“Le aziende si stanno orientando a fare funzionare le loro applicazioni ovunque, nel cloud, nei cloud – quindi con un approccio multicloud – come nei data center, quando occorre. Quello che accomuna però i desiderata della maggior parte di esse è che in qualsiasi ambiente si trovano ad operare desiderano poterlo fare in modo trasparente senza vincoli. Per questo oggi si parla di multicloud ibrido (preferito da oltre l’80% delle aziende), modalità di consumare IT su cui si concentrano anche gli sforzi di Nutanix per consentire alle aziende di sfruttarne i maggiori benefici”. Questa la prospettiva condivisa dal Ceo di NutanixRajiv Ramaswami, in occasione del suo keynote di apertura a .Next Conference 2021.

Si tratta quindi di superare le sfide poste dall’adozione del cloud, di abbracciare un’“economia cloud” che poggia “su un ecosistema critico di partnership necessarie per liberare il potenziale del multicloud ibrido e di ascoltare i clienti nel farlo”.

Nutanix, l’evoluzione delle scelte dei Cio

Gestire i carichi di lavoro e le risorse in modo trasparente è possibile, per Nutanix, con un approccio software defined. In un momento in cui la tecnologia ha dimostrato di costituire una risorsa chiave per la continuità, oggi è chiaro che, tra i trend che guidano gli sforzi delle aziende, quello per abilitare gli sforzi della forza lavoro distribuita è in cima alle preoccupazioni. Nutanix a questo proposito rafforza in modo significativo la sua partnership con Citrix. Le aziende si impegnano insieme a fornire accesso sicuro, on-demand e flessibile, ad applicazioni, dati e al proprio desktop attraverso l’infrastruttura iperconvergente di Nutanix (Hci) e distribuzioni multicloud ibride dei servizi Citrix DaaS e Virtual Apps and Desktop. In particolare Nutanix diventa il partner di riferimento di Citrix per quanto riguarda le implementazioni Hci ibride e multicloud e quella di Citrix viene proposta come soluzione di riferimento nell’ambito dell’enterprise end user computing sulla piattaforma cloud di Nutanix, anche attraverso una serie di operazioni congiunte di go-to-market. 

Governare il cloud per controllare i costi

A Ceo e Cio lavorare all’economia cloud richiede di cambiare il proprio approccio, e studiare anche come potrebbero lievitare i costi generati, e legati ad un utilizzo indiscriminato delle risorse (quelle in public cloud, per esempio).

Rajiv Ramaswami, Ceo Nutanix
Rajiv Ramaswami, Ceo Nutanix

Capire come “applicare il cloud al proprio modello di business” è quindi prioritario. E la possibilità di “rendere di fatto trasparente l’infrastruttura” – anche il networking – agevola le “possibilità di movimentare i workload, facendo leva sull’automazione. Consentire di scegliere la migliore modalità operativa in cloud è, di fatto, il primo obiettivo di Nutanix con la sua piattaforma aperta, ibrida, multicloud, e con i data service per controllare e gestire tutte le applicazioni. Per questo Nutanix oggi “lavora da una parte alla semplificazione del portafoglio e dall’altra alla sua estensione”.

L’azienda adotta un approccio data centrico, quanto più possibile aperto per quanto riguarda la possibilità di gestire hardware e hypervisor, in modo semplice, e senza trascurare una buona customer experience, che passa anche da una gestione intelligente delle licenze ed alla loro valorizzazione. Lo sviluppo della piattaforma per il multicloud open e ibrido, insieme ai data services per tutti i workload quindi sono oggi i due indirizzi di sviluppo. Entriamo nei dettagli.

