Determinare l’esistenza della vita su Marte, definire il clima e la geologia del pianeta e rilevare informazioni essenziali per affrontare meglio le future esplorazioni umane. Questi gli obiettivi sui quali si concentra la missione di Perseverance, il rover Mars 2020 della National Aeronautics and Space Administration atterrato sul Pianeta Rosso il 18 febbraio scorso dopo un viaggio di sette mesi che apre una nuova era nella storia dell’esplorazione spaziale.
Un’impresa nella quale il cloud computing gioca un ruolo chiave. Si tratta infatti della prima missione planetaria nella quale i dati raccolti a 300 milioni di miglia di distanza vengono condivisi tra i gruppi scientifici sulla Terra sfruttando la scalabilità, l’agilità e l’affidabilità del cloud.
Aws, elaborare i dati in velocità
A mettere in campo i propri asset a supporto della spedizione interviene Amazon Web Services, al fianco della Nasa in una collaborazione avviata diversi anni fa per la preparazione della spedizione. Il centro dati scientifico della missione Jpl (Jet Propulsion Laboratory) è interamente implementato su Aws e utilizza diversi servizi gestiti e infrastrutture disponibili per automatizzare la gestione e l’elaborazione di tutte le immagini restituite dalla missione, i dati scientifici e ingegneristici elaborati e ospitati nel suo cloud.
Dopo aver completato i controlli iniziali, il team del rover si prepara ora a ricevere quotidianamente centinaia di immagini da Marte da un elevatissimo numero di telecamere. Le prime sono già state diffuse in questi giorni e mostrano in modo nitido le fasi più salienti dei sette minuti più complicati per Perseverance, ovvero quelli necessari per effettuare l’ingresso nell’atmosfera marziana, in assenza di un controllo diretto. Una discesa e un atterraggio effettuati in modalità completamente automatica, grazie soprattutto all‘intelligenza artificiale. La Nasa ha anche divulgato nuove fotografie e alcuni secondi di registrazione audio dell’ambiente in cui si trova attualmente il rover.
Il cloud aiuta Nasa Jpl ad archiviare, elaborare e distribuire in modo efficiente l’elevato volume di dati. Aws supporta anche la visibilità online della missione. Le immagini tratte dal rover vengono infatti via via rese disponibili sul sito web pubblico della Nasa Jpl e condivise in tutto il mondo. Il sito è predisposto per espandersi in modo da soddisfare la domanda in qualsiasi momento, con milioni di visitatori previsti nelle ore di punta.
Utilizzando Aws, Nasa Jpl è in grado di elaborare i dati da Marte in modo estremamente veloce. Le informazioni arrivano alle stazioni sulla Terra in circa 20 minuti, un tempo brevissimo se si considera che in assenza delle potenzialità del cloud, i tempi per la condivisione dei dati arriverebbero fino a 48 ore.
Una mole e una velocità di elaborazione dunque ben oltre quelle che avrebbero potuto gestire utilizzando l’infrastruttura tradizionale. E che aiuta la Nasa Jpl anche a prendere decisioni più rapide sulla salute e la sicurezza del rover, fondamentali per scienziati e ingegneri per pianificare le attività del giorno successivo. Il veicolo dell’agenzia americana richiede infatti visibilità per guidare; è dunque importante che il team sia in grado di inviare il successivo lotto di istruzioni al rover entro un periodo di tempo specifico.
“Oggi, molto al di sopra delle nuvole, si sta svolgendo una delle missioni in più rapida crescita per il settore pubblico – commenta Teresa Carlson, vicepresidente, settore pubblico mondiale e industrie di Aws –. I progressi tecnologici e le iniziative sull‘analisi dei dati forniscono nuovi percorsi per esplorare lo spazio, influenzando le nostre vite sulla Terra. Dai satelliti ai rover, il cloud computing e le tecnologie abilitanti per il cloud ci aiutano a trovare le risposte alle nostre domande più grandi. In questo caso, Aws è orgogliosa di supportare la missione Perseverance della Nasa Jpl. Fin dall’inizio, i servizi cloud Aws hanno consentito alla Nasa Jpl nella sua missione di acquisire e condividere immagini mission-critical e aiutare a rispondere alle domande chiave sul potenziale della vita su Marte”.
Esperienze immersive per il pubblico
Per aiutare a inviare i dati sulla Terra, il Mars Rover è dotato anche di sensori, fotocamere e microfoni. I sensori si preparano a raccogliere dati scientifici come informazioni atmosferiche, velocità del vento e condizioni meteorologiche. I microfoni raccolgono i suoni del pianeta. Questi dati, elaborati dal Jpl, vengono resi disponibili pubblicamente in modo che gli spettatori possano partecipare virtualmente all’esplorazione.
Il pubblico può anche tracciare la posizione del Mars Rover su una mappa e in un’esperienza 3D mettendosi al centro di Marte e vedere il pianeta dalla vista di Perseverance. Gli spettatori possono anche vedere le immagini grezze del pianeta attraverso diverse telecamere le cui immagini sono a disposizione del pubblico.
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