La digitalizzazione ha rivoluzionato i concetti di tempo e spazio dando la possibilità agli utenti di poter usufruire quando e dove vogliono di un determinato bene e servizio; basti pensare ad Amazon con le sue consegne o a Netflix con i suoi film/serie tv on demand.
La trasformazione digitale ha pervaso tutti i settori e non fanno eccezione quello del turismo e dei trasporti: certo, in questo caso sono ancora gli utenti a doversi spostare fisicamente ma le modalità con cui poter organizzare e prenotare un viaggio o un’intera vacanza hanno modificato radicalmente il modo di fare business delle aziende.
Il nuovo contesto ha portato all’ingresso nell’arena competitiva di nuovi player in grado di offrire servizi fruibili in mobilità e caratterizzati da un’eccellente user experience, come ha evidenziato la ricerca di Netcomm “Il Digital Traveller e le prospettive per il sistema Italia”.
Inoltre, in questo scenario “liquido”, hanno fatto la propria comparsa anche gruppi internazionali interessati ad estendere le proprie attività in settori limitrofi; conseguenza di ciò, è stato l’aumento delle operazioni di acquisizione e fusione che hanno caratterizzato il mercato.
Si stima che l’e-Travel (servizi di mobilità e prenotazioni online) entro il 2022 dovrebbe raggiungere un valore complessivo di 1.025 miliardi di dollari di cui circa il 68% ad appannaggio della mobilità (voli, car rental, treni e ride sharing.
In particolare, il valore del ride sharing, caratterizzato da un forte trend di crescita, dovrebbe superare la soglia dei 106 miliardi di dollari mentre saranno gli aerei il mezzo di trasporto più utilizzato, attestandosi a quota 701 miliardi di dollari.
Tra i paesi che per il 2022 registreranno il fatturato maggiore, a detenere la leadership saranno i “soliti” Stati Uniti che raggiungeranno circa 280 miliardi di dollari mentre l’Unione Europea, complessivamente, genererà circa 260 miliardi. La Cina, con i suoi circa 220 miliardi, invece, sarà la Nazione con il più alto tasso di crescita del proprio fatturato (2017-2022, +14%).
Le regole del gioco sono in continua evoluzione e ad accelerare questa dinamicità anche le nuove tecnologie che permetteranno la nascita di nuovi servizi: tra queste, l’intelligenza artificiale che permetterà di offrire servizi maggiormente personalizzati e di gestire efficacemente e profittevolmente, all’interno delle aziende, i dati dei clienti.
L’eTravel è sempre più caratterizzando dall’integrazione di filiera, dalle piattaforme esperienziali e dal “fenomeno” del one-stop-shot ma l’Italia non sembra essere al passo con la dinamicità del settore.
Scarsi investimenti in innovazione e mancanza di politiche comuni frenano lo sviluppo del turismo digitale con la conseguenza che il nostro Paese non risulta essere neanche tra i primi 3 Paesi per il numero di entrate di turisti.
Parafrasando Giuseppe Tomasi di Lampedusa, “Se non vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”.
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