Dare un’accelerata alla crescita di Awingu in Italia attraverso la rete dei partner, mettendo in campo una serie di nuove iniziative. Lavora con impegno in questa direzione Gianpaolo Sticotti, da quasi tre anni nel ruolo di channel director Italy della società di casa madre belga.
E’ lui a raccontarci le strategie di sviluppo e le ultime novità di Awingu. A partire dal primo Digital Workplace Summit italiano, che riunisce nelle scorse settimane a Milano partner e utenti per raccontare la tecnologia – una soluzione di unified workspace basato su browser – attraverso testimonianze dirette.
“Il modo di lavorare oggi non è più vincolato al posto di lavoro ma è gestito in mobilità, con crescenti esigenze di flessibilità e rapidità”, esordisce Sticotti. “Questo si porta dietro una serie di tematiche e criticità legate soprattutto al tema della sicurezza. E’ in questo ambito che noi operiamo, per proteggere i dati di business, indipendentemente dal dispositivo, personale o occasionale. Un business nel quale siamo avvantaggiati dal fatto di essere un’azienda relativamente giovane (Awingu nasce circa 10 anni fa) che fin dall’inizio ha abbracciato le tecnologie di ultima generazione legate al cloud”.
Awingu, nome del prodotto oltre che dell’azienda, “non è però una soluzione cloud ma un software”, sottolinea Sticotti -. “Siamo totalmente agnostici rispetto all’infrastruttura, sulla quale non andiamo a interferire; il cliente può scegliere se mantenere i dati confinanti all’interno dell’azienda, a differenza di altre soluzioni che impongono il cloud”.
Awingu consente infatti di gestire la mobilità indipendente dalla piattaforma e senza configurazione, grazie al linguaggio standard dei browser HTML5, elemento chiave dell’offerta.
Testimonianze dirette
“Ci colleghiamo all’ambiente del cliente semplicemente con una connessione Internet e quindi con bassissimo impatto sui costi. Ecco perché molti clienti che scelgono la soluzione per una singola esigenza, la adottano poi in toto”.
Un esempio: la casa di cura Villa Berica di Vicenza, il più grande gruppo italiano privato quotato in Borsa e accreditato con il Sistema Sanitario Nazionale, che dichiara di scegliere Awingu per le “caratteristiche di semplicità e immediatezza nella gestione degli accessi del personale esterno all’azienda, quando ad esempio impegnato nelle procedure di pronto soccorso”, rispondendo a clausole e sistemi di sicurezza e riservatezza, sempre più stringenti del settore sanitario. Tra le aziende che si affidano alla soluzione, anche Acquedotto del Fiora, il più grande gestore del ciclo dell’acqua d’Italia, che utilizza la soluzione di Awingu per la sua “agilità nel favorire la reperibilità del personale e gli interventi in mobilità”. O ancora, Lurisia, che suggerisce la soluzione ad un distributore di Napoli con cui ha difficoltà di interazione dei sistemi e che con Awingu supera questa criticità.
Partner, ruolo strategico
Le vendite di Awingu si realizzano esclusivamente attraverso i partner. “Quando incontro il cliente finale – spiega Sticotti –, c’è sempre un partner con me, che mi aiuta ad avere un aggancio diretto per indirizzare nuove opportunità verso chi sta affrontando per esempio il tema dello smart working, anche tra le aziende medio piccole”.
Ad oggi, sono 9 i partner certificati referenziati; altri hanno investito e stanno completando i processi per entrare a far parte dell’ecosistema, con la prospettiva di Awingu di superare a breve in Italia le 100 persone certificate, distribuite su circa 80 partner.
Per loro, una formazione veloce, di una sola giornata, come “vantaggio significativo derivante proprio dalla semplicità della soluzione”.
I distributori sono Tech Data, che segue Awingu dall’inizio della propria storia. Recente è invece l’accordo con Ready Informatica che aggiunge l’offerta a listino per supportare il canale italiano, grazie alla sua focalizzazione sull’end user computing, ed è attiva con attività di formazione ed eventi.
Diffondere la conoscenza
Sul territorio italiano, il target di mercato di Awingu è rappresentato dal tessuto classico delle Pmi. In questo contesto, l’azienda può avvalersi del vantaggio di condividere lo stesso concetto di small-mid market enterprise con la casa madre belga, che gestisce con le sue 30 risorse tutto il lavoro di ricerca, sviluppo e supporto tecnico.
Proprio sullo sviluppo, l’azienda lavora sulla soluzione per renderla più performante. Presentata infatti in questi giorni la release 4.3, che aggiunge alcune importanti funzionalità, come il single sign-on, e miglioramenti sia dell’esperienza utente che dell’amministratore.
L’obiettivo di oggi – conclude Sticotti – è quello di “far sì che ci sia un consolidamento della presenza e avere partner che diventino autonomi nel trovare clienti per Awingu per veicolare la nostra offerta”.
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