Il legislatore richiede ai commercianti al minuto e ai soggetti assimilati di memorizzare elettronicamente ed inviare telematicamente i Corrispettivi all’Agenzia delle Entrate.
L’obbligatorietà è prevista secondo diversi scaglioni a partire dagli esercizi con un volume d’affari superiore ai 400mila euro ma evidenzia qualche problema per la difficoltà nell’adeguamento ai nuovi adempimenti. Così il legislatore ha deciso per una moratoria di sei mesi, portando l’attuazione dell’adempimento a regime a metà dell’anno venturo (2020).
Nello specifico, l’Agenzia delle Entrate, nella Circolare n. 15/E, del 29/06/2019 precisa che i soggetti che non sono in possesso della strumentazione necessaria (il riferimento è al registratore telematico) possono trasmettere i dati relativi ai Corrispettivi giornalieri entro il mese successivo a quello in cui è stata effettuata l’operazione con modalità telematiche da definire con un provvedimento ad hoc ed adempiere temporaneamente all’obbligo della registrazione dei Corrispettivi ancora con la strumentazione in uso o le ricevute fiscali, fino all’adozione del registratore telematico.
In ogni caso non oltre il semestre di moratoria previsto per il 31 dicembre 2019 per i soggetti con volume di affari oltre i 400mila euro (che sono tenuti all’invio dei Corrispettivi già da luglio 2019) e fino al 30 giugno 2020 per i soggetti tenuti all’invio dei Corrispettivi da gennaio 2020 con moratoria fino al 30 giugno di quell’anno.
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La soluzione è studiata in modo specifico per automatizzare il processo ed il flusso dei dati. Il commercialista può così supportare i clienti in questo adempimento con un processo sostanzialmente di “prelievo automatico” dalla contabilità del cliente delle informazioni che servono e certificando l’invio telematico con l’apposizione della firma digitale.
I commercialisti guadagnano in tempestività e automazione, e anche per i clienti finali è un pensiero in meno. Un vantaggio importante anche considerato come l’Invio Dati Corrispettivi impatta una clientela molto vasta.
La soluzione è a tutti gli effetti anticipatoria rispetto alle richieste sui software che devono aderire all’evoluzione legislativa così come rispetto alle esigenze delle categorie produttive di ogni settore.
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