I trasporti rappresentano un settore nevralgico e cruciale, il cuore pulsante e il sistema circolatorio degli agglomerati urbani e dell’economia globale, in quanto responsabili dello spostamento degli individui e dell’accesso di persone e organizzazioni a beni fondamentali.
Gli operatori del settore operano, quindi, all’interno di una filiera complessa che, durante l’emergenza sanitaria, ha mostrato una notevole vulnerabilità, con contraccolpi sulle catene globali di approvvigionamento e sulla circolazione di merci e persone, anche a livello locale.
Le tecnologie IT e digitali hanno giocato un ruolo importante nel rendere il settore più resiliente, favorendo l’integrazione e la riorganizzazione delle reti di trasporto e logistica, e continueranno a farlo, visto che il contesto di mercato si conferma carico di sfide.
Ciò emerge con chiarezza dalle analisi di NetConsulting cube che, nella seconda metà del 2023, hanno messo in luce le difficoltà del settore e le tante aree progettuali in ambito IT e digitale.
Trasporti, tra sfide e priorità
Dopo l’annus horribilis della pandemia e la ripresa del biennio 2021-2022, nel corso del 2023, le performance del settore trasporti hanno iniziato a rallentare. Nei primi nove mesi dell’anno, dalle rilevazioni di Istat, emerge una progressiva frenata dell’indice del fatturato, culminata nel terzo trimestre del 2023 con una contrazione del 3,2%. Se si analizza l’andamento dell’indice del fatturato del settore per comparto, i dati di Istat relativi al terzo trimestre 2023 suggeriscono che sono le attività puramente logistiche, soprattutto di magazzinaggio, a soffrire di più, mentre la componente di trasporto mostra una maggior tenuta.
Alla luce di questo scenario, non sorprende che il settore – come risulta da una recente indagine campionaria svolta da NetConsulting cube su circa 15 aziende – sia particolarmente sensibile alle sfide economiche, ovvero all’esigenza di migliorare i risultati economici alla luce della volatilità della domanda e del forte rialzo dei costi, relativamente soprattutto alla componente di combustibili. Si tratta di sfide molto articolate che permeano anche altre aree di attenzione. È il caso delle tematiche ambientali, che comportano la necessità di ridurre progressivamente le emissioni e di adottare nuove tipologie di combustibile, con impatti sui costi, e delle questioni geopolitiche, che rendono difficile l’approvvigionamento dei prodotti energetici e ne determinano, quindi, un aumento dei prezzi.
Sono complessivamente meno sentite le sfide tecnologiche, che evidentemente le aziende vedono, più che altro, come un’opportunità per sostenere il proprio sviluppo, ad esempio per adeguare la propria offerta ai nuovi profili dei clienti, per innovare i posti di lavoro, etc. Trascurabili, infine, appaiono le sfide negli ambiti sanitario – non ci sono più limiti e restrizioni alla mobilità – e sociale – gli impatti in ambito sociale sono indirizzati in un’ottica di sostenibilità allargata.
In linea con lo scenario economico del settore e con le sue sfide, gli operatori di trasporto indagati da NetConsulting cube appaiono impegnati nell’avviare iniziative strategiche dirette ad un’ampia gamma di obiettivi: a contrastare il rialzo dei costi operando sull’incremento dell’efficienza operativa – ricercando, quindi, obiettivi di efficienza economica non fini a se stessi ma legati al funzionamento dei processi; a massimizzare i propri guadagni e profitti agendo sui risultati economici e, nello specifico, sull’aumento del fatturato, sul contenimento dei costi e, quindi, sull’incremento della marginalità; a migliorare la capacità di fidelizzare i clienti puntando sull’evoluzione dell’offerta e sulla loro soddisfazione; a rispondere agli obiettivi di sostenibilità aumentando l’uso di veicoli elettrici, all’interno non solo delle flotte ma anche di terminal e magazzini, riducendo i consumi energetici.
Meno intensa è l’attenzione al miglioramento della capacità di rispondere e anticipare gli eventi ottimizzando i processi di risk management, visto che gli operatori di trasporto – molto colpiti dalle misure del lockdown – hanno già indirizzato questa tematica in modo significativo. Analogamente, appare abbastanza contenuto l’interesse verso l’adozione di nuovi modelli lavorativi, dal momento che le aziende del settore trasporti, in quanto Ose (operatori di servizi essenziali), sono tenute a garantire un livello minimo di presidio fisico delle proprie sedi e facilities.
IT e digitale, motore del business
In questo contesto, il contributo degli strumenti tecnologici si attesta mediamente su livelli piuttosto elevati a riprova di quanto IT e digitale si configurino ormai come un vero e proprio motore per l’innesco delle strategie business e il raggiungimento delle priorità aziendali.
Il ruolo della tecnologia appare particolarmente strategico in relazione alle priorità che sono maggiormente sentite dalle aziende del settore. In dettaglio, i partecipanti all’indagine di NetConsulting cube hanno indicato una forte attenzione: all’incremento dell’efficienza operativa, supportata dall’ottimizzazione delle soluzioni in uso e dall’introduzione di nuovi strumenti, a supporto dei processi corporate – inclusi quelli di risk management – e delle operation; alla crescita delle proprie attività attraverso l’evoluzione dell’offerta, abilitata da una crescente collaboration lungo la filiera, e il rafforzamento della customer satisfaction, grazie all’utilizzo di piattaforme specifiche; alla gestione del personale, con l’adozione di strumenti che ne supportino la produttività e che garantiscano un’adeguata sicurezza di dati e applicazioni; agli obiettivi di sostenibilità, la cui concretizzazione ad oggi poggia prevalentemente sull’attenta selezione dei fornitori IT in base alla loro carbon footprint e sulla raccolta dei dati di consumo.
