L’impegno di Akamai prevede che, entro la fine del 2020, metà dell’energia utilizzata dall’azienda sia generata da fonti rinnovabili.
L’annuncio arriva agganciato ad altre evidenze. Il traffico internet erogato attraverso la piattaforma Akamai Intelligent Edge ha continuato a crescere negli ultimi cinque anni, ma dal 2015 ad oggi l’azienda documenta di aver mantenuto relativamente stabili i consumi energetici e le emissioni di anidride carbonica. Infatti, la piattaforma ha utilizzato il 61% di energia in meno per Gigabit di capacità, mentre il traffico è cresciuto di oltre il 182%. E Akamai ha investito in nuovi progetti di energia eolica rinnovabile on-grid per alimentare le sue attività nei centri urbani di Dallas e Chicago.
Sono questi i dati più importanti contenuti nel Report sulla Sostenibilità, presentato così dal Ceo, Tom Leighton: “Siamo impegnati in un programma di disattivazione delle apparecchiature elettroniche obsolete, che include la sostituzione di server, hardware di rete, laptop, e altri dispositivi ]…[ ma ci siamo impegnati anche nella riduzione dei rifiuti seguendo standard rigorosi di riciclaggio dell’elettronica per dare priorità al riutilizzo e al riciclo di fine vita. In questo ambito vorremmo raggiungere l’obiettivo di arrivare al riciclo per il 100% delle apparecchiature secondo gli standard E-Stewards“.
Per quanto riguardo gli sforzi di sostenibilità Akamai vuole lavorare quindi sull’efficienza di piattaforma e con investimenti diretti nell’ambito delle rinnovabili, alla riduzione e gestione della produzione di gas serra (Ghg) e alla gestione responsabile dei rifiuti elettronici, cui abbiamo già accennato.
Per quanto riguarda il primo ambito, la piattaforma di Akamai oggi sfrutta oltre 260mila server, sparsi in oltre 3.900 località di 130 Paesi. Si sta lavorando per ridurre del 30% entro il 2020 il fabbisogno di energia del network, anche attraverso la riscrittura del software, oltre che tramite lo sviluppo e la scelta di hardware più efficiente. A fronte del traffico aumentato del 182%, Akamai sottolinea un incremento netto nel consumo di energia solo del 9%.
Pur riconoscendo il bisogno di continuare a consumare energia, e di farlo in misura crescente, l’azienda si sta impegnando nei processi di “decarbonizzazione” dell’energia, investendo anche in programmi di education erogati ai partner. Per parlare di numeri concreti, dal 2015 ad oggi è cresciuto fino al 32% il consumo di energie rinnovabili sul totale con una riduzione del carbon footprint del 23%.
E in gran parte delle operation europee l’azienda ha già raggiunto l’obiettivo del 50%. Tra le realizzazioni più importanti a livello globale il report segnala nel 2017 il parco eolico in Texas (Seymour Hilles) a supporto dell’operatività della zona metropolitana di Dallas per il 100% dei consumi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA