Gli strumenti di assistenza vocale evolvono velocemente e aumentano le capacità di riconoscimento, affidabilità e ripetibilità delle prestazioni, riducendo la latenza. Una tecnologia di grande impatto nel mercato consumer, utilizzata ormai con forti livelli di diffusione per velocizzare alcune semplici attività della vita quotidiana, che si guadagna sempre maggiore spazio anche nel mondo industriale. Oggi sono di fatto disponibili soluzioni di assistenti vocali mature per essere adottate in contesti complessi dell’Industry 4.0, con l’obiettivo di far dialogare in modo diretto macchine e impianti.
Schneider Electric, smart factory con Google
Una tecnologia evoluta che entra oggi pienamente nei processi di Schneider Electric. L’azienda, in linea con il proprio impegno di fornire energia e risorse in modo sostenibile, presenta un prototipo di virtual assistant che consente ai clienti di sfruttare un’interfaccia vocale di Google Assistant per ottimizzare e velocizzare tutte le mansioni operative. Sviluppata in Italia, questa tecnologia presenta diversi vantaggi applicativi, a partire dall’omogeneità, essendo pensata per un uso universale su sistemi differenti, anche preesistenti e non solo di nuova introduzione. La tecnologia di Schneider Electric permette inoltre un’adozione non intrusiva e aperta a tutti i sistemi di automazione, anche di fornitori terzi. Come strumento di assistenza operativa, il sistema di virtual assistant, unito ad altri strumenti come la realtà aumentata supporta lo svolgimento di procedure anche delicate, consentendo di operare a mani libere. L’assistente vocale aiuta infatti l’operatore in una più veloce definizione delle scelte, sia utilizzando un set di comandi con condizioni o modalità predefinite sia in modalità deep learning. Questo permette una maggiore attenzione e focalizzazione sul compito, andando a diminuire i tempi di intervento e decisione e riducendo al contempo il rischio di errore umano.
Verso una control room potenziata
Il virtual assistant sviluppato da Schneider Electric è una suite tecnologica basata su standard aperti, di semplice acquisizione e adattabilità. Elementi fondanti sono gli algoritmi che gestiscono le richieste e l’interazione tra sistemi di automazione locali e sistemi di intelligenza artificiale in cloud.
Si aggiunge in pratica ai processi un altro canale di interazione, con vantaggi cognitivi che rendono migliore la gestione dell’interfaccia uomo-macchina (Hmi, Scada, Mes, Erp). Questa modalità può inoltre supportare l’inclusione positiva nel processo produttivo di personale con limitazioni fisiche.
In prospettiva, ulteriori evoluzioni di questa tecnologia possono aggiungere vantaggi nel comando e controllo degli impianti di processo e per la gestione delle infrastrutture, inserendo il virtual assistant all’interno di un concetto più ampio di control room potenziata dalle tecnologie digitali.
AI Google vs industrial automation
Nel dettaglio, il cuore del progetto è Node-Red Factory sviluppato da Schneider Electric su un sistema IIoT Box che permette di fare interagire i sistemi di intelligenza artificiale di Google e in particolare quelli basati su Google Assistant con i sistemi di industrial automation basate sull’architettura aziendale.
Questo sistema permette di acquisire attraverso la voce umana dei comandi e di trasformare tali comandi in protocollo Modbus per poter essere trasferiti ad un Plc Schneider, come ad esempio M580, che utilizza questi comandi per poter interagire con tutti i sistemi di campo, come possono essere inverter, multimetri o anche valvole, pompe e motori.
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