Significativo setup tecnologico per Dell Technologies che rinnova la proposizione tecnologica ed aggiorna il portafoglio Dell Emc PowerEdge con 17 server di nuova generazione in un contesto, quello attuale, sensibilmente differente anche solo rispetto ad un anno fa. Così lo inquadra Alberto Bastianon, director presales di Dell Technologies: “Negli ultimi 14 mesi abbiamo visto come tutto l’ambiente IT e Ict si sia trovato a dover affrontare e sostenere situazioni inattese, per le quali si era in gran parte impreparati. Si sono dovute soddisfare richieste ben superiori rispetto a quelle “correnti”. Basterebbe pensare anche solo alla gestione delle risorse per consentire il lavoro da remoto e per supportare la business continuity aziendale. Le previsioni di utilizzo di app e risorse sono state completamente riviste “al rialzo” ed il cloud, con i suoi vantaggi – ma anche le relative complessità – ha costretto le organizzazioni a fare i conti con modalità di utilizzo prima non esperite”.
Si è dovuto pensare quindi alla gestione della “normalità” con un significativo cambio di prospettiva e di riferimenti per comprendere dove fosse opportuno allocare i budget. I dipartimenti IT da “voce di costo” si sono trovati al centro dell’attenzione – e delle richieste – da parte di tutte le divisioni aziendali, per la soluzione dei problemi.
Gestire le operation nella forma più rapida, più automatizzata possibile, in modo da preservare il valore delle risorse specializzate per attività a valore, sfruttare il cloud come modello operativo di riferimento, e l’ottimizzazione dei workload (per esempio per l’accesso alle applicazioni in cloud adattando allo scopo l’infrastruttura) sono diventati i nuovi mantra. Si aggiunge un’ulteriore prospettiva di analisi: la trasformazione digitale in corso sta evidenziando come l’elaborazione della maggior parte dei dati enterprise si sposti oggi al di fuori dei tradizionali data center centralizzati, verso l’edge e questo trend sia in accelerazione da qui al 2025 (in relazione anche allo sviluppo dei progetti (5G e IoT, ma non solo).
Dell Emc PowerEdge
L’offerta Dell Emc PowerEdge vuole intercettare proprio le esigenze dei clienti di riuscire a far coesistere, utilizzare al meglio, e rendere concreti i diversi progetti di trasformazione digitale in corso sfruttando l’agilità dei modelli operativi in cloud. Dell Technologies, con la nuova proposizione, compie un passo in avanti nel percorso di adozione delle tecnologie più avanzate per la famiglia dei server (in alcuni casi anche con l’introduzione, per prima, delle nuove Cpu Intel e Amd), come delle soluzioni per rendere sempre più automatizzabile o automatizzata la gestione dell’infrastruttura. E migliora la sicurezza intrinseca delle appliance. Sulla base di tre elementi fondamentali: il calcolo adattativo, un’infrastruttura di calcolo autonoma e la resilienza proattiva.
L’adaptive computing sottintende la riprogettazione dei server sulla base dei workload per cui sono utilizzati, quindi l’integrazione delle tecnologie disponibili più aggiornate, per disporre di appliance che supportino qualsiasi tipo di organizzazione e “di setup” e siano in grado di adattarsi alle diverse necessità, siano scalabili, sia per quanto riguarda il deployment sia le capacità di elaborazione con attenzione all’accelerazione anche tramite l’utilizzo delle importanti risorse di calcolo offerte dalle Gpu.
Con l’idea di autonomous compute infrastructure, Dell Technologies vuole invece favorire un approccio che aiuti la produttività, automatizzando la maggior parte delle operazioni a scarso valore aggiunto, e abilitando il controllo di esercizio delle macchine anche in modalità proattiva, con la possibilità di poter gestire in modo agile i server in esercizio. Il terzo punto caratterizzante è la resilienza proattiva direttamente collegato a quello della sicurezza. Dell Technologies certifica tutta la catena di componenti e ha introdotto la sicurezza a livello di silicio (Root of Trust) codificando all’interno del chip un codice che viene verificato all’accensione come al compimento di determinate operazioni.
La nuova proposizione comprende i server rugged PowerEdge XR11 e XR12 che si propongono con uno chassis particolarmente resistente, un ingombro minimale e il supporto di molteplici acceleratori e sono realizzati per le crescenti esigenze dei workload in “ambienti edge” e in condizioni climatiche critiche.
Con i modelli PowerEdge XE8545 e PowerEdge R750xa, Dell Technologies indirizza invece nel primo caso i workload legati ad AI, analytics e advanced computing con i processori Amd Epyc di terza generazione, quattro Gpu Nvidia A100 e le performance ottimizzate del software vGpu Nvidia all’interno di un rack server 4U dual socket. Mentre nel secondo caso l’azienda vuole enfatizzare le performance di “accelerazione su determinati workload”: il sistema PowerEdge R750xa si caratterizza per la densità delle Gpu utilizzabili per le fasi di addestramento del machine learning, per l’inferenza e per la AI, con il supporto per la suite software Nvidia AI Enterprise disponibile esclusivamente per Vmware vSphere 7 Update 2. Il server in questo caso si basa su processori Intel Xeon Scalable di terza generazione e supporta fino a quattro schede Gpu doppia larghezza e sei schede Gpu a singola larghezza.
Le diverse tipologie di server PowerEdge beneficiano dei vantaggi portati dalla reingegnerizzazione per quanto riguarda le soluzioni di raffreddamento. Per esempio grazie alle ventole canalizzate ed al raffreddamento adattativo per ridurre i consumi di energia. Inoltre in combinazione con un sistema di raffreddamento multivettore, i sistemi PowerEdge dirigono automaticamente il flusso dell’aria verso la parte più calda del server così da ottimizzarne il circolo. Per quanto riguarda invece il raffreddamento a liquido, la funzione Direct Liquid Cooling, disponibile su alcuni modelli selezionati, adotta una tecnologia proprietaria per il rilevamento delle perdite che aiuta a identificare e risolvere gli inconvenienti in modo più rapido. Infine Dell Technologies ha elevato la percentuale di riutilizzo e riciclo delle plastiche (con il riutilizzo delle stesse portato al 30%).
Oltre alle soluzioni hardware centrali sono gli strumenti per gestire efficienza e controllo delle macchine. I tool di gestione OpenManagement Enterprise Consolle & Power Manager 2.0 offrono una visione integrata e grafica diretta per semplificare le operazioni di messa in esercizio e configurazione dei server e consentire al team IT interventi rapidi, con pieno supporto per Open Api in modo da permettere l’integrazione della gestione delle macchine con altre piattaforme, per quei clienti che non desiderano utilizzare solo quelle proposte da Dell Technologies. Power Manager 2.0 in particolare ottimizza la gestione delle VM configurate sui server. Quindi oltre il semplice controllo delle risorse hardware. Nella logica di collaborare con i sistemi estesi Dell Technologies è entrata in Open Compute Project (Ocp) per uniformare la connettività ethernet non su sistemi proprietari ma con l’approccio Ocp Nic 3.0 come standard.
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