disporre di piattaforme digitali che permettano l’interoperabilità dei dati e la condivisione sicura delle informazioni tra tutti gli attori del sistema sanitario: medici di base, farmacie, Rsa e ospedali.
Exprivia è impegnata nello sviluppo di piattaforme di cli clinical collaboration, strumenti che rendono possibile una gestione integrata del paziente lungo l’intero percorso di cura, assicurando che ogni professionista — dal territorio all’ospedale — possa accedere alle stesse informazioni cliniche aggiornate. Questo approccio consente di ridurre la frammentazione dei dati, migliorare la qualità delle cure e rendere più efficiente il sistema sanitario nel suo complesso.
Un esempio concreto è la realizzazione della Cartella Clinica Elettronica Regionale della Puglia, che rappresenta un modello avanzato di integrazione tra ospedale e territorio, basato su un’unica piattaforma condivisa. Questo progetto dimostra come l’adozione di sistemi regionali omogenei possa abilitare una presa in carico realmente continua, in cui i dati seguono il paziente indipendentemente dal luogo di cura.
Exprivia gestisce inoltre sistemi regionali complessi in Campania, Puglia e Calabria, che rappresentano un patrimonio di competenze e infrastrutture digitali in grado di sostenere l’interoperabilità, la cooperazione applicativa e la governance dei dati sanitari su vasta scala. Queste esperienze confermano il valore strategico di una sanità digitale basata su piattaforme uniche e interoperabili, capaci di collegare il territorio e l’ospedale in un ecosistema clinico collaborativo al servizio del cittadino.
La governance dei dati sanitari richiede modelli robusti di interoperabilità, sicurezza e compliance. Come affrontate il tema della protezione del dato, in particolare nel contesto dell’European Health Data Space e delle normative come Gdpr e Nis2?
La governance dei dati sanitari è una delle sfide centrali della sanità digitale europea. I dati clinici rappresentano la copia digitale della persona: un patrimonio prezioso che, se utilizzato correttamente, può migliorare diagnosi, personalizzazione delle cure e programmazione sanitaria. Il loro uso, sia per fini primari (cura) sia per fini secondari (ricerca, innovazione, pianificazione), è fondamentale per un sistema sanitario più efficiente, ma richiede un solido quadro di protezione.
L’European Health Data Space (Ehds) mira proprio a bilanciare queste due esigenze: favorire la condivisione sicura dei dati sanitari in tutta l’UE e, al tempo stesso, tutelare i diritti dei cittadini. In questo contesto, il Gdpr garantisce la protezione dei dati personali, mentre la direttiva Nis2 rafforza la sicurezza informatica delle infrastrutture sanitarie, imponendo standard più elevati per la gestione e la resilienza dei sistemi digitali.
La nuova legge italiana sull’intelligenza artificiale, coerente con l’AI Act europeo, stabilisce inoltre che le soluzioni di AI in sanità siano trasparenti, tracciabili e sempre sotto controllo umano. Si aprono così grandi opportunità per una medicina più predittiva e integrata, ma anche limiti essenziali per garantire che il progresso tecnologico non comprometta la privacy e la fiducia del cittadino.
In questo contesto, Exprivia sta sviluppando piattaforme che rispettano pienamente i principi del Gdpr, della Nis2 e delle nuove linee guida europee sull’AI Act. Tutte le soluzioni sono progettate secondo criteri di privacy by design e security by default, con infrastrutture certificate e controlli costanti sui flussi informativi. L’obiettivo è valorizzare il dato sanitario in modo etico e sicuro, garantendo che la sua condivisione migliori la qualità delle cure e la sostenibilità del sistema, senza mai compromettere la fiducia e la tutela della persona.
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