Sarà portato sul tavolo del G7 il lavoro che le associazioni di categoria delle principali aziende dell’Ict hanno riassunto in un documento programmatico a Roma nel corso del mese di aprile durante la High-level Conference Tech7, organizzata in preparazione dell’edizione 2024 del G7 che si terrà a Borgo Egnazia, in Puglia, dal 13 al 15 giugno 2024.

Un lavoro di squadra per ribadire il ruolo del digitale nello sviluppo sostenibile economico, sociale e ambientale dei vari Paesi, nell’assicurare la crescita economica e la sicurezza di cittadini, istituzioni e imprese. Con un’attenzione alle tecnologie di frontiera, intelligenza artificiale in primis, che impattano su nuovi modelli di sviluppo.

Accanto ad Anitec-Assinform – per la stesura del documento congiunto o joint declaration – si sono sedute le principali associazioni del settore Ict dei Paesi del G7: Afnum (Francia), Bitkom (Germania), Iti (Usa), Jeita (Giappone), Numeum (Francia), techUK (Regno Unito) e Technation Canada (Canada) e dell’Unione europea DigitalEurope (EU). Un documento che ha come punto di partenza il dialogo pubblico-privato per lo sviluppo dell’innovazione digitale e per la sua diffusione, sia in termini di capacità innovativa, sia di accessibilità alle nuove tecnologie per realtà di ogni dimensione, anche Pmi.

Un momento di Tech7 (fonte: Anitec-Assinform)
Un momento di Tech7 (fonte: Anitec-Assinform)

Sette raccomandazioni

Sono sette le raccomandazioni raccolte nel documento e rivolte ai governi del G7, dalla sicurezza alla riduzione delle disuguaglianze, dalle tecnologie emergenti alla sostenibilità, per delineare un percorso condiviso di sviluppo e innovazione tecnologica.

1. Promozione della cooperazione internazionale. Un impegno per rafforzare la collaborazione soprattutto in settori vitali che impattano sulle sfide globali del pianeta, come la transizione climatica, la sicurezza informatica e la gestione dei conflitti, con lo sviluppo di policy comuni.

2. Investimenti nelle tecnologie emergenti. L’attenzione è focalizzata sulle tecnologie di frontiera, come intelligenza artificiale, quantum computing, 6G, tecnologie per lo spazio, al fine di stimolare l’innovazione e favorire la crescita.

3. Riduzione del divario digitale e miglioramento delle competenze digitali. Colmare il divario di competenze digitali nella popolazione e investire su competenze specialistiche per l’accesso al mondo del lavoro e per la competitività delle imprese.

4. Promozione della sicurezza informatica e della resilienza delle infrastrutture digitali. Arginare gli attacchi e le minacce informatiche, per promuovere la sicurezza di informazioni e dati, e garantire la resilienza delle infrastrutture critiche.

5. Accelerazione della trasformazione digitale delle Pmi e della PA. Migliorare l’efficienza e la competitività delle aziende e delle piccole imprese, oltre che del settore pubblico, con una spinta alla trasformazione digitale.

6. Promozione del commercio digitale, aperto e responsabile oltre che della libera circolazione dei dati. Favorire la libera circolazione dei dati tra le nazioni nel rispetto dei principi di trasparenza, equità e dei diritti.

7. Utilizzo delle tecnologie digitali per la sostenibilità e la lotta al cambiamento climatico. La doppia transizione – digitale ed energetica – rimane lo strumento per lotta al cambiamento climatico e per promuovere la sostenibilità del pianeta.

Papa Francesco al G7 su temi etici

Ora, al Vertice dei G7 in Puglia, dal 13 al 15 giugno 2024, è stato invitato anche il Papa, per portare il suo contributo anche nel dibattito tecnologico, auspicando “una presa di coscienza globale sul tema dell’AI”, precisa Paolo Benanti (professore della Pontificia Università Gregoriana, esperto di algoritmi ed etica, presidente della Commissione AI per l’informazione in Italia e unico italiano tra i 39 membri del New Artificial Intelligence Advisory Board delle Nazioni Unite). “Solo se sapremo addomesticare l’innovazione dell’AI con i guardrail della sussidiarietà e della ricerca del bene comune potremo sperare in un progresso che sappia farsi autentico motore di sviluppo umano. Guardiamo a giugno allora con speranza, perché l’algoretica possa diventare un cardine di questa stagione”.

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