Si sono messi insieme per collaborare e contaminare. La tematica che ha visto Var Group, Microsoft, Hpe ed Equinix stringere una partnership è quella dell’hybrid cloud, che le quattro aziende vogliono portare a conoscenza di imprese, imprenditori, pmi, startup all’interno di un laboratorio milanese – l’Hybrid Cloud Experience sviluppato con il supporto di Intel – presso la sede di Var Group.
Una “task force concreta” la definiscono, un laboratorio permanente dove tecnologia e consulenza aiutano le aziende ad approcciare temi legati al cambio di modelli di business (non solo dovuti al cloud, ma anche alle sfide dettate da tematiche più ampie dell’intelligenza artificiale, della robotica, della cybersecurity). “Un mix di competenze e tecnologie messe a disposizione di chi vuole intraprendere un percorso esperienziale alla scoperta del cloud ibrido e studiare soluzioni personalizzate, preservando gli investimenti, garantendo continuità, controllo e governance nella realizzazione di progetti” precisa Francesca Moriani, amministratore delegato Var Group, presentando il laboratorio che fa leva su tecnologia Microsoft (Azure, Azure Stack, Office 365, Dynamics 365, sicurezza e AI), infrastruttura HPE e datacenter Equinix.
Var Group opererà di fatto come system integrator tra le tre tecnologie, ma anche come consulente per le aziende per mostrare scenari applicativi con demo e simulazioni per rispondere ad esigenze specifiche dei diversi vertical (finance, health, retail, oil & gas, manufacturing e PA): da un assessment iniziale della situazione di una azienda, si arriverà alla valutazione dell’impatto del cloud nei processi, fino alla stesura di un Poc con costi/benefici e demo personalizzate. “A prescindere dalla fase di processo di creazione della strategia cloud in cui le aziende si trovano – continua Moriani – aiuteremo le aziende ad intraprendere tutti i passaggi necessari per adottare le infrastrutture più vantaggiose e a individuare i workload che più si prestano a essere trasformati in una strategia di hybrid cloud”.
Si perché secondo Stefano Venturi, presidente e amministratore delegato di Hpe “il cloud non è un luogo ma è una esperienza, e oggi le aziende di ogni dimensione stanno adottando modelli di cloud ibrido per accedere a nuovi servizi, ma serve orchestrare al meglio tutte le risorse a disposizione dei clienti. In questa logica l’Hybrid Cloud Experience rappresenta per noi la dimostrazione di come un modello di innovazione aperto e condiviso possa non solo generare soluzioni tecnologiche di impatto, ma anche abilitare modalità di business innovative”.
Nell’Experience i clienti potranno vagliare le soluzioni di Hpe in termini di agilità, provisioning, scalabilità e gestione, integrate con i servizi di Azure e le interconnessioni fisiche e virtuali dell’infrastruttura di Equinix, che garantisce scalabilità internazionale.
“Secondo i dati i-Com, le imprese che fanno uso del cloud hanno una probabilità superiore del 27% di conseguire ricavi maggiori – incalza Silvia Candiani, amministratore delegato di Microsoft Italia -. Il cloud rappresenta, infatti, uno straordinario abilitatore d’innovazione. Le aziende ne sono sempre più consapevoli, ma spesso mancano risorse e competenze adeguate per mettere in atto un piano strategico di adozione del cloud, che preservi gli investimenti pregressi e garantisca la flessibilità di scegliere quali attività migrare e quali no. Questa collaborazione con Var Group, HPE ed Equinix, intende proprio mettere un’équipe di esperti al servizio delle aziende italiane per offrire consulenza sulle nuove tecnologie, aiutandole ad essere sempre più competitive”.
Una contaminazione tra aziende diverse che trova in Var Group un aggregatore, raccogliendo le competenze di tutti in un unico ecosistema.
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