Nutanix Cloud Platform, novità e sicurezza

Nutanix Cloud Platform, con il lancio della nuova release del software Aos (Acropolis), aggiunge nuove possibilità di gestione al data center software-defined. Si beneficia di funzioni integrate di networking virtuale, disaster recovery avanzato e sicurezza zero trust semplificata con tutte le funzionalità gestite attraverso un’unica interfaccia, riducendo significativamente i costi operativi.
Abbiamo accennato anche alla possibilità di gestire la virtualizzazione della rete come beneficio, soprattutto in uno scenario virtual private cloud. Ecco che proprio la nuova versione di Nutanix Aos 6 include con Flow Networking la virtualizzazione della rete per l’hypervisor Ahv, che permette ai clienti di semplificare il networking grazie alla gestione da un’unica interfaccia software defined, e comprende le funzionalità Vpn per collegare ed estendere le reti virtuali alle infrastrutture di cloud pubblico o privato.

Esperienza unificata negli scenari multicloud ibridi
Esperienza unificata negli scenari multicloud ibridi

Lato sicurezza invece, il software fornisce accesso a nuove funzionalità di business continuity e disaster recovery (Bcdr), offre in una unica consolle la vista completa sulle configurazioni di disaster recovery e permette alle aziende di non dovere più utilizzare hardware e software dedicati. Mentre per quanto riguarda l’approccio zero trust – sempre più preferito dalle aziende – Nutanix Cloud Platform introduce funzionalità innovative come parte della piattaforma SaaS Flow Security Central che indirizzano questa esigenza, permettendo di creare automaticamente policy di microsegmentazione in Flow. In relazione all’estensione delle partnership invece, proprio per la sicurezza, Nutanix integra in Nutanix Cloud Platform la soluzione di Qualys per il rilevamento e la risposta alla gestione delle vulnerabilità (Vmdr) per consentire ai clienti di semplificare l’applicazione delle patch di sicurezza grazie a funzionalità di rilevamento delle minacce incentrato sulla virtual machine e di visualizzazione del rischio di vulnerabilità.  

Passi avanti nei data services

Nutanix Cloud Platform acquista nuove funzionalità inoltre nella gestione dei dati e per ottimizzare i database e le prestazioni dei carichi di lavoro big data per le applicazioni più critiche. Al centro le funzionalità di tiering anche per i dati non strutturati, migliorando le prestazioni dei workload dei DB grazie a Nutanix Data Lens (governance dei dati non strutturati che fornisce una visione globale con informazioni dettagliate sui dati non strutturati memorizzati nel servizio di unified storage di Nutanix), e con Nutanix Era si spinge la scalabilità dello storage e la gestione degli accessi nella gestione ai DB proprio negli ambienti multicloud ibridi.

Nutanix Data Services per tutti i workload e per il controllo anche sui dati non strutturati

Nutanix Era, infatti, gestisce le librerie di database (come per esempio sono PostgreSql, MySql, Microsoft Sql Server e Oracle Database), in ambienti multicloud ibridi ed ora rende possibile ridimensionare lo storage e gestire gli accessi con un clic, via software, nei diversi ambienti, per un ideale di database as a service. Le aziende guadagnano la possibilità “astrarre” la configurazione storage in modo da non dover procedere a modifiche complesse nella configurazione quando vengono eseguiti DB importanti.

Rajiv Mirani
Rajiv Mirani, Cto Nutanix

Entra nel dominio della piattaforma la modalità storage Replication Factor, per l’elaborazione dei dati più veloce, ma soprattutto Nutanix, con Objects, porta sotto il controllo della piattaforma la possibilità di gestire lo storage di oggetti compatibile con il servizio di storage Amazon S3, significa facilitare la gestione delle applicazioni di analisi con Apache Spark con incremento delle prestazioni.

Novità quindi del tutto allineate agli obiettivi aziendali, come mette a fuoco Rajiv Mirani, Chief Technology Officer di Nutanix, che spiega: “I clienti desiderano modalità diverse per archiviare i dati – sia strutturati che non strutturati – e semplificarne la gestione senza doversi affidare a diversi fornitori per farlo. Le nuove funzionalità di Nutanix Cloud Platform estendono la nostra innovazione focalizzata sui dati alle applicazioni ad alte prestazioni per offrire una piattaforma unificata con servizi dati completi per tutti i carichi di lavoro e tutte le varietà di dati”.

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