Il focus sulle startup rimane anche quest’anno cruciale per Smau che cerca di essere un punto di incontro tra startup innovative e imprese tradizionali. “Una sorta di agenzia matrimoniale che segue la formula impostata tre anni fa, che fa da ponte tra imprese utenti e partner tecnologici”. E’ Pierantonio Macola, presidente di Smau, a puntualizzare questa scelta che rispecchia la foto delle imprese italiane fatta dall’Osservatorio Open Innovation realizzato da Smau, Assolombarda e Italia Startup, secondo il quale la dinamica dell’Open Innovation coinvolge il 23% del totale delle startup iscritte a registro, attive in tutti i vertical ma in particolare modo nei settori agrifood e manufacturing.
Secondo l’Osservatorio, 6.727 aziende corporate hanno investito in 2.152 startup innovative, il 31% in più rispetto allo scorso anno. Di queste 6.727 realtà, il 45% è rappresentato da piccole imprese e il 39% da medie imprese. Il digitale è a tutti gli effetti un facilitatore dell’incontro tra domanda e offerta, senza barriere geografiche: il 56% dei casi il matrimonio avviene tra realtà sono aziende che investono anche fuori dal proprio bacino, in ottica di crescita e di espansione”. Un percorso fatto dallo stesso Smau che in passato faceva tappe regionali con edizioni lungo lo Stivale, ora guarda a Berlino (da 4 anni ormai) e Londra (2 anni) allargando la partecipazione a ospiti internazionali con polso su mercati diversi.
Argomenti matrimoniali
Secondo Macola, i temi trainanti per il nostro territorio rimangono Industria 4.0 legata a doppio filo all’intelligenza industriale, Sanità propensa a una forte revisione metodologica della spesa, Agrifood con progetti innovativi, Smart Communities legate al tema della mobilità sostenibile. Il tema più caro: open innovation che fa da ponte tra digitale tradizionale e nuovi attori. “La partita si gioca su due fronti – precisa -: guardando da una parte come evolvono le imprese della domanda attente a valutare startup innovative, ma valorizzando dall’altra anche i vendor che sono al nostro fianco in questa strategia di incontro. Il fatto che l’Intel Summit si svolga all’interno di Smau va in questa direzione”.
Ma saranno attori che hanno impostato modelli di business nuovi – come MyTaxi o Dompé Farmaceutici – gli esempi più importanti di narrazione di nuove strategie. “Il fornitore di tecnologia evolve, lo vogliono le aziende utenti. E a loro volta anche le tecnologie evolvono determinando nuovi modelli di impresa e nuovi mercati che possono crescere solo attraverso una costante innovazione” conclude Macola, che attende a Smau Milano 30.000 partecipanti, 400 espositori di cui 200 startup.
© RIPRODUZIONE RISERVATA