Forse mai come oggi la certificazione della filiera del Made in Italy riveste un ruolo fondamentale, per la trasparenza dei processi produttivi nei confronti di un consumatore finale sempre più attento e consapevole, così come per la valorizzazione dei veri prodotti all’estero. Anche nel settore agrifood la tecnologia viene in aiuto dei produttori e se alcune iniziative, come la blockchain, possono essere ancora considerate “di frontiera”, non mancano invece opportunità concrete come la nuova piattaforma Dioniso, sviluppata appositamente per Valoritalia, l’ente certificatore di qualità dei vini italiani, da Cisco, Hitachi Systems CBT, con la consulenza di Penelope.

Agostino Santoni, Ceo di Cisco Italia
Agostino Santoni, amministratore delegato di Cisco Italia

“Dioniso è una piattaforma a servizio dell’eccellenza del nostro settore vitivinicolo, che dimostra come il digitale può rendere concreti e reali concetti come la sicurezza, la tracciabilità, la fiducia nell’origine e nella qualità dei prodotti”, dichiara Agostino Santoni, amministratore delegato di Cisco Italia.

Miglior rispondenza alle normative

Il settore vitivinicolo è uno dei principali emblemi del Made in Italy nel mondo e rappresenta uno degli ambiti trainanti l’industria agricola del nostro paese. Valoritaria ricopre un ruolo fondamentale per i produttori di uva e vino, soggetti a certificazioni come la Doc e Docg, che si rivolgono all’ente per certificare la qualità del prodotto e l’aderenza alle normative vigenti.
Dioniso, sviluppata sulla piattaforma WebRainbow 5, permette di digitalizzare i processi di certificazione, facilitando quindi la tracciabilità di filiera ed abilitando una migliore comunicazione tra produttori ed ente certificatore.

Il processo ispettivo che sottende la certificazione del prodotto risulta in definitiva più semplice, ottimizzato e automatizzato nella maggior parte delle sue fasi, dalla “denuncia uva”, alle operazioni di cantina e alle giacenze di magazzino, fino alle fasi ultime di analisi della compliance ai disciplinari e al rilascio delle “Fascette”.

Kazuyuki Yamamoto, president & ceo di Hitachi Systems CBT
Kazuyuki Yamamoto, president & ceo di Hitachi Systems CBT

“Questa soluzione è un importante passo avanti per il sistema vitivinicolo italiano, dal momento che garantisce rigore nella raccolta dei dati e permette di tenere sotto controllo l’intero processo produttivo, dando, in ultima istanza, la certezza al consumatore della reale qualità del prodotto” afferma Kazuyuki Yamamoto, president & ceo di Hitachi Systems CBT.

 

Monitoraggio dell’ecosistema

Grazie al supporto di Divino è possibile ottenere un quadro aggiornato di ogni produttore per ogni tipologia di prodotto ed ecosistema, dall’anno di produzione al numero di unità certificate.
Inoltre, in tempi brevi il portale sarà anche disponibile direttamente ai produttori e a tutti gli altri attori coinvolti, che potranno così verificare in ogni momento lo stato della propria produzione. Un contributo importante anche per aumentare livello di competitività e produttività del mercato vinicolo italiano.
Il progetto della piattaforma Divino rientra anche nel piano d’investimento Digitaliani, progetto lanciato in Italia da Cisco con l’obiettivo di favorire la digitalizzazione dei settori produttivi chiave del nostro Paese, come l’agroalimentare.

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