Scribit è un piccolo robot di scrittura e cancellazione, dotato di connessione a Internet, progettato dallo studio CRA-Carlo Ratti Associati, presentato all’edizione 2019 del Consumer Electronic Show di Las Vegas, in grado di trasformare i muri in vere e proprie tele interattive. La stampante verticale IoT Scribit non è un prototipo, essendo già disponibile alla vendita per il mercato europeo e statunitense: le prime consegne sono previste per giugno 2019.
Scribit è nato a seguito di una campagna di crowdfunding che ha raccolto più di 2.350.000 di dollari, ed è stato nominato come uno dei migliori 150 progetti lanciati su Kickstarter.
Perché Scribit?
“Abbiamo bisogno di accedere a sempre più informazioni. Ma ci sono già fin troppi pixel nelle nostre vite, sui nostri smartphone, tablet, laptop e TV. Come potremmo aumentare l’accesso ai dati in modo più uniforme e analogico? Questa è stata la nostra domanda iniziale per Scribit” dichiara il professor Carlo Ratti, che ricopre anche il ruolo di Direttore del Senseable City Lab del MIT (Massachusets Institute of Technology).
Gli ambiti di applicazione sono notevoli. Oltre che per gli amanti dell’arte, che potranno riprodurre le proprie opere sul muro di casa, il robot potrà infatti trovare impiego in locali e ristoranti, dove può ad esempio scrivere il menù del giorno sul muro, o in una società finanziaria, per mostrare gli aggiornamenti in tempo reale delle quotazioni di Borsa.
“Oltre alla capacità di rappresentare i dati, vediamo la piattaforma Scribit svilupparsi come una sorta di Spotify dei contenuti visivi” aggiunge Ratti.
Scribit può essere appeso al muro con due chiodi ed è pronto per funzionare, con fino a quattro marker disponibili per disegnare arte, murales, o anche dati, su qualsiasi superficie verticale. Tramite un’applicazione, è poi possibile selezionare il disegno o il testo da riprodurre sulla parete. La connessione a Internet consente infatti al piccolo robot di “stampare sul muro” qualsiasi design grafico scaricato da Internet.
“Fortunatamente, a differenza di alcuni dei nostri più famosi antenati preistorici, Scribit è anche in grado di cancellare il suo lavoro e non lasciare traccia, rendendolo un efficace schermo a bassa frequenza di aggiornamento“, ironizza Andrea Baldereschi, CMO di Scribit. L’inchiostro termosensibile dei marker può infatti essere cancellato da qualsiasi superficie.
Slow Info, contro la velocità dell’informazione
Dal 2016, le innovazioni nel campo dell’Intelligenza Artificiale, schermi flessibili e Realtà Virtuale hanno dominato lo spettacolo di Las Vegas. Mentre tutti condividiamo l’entusiasmo per i benefici di tali tecnologie, Scribit vuole proporre nella mente dei suoi ideatori una direzione alternativa all’odierna “monocultura dei pixel”.
Scribit consente sì ai propri utenti di trasformare i muri in tele interattive, ma ovviamente bisogna attendere il tempo necessario al robot per “disegnare” testi e notizie. Insomma, le “grandi cose” richiedono pazienza. Da un punto di vista interpretativo, Ratti evidenzia come, nel processo di creazione, l’utente e Scribit lavorino insieme nella realizzazione di un’opera analogica, migliorando l’ambiente dove viviamo e lavoriamo, il quale al contempo può essere riconfigurato in caso di necessità.
Con un rimando al movimento Slow Food, Scribit vuole così diffondere, oggi più che mai, il concetto di Slow Info.
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