Sul portale PagoPa è disponibile l’Avviso Pubblico per l’assegnazione dei fondi ai comuni italiani con l’obiettivo di promuovere la diffusione delle piattaforme abilitanti Spid, PagoPa e App IO. E’ già possibile quindi, per i comuni, presentare la domanda per accedere alle risorse del Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, gestito dalla ministra Paola Pisano.
Si tratta di 43 milioni, sui 50 complessivi assegnati al Fondo, per sostenere la trasformazione digitale degli enti sul territorio, i più vicini a cittadini ed imprese, la cui assegnazione, in vista della scadenza del 28 febbraio 2021, andrà alle amministrazioni comunali che avranno dato seguito alle richieste previste dal decreto legge Semplificazione e innovazione digitale (DL n.76/2020).
Il dipartimento per la trasformazione digitale guidato da Pisano aiuterà i comuni anche mettendo a disposizione un gruppo di esperti per agevolare procedure tecniche e amministrative e manuali operativi dedicati alle piattaforme abilitanti (Spid, PagoPa, App IO) oggetto del Fondo.
L’Avviso è rivolto a tutti i comuni; Agid specifica “con l’unica eccezione di quelli coinvolti negli accordi regionali che hanno la stessa finalità. In questo caso le risorse saranno assegnate attraverso le regioni”. Mentre possono richiedere i contributi anche gli enti già ammessi all’Avviso per “il rafforzamento della capacità amministrativa dei piccoli comuni’ pubblicato dal Dipartimento della Funzione pubblica e rivolto ai comuni sotto i 5.000 abitanti”.
I comuni dovranno rendere accessibili i propri servizi online, attraverso Spid e portare a compimento l’integrazione della piattaforma dei pagamenti PagoPa con i sistemi di incasso, così da rendere fruibili i servizi anche da smartphone con l‘App IO; potranno farlo sfruttando i fondi a patto di presentare la domanda di adesione entro il 15 gennaio 2021, seguendo la procedura online prevista.
Dopo questa data, in base all’obiettivo di adozione e integrazione delle piattaforme abilitanti raggiunto sarà possibile richiedere i contributi in due fasi. Una prima prevede l’erogazione del 20% del contributo per le attività verificate al 28 febbraio 2021 (attraverso modulistica disponibile dal 1 febbraio 2021); ed una seconda fase per l’erogazione dell’80% per le attività verificate al 31 dicembre 2021, tramite modulistica disponibile online a partire dal 30 luglio 2021. Alle richieste di erogazione del contributo seguirà una fase istruttoria che “consisterà nella verifica delle attività e del raggiungimento degli obiettivi”.
Nello specifico, i contributi sono subordinati al raggiungimento di specifici obiettivi e calcolati in base all’assegnazione del Comune ad una fascia demografica. Non solo, i contributi sono da considerarsi incentivi all’accelerazione del processo di transizione al
digitale dei comuni, e non presupposti per l’adempimento, nei termini di legge, degli obblighi relativi alla digitalizzazione dei processi e all’implementazione delle piattaforme abilitanti già previste.
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