Combinare la visibilità sui costi effettivi del cloud, anche per controllarne i consumi, e disporre di reporting completi, per permettere alle organizzazioni di migliorare la gestione delle risorse in cloud – così da ottenere effettivamente i vantaggi competitivi attesi. Alla base della mossa sul mercato di NetApp che porta l’azienda all’accordo per l’acquisizione di Cloudcheckr c’è proprio la sua piattaforma di ottimizzazione degli ambienti cloud.
Con l’incremento degli investimenti nei servizi cloud delle aziende, sia del settore privato, che della pubblica amministrazione, i costi crescenti si sono rivelati presto un ostacolo nella gestione dei progetti di migrazione dei carichi di lavoro più impegnativi. Per questo Netapp punta ora ad estendere la propria offerta FinOps combinando la visibilità dei costi critici ed il reporting della piattaforma Cloudcheckr con l’ottimizzazione dei costi e dei servizi gestiti da Spot by Netapp.
In particolare, con l’integrazione nel portafoglio della piattaforma Cloudcheckr, Netapp disporrà di una suite a tutto tondo in ambito CloudOps che comprende visibilità, analytics, gestione ed ottimizzazione. Lo spiega Tim McKinnon, Ceo di Cloudcheckr: “L’integrazione di Spot By NetApp e Cloudcheckr creerà una suite integrata di soluzioni sinergiche e complementari per gestire l’infrastruttura multi-cloud per i nostri clienti e partner”
Cloudcheckr è un’azienda americana “giovane”, costituita a New York appena nel 2011. Ha indirizzato subito lo sviluppo tecnologico verso il controllo dei costi dei workload in cloud e della sicurezza, soprattutto in relazione ai carichi portati su cloud pubblici. Oggi, l’81% delle aziende già esegue applicazioni in questi ambienti, ma richiede maggiore visibilità sui costi e la possibilità di ridurli sfruttando l’automazione intelligente e potendo contare su configurazioni sicure sia negli ambienti containerizzati sia in quelli basati sulle macchine virtuali.
Con l’ingresso di Cloudcheckr nel portafoglio e la proposta integrata con Spot by Netapp, le aziende potranno disporre di dati più dettagliati di fatturazione, dell’utilizzo granulare dei diversi ambienti cloud, di suggerimenti sulle opportunità per risparmiare, evitare i rischi legati a configurazioni non sicure, e gli Msp possono invece disporre di uno strumento valido per risolvere i problemi cloud per conto dei propri clienti riducendo i costi.
“Con l’analisi della fatturazione cloud, la gestione dei costi, le feature di compliance del cloud e quelle di sicurezza della piattaforma CloudOps – chiude Anthony Lye, executive vice president e general manager della business unit Public Cloud Services di NetApp – attraverso l’acquisizione di Cloudcheckr, permettiamo alle organizzazioni di distribuire l’infrastruttura e le applicazioni aziendali più velocemente, riducendo costi operativi e di capitale]…[“.
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