Un futuro sempre più digitale…
In linea con il supporto significativo di soluzioni e strumenti IT e digitali alle priorità business, in relazione al breve-medio periodo, le aziende del settore trasporti che hanno partecipato all’indagine di NetConsulting cube hanno indicato un’ampia gamma di aree progettuali.
In prima battuta, le risposte mostrano una decisa attenzione al patrimonio informativo aziendale, relativamente alla sua sicurezza, valorizzazione e sistematizzazione. Ciò spiega gli investimenti in ambito cybersecurity – a protezione di una superficie d’attacco che è in continua espansione, e nelle aree advanced analytics, intelligenza artificiale e data management e, in misura inferiore, business intelligence e reporting – per l’organizzazione e l’analisi della crescente mole di dati. Di particolare interesse, appare l’uso dell’intelligenza artificiale a supporto dei processi di asset monitoring/ predictive maintenance. I dati provenienti da un’ampia gamma di asset utilizzati nei processi di trasporto, nei terminal o nei magazzini, saranno sempre più utilizzati con soluzioni di intelligenza artificiale per monitorarne il funzionamento e per identificare l’eventuale esigenza di manutenzione.
Secondariamente, va messo in evidenza un crescente interesse verso i servizi cloud, soprattutto SaaS, e di conseguenza verso progetti di modernizzazione applicativa. L’adozione di servizi cloud IaaS e PaaS è frenata dall’impossibilità degli operatori di servizi essenziali di implementare infrastrutture mission-critical su architetture on demand.
Si segnala, inoltre, una serie di filoni di investimento diretti all’adozione di soluzioni e strumenti che abilitano la digitalizzazione e ottimizzazione di processi business specifici:
- soluzioni di digital customer e piattaforme di e-commerce: tali soluzioni consentono alle aziende del settore, da un lato, di gestire al meglio le relazioni con clienti e prospect lungo l’intero processo commerciale e durante i loro spostamenti, dall’altro, di digitalizzare il processo di vendita;
- applicazioni corporate/ orizzontali e soluzioni di Rpa: sono utilizzate a supporto della revisione dei processi di amministrazione, finanza e controllo e all’automazione dei processi più ripetitivi in quest’area business;
- piattaforme di Hcm e soluzioni per lo smart worker: lo scoppio della pandemia ha messo in luce l’importanza delle relazioni con il proprio personale. Ad oggi, le aziende del settore, sono focalizzate sull’utilizzo di soluzioni che consentono di valorizzare il proprio capitale umano – attraverso, ad esempio, strumenti per la gestione dei percorsi di crescita e piattaforme di e-learning – e di supportarlo nei nuovi contesti lavorativi.
Infine, va segnalata la crescente adozione di piattaforme IoT, soprattutto a supporto delle operation e dei processi di conduzione dei terminal (digital twin, veicoli connessi, tracking & tracing) e degli obiettivi di sostenibilità, grazie all’uso di piattaforme di Energy management che consentono l’analisi e il monitoraggio dei dati di consumo.
… grazie anche a Pnrr e sostenibilità
Nel medio-lungo periodo, le aree di investimento descritte precedentemente sono previste in ulteriore rafforzamento, grazie anche a driver di sistema e, nello specifico, agli incentivi messi a disposizione del Pnrr e alla crescente importanza delle politiche di sostenibilità.
In particolare, lo sviluppo del Pnrr dovrebbe contribuire a mantenere particolarmente elevato l’interesse sull’ottimizzazione e revisione dei processi, sulla digitalizzazione delle operation, sull’evoluzione dell’offerta attraverso anche tecnologie emergenti. Dalle risposte delle aziende, emerge una crescente attenzione sull’uso non solo di piattaforme IoT ma anche di droni, di soluzioni di robotica e wearable a supporto di offerta e processi operativi. I droni verranno sempre più usati per innovare i voli commerciali e per ottimizzare i processi di manutenzione di palazzine e altre facility. Le soluzioni di robotica consentiranno di sostituire il personale nello svolgimento di attività pericolose, ad esempio, nelle gallerie sotterranee degli aeroporti. I wearable saranno adottati a supporto delle attività di manutenzione e formazione da remoto grazie all’integrazione con piattaforme di AR/VR.
Anche la crescita dei piani strategici di sostenibilità dovrebbe sostenere lo sviluppo di un’ampia gamma di filoni tecnologici: cloud computing, per contenere i consumi; piattaforme IoT in integrazione con tecnologie e soluzioni per la gestione ed analisi dei dati, per la raccolta di dati di consumo, il loro monitoraggio e la loro gestione; ottimizzazione di applicazioni e strumenti di cybersecurity, a favore di un minor consumo di risorse computazionali necessarie per supportare l’uso di specifiche soluzioni e la ripresa dopo attacchi cyber; piattaforme di digital customer, per comunicare al meglio l’anima sostenibile ed inclusiva delle aziende; e soluzioni di digital employee, per la gestione efficace della mobilità dei dipendenti e dei suoi impatti sull’ambiente.
Quanto più le aree di investimento descritte precedentemente si concretizzeranno, tanto più il progresso tecnologico del settore sarà strutturale.
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