Un nome da spiegare, Gellify, ma più che un nome è un processo. E’ con Lucia Chierchia Managing Partner in Gellify che la “gellificazione” di un progetto da startup ad azienda prende contorni più chiari.
Il parallelismo con gli stati della materia (solido, liquido e gassoso) trova riscontro nella conformazione di una startup, che ha l’idea (l’aria), la capacità di iniziare a muoversi fatturando senza profitto (liquido), ma non ha ancora la capacità di scalare verso un business sostenibile (solido).
E’ in questa fase del processo che entrano in gioco spesso incubatori o alleanze fra aziende, ma senza dubbio la startup vive con grande fatica il passaggio. “Noi non siamo né un incubatore né un acceleratore tradizionale – precisa Chierchia, arrivata a febbraio in azienda dopo aver ricoperto il ruolo di Head of Innovation Hub di Electrolux Group -. Il nostro scopo è affiancare le startup con investimenti corposi e con programmi di gellificazione della durata di 6-24 mesi che coinvolgono tutte le aree aziendali. Definirei Gellify una startup con gente con grande esperienza, una startup robusta. E’ una piattaforma di innovazione. In alcuni casi effettuiamo dei servizi simili a quelli di un incubatore o di acceleratore, ma il nostro ambito di attività è più ampio”.
Gellificare significa tre cose: smart money, cioè garantire investimenti nell’azienda non con la logica da fondo ma direttamente coinvolgendo imprenditori che fanno impresa “che adottano logica di partnership industriale, di alleanza vera”.
Significa mettere in campo competenze qualificate in ambito digitale e 4.0 con la logica di offrire competenze as a service (“Oggi siamo in 40 persone ma arriveremo a 60 entro fine 2018 con skill in tutte le aree innovative”).
Significa dare accesso ai mercati, non semplicemente mettendo le startup in contatto con una rete di aziende, ma in contatto con i partner giusti. “In questo modo chiudiamo il cerchio con un meccanismo strutturato che permette alle startup di andare a mercato” precisa.
Gellify stessa ha investito in sette aziende gellificandole e Chierchia, che gestice la neonata divisione Gellify Air, si focalizzerà anche sui programi di innovazione delle aziende italiane, con l’intento di formare una community attenta ai temi dell’Open Innovation e dell’Industry 4.0. Una divisione che affianca altre due aree: la divisione Gellify (dedicata alla gellificazione delle startup) e la divisione Gellify Investiment che annovera sei investitori con capacità di investimento in startup. “Gellify opera solo su startup btob – precisa la manager – e su trend tecnologici e di business nelle aree industria 4.0, fintech, big data, artificial intelligence e cybersecurity, ma in modo diverso da un incubatore generalista”.
Innovazione di business
L’innovazione è sia tecnica ma anche sul modello di business, e questo vale in particolar modo quando Gellify, come piattaforma di innovazione, affianca aziende consolidate nei settori tradizionali nel creare nuova innovazione. “In alcuni casi questa innovazione non è presente sul mercato, per cui diventiamo noi stessi un partner imprenditoriale con cui le aziende consolidate possono creare una startup interna, avendo garanzia di non essere distratte dal proprio business originario, ma dando il giusto supporto alla nuova iniziativa”.
Nel mirino startup non troppo precoci, “proprio perché Gellify non è un incubatore né un acceleratore, solo raramente valutiamo iniziative in uno stadio di maturità troppo precoce, inferiore ai 500.000 euro di fatturato annuo. Il nostro approccio non prevede che noi eroghiamo dei finanziamenti, ma prevede che agiamo da partner industriale, ovvero contribuiamo con le competenze e gli investimenti necessari per gellificare la startup” ribadisce.
L’azienda, con un fatturato da 1 milione di euro, per ora si concentra sull’Italia con l’intenzione di guardare fuori dall’Europa nel 2019, verso Singapore e Usa. “In Italia dobbiamo scalare, al momento diciamo no a player fuori dal mercato locale, muovendoci passo a passo nel nostro territorio, anche se lato startup lo scouting è a livello mondiale”.
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