Il mercato dell’artificial intelligence nel settore manifatturiero accelera a tassi sostenuti, con una crescita stimata del 49,5% nel 2025 a livello globale. L’implementazione di soluzioni e dispositivi di ispezione visiva lungo le linee di produzione, basate su tecnologie di apprendimento automatico e deep learning entrano nelle strategie aziendali dando flessibilità e scalabilità ai processi. L’AI si sposta poi da un modello basato sul cloud a un modello distribuito, in cui i dati sono elaborati nell’edge. Un trend che offre opportunità concrete in termini di business ad un comparto nel quale l’Italia è un mercato all’avanguardia, grazie alla forte presenza sul territorio di produttori di macchine industriali e soluzioni per l’automazione.
E’ in questo scenario che Neurala, azienda americana di origini italiane, punta sul mercato manifatturiero del nostro Paese. Come ci racconta il fondatore, Massimiliano Versace, esperto di deep learning e reti neurali, in collegamento dal nuovo ufficio di Boston della società.
Da mondo di nicchia a propulsore dell’AI
“Neurala nasce nel 2006 dalla mia passione per la neuroscienza, e da quella dei miei due attuali soci Heather Ames e Anatoli Gorchet, incontrati a Boston per studiare il cervello umano e animale e scomporlo in neuroni creando modelli matematici che simulassero il suo funzionamento per costruire tecnologie inspirate a questi algoritmi da applicare all’intelligenza artificiale. Operazioni inizialmente lente perché riguardavano standard complessi difficili da implementare su processori convenzionali, ma che nel tempo hanno dato vita a un modello di rete neurale che, da applicazione di nicchia, è diventata uno dei propulsori fondamentali della rivoluzione dell’AI“.
“Abbiamo iniziato a collaborare con Darpa e con altre agenzie per lo sviluppo di cervelli complessi in grado di governare il comportamento di robot e abbiamo lasciato l’università, grazie a finanziamenti diretti da parte della Nasa, interessata ai nostri algoritmi di AI da usare per mandare su Marte e su altre pianeti decine di robot che non dovessero fare affidamento sul costante collegamento con la terra ma fossero completamente autonomi. Grazie a questa collaborazione, ma anche a quelle successive con US Air Force, National Science Foundation e altre agenzie di ricerca e università statunitensi, nel 2013 Neurala è entrata nel programma Techstars per implementare l’intelligenza artificiale su scala commerciale”.
Facendo confluire il proprio brevetto in un’azienda, dal suo inizio Neurala arriva a contare 35 dipendenti e oltre 26 brevetti, anche grazie anche a 26 milioni di finanziamenti per costruire l’artificial intelligence alla Boston Univerity e portarla sul mercato, ancora impreparato all’epoca per una startup. Si tratta di investitori statunitensi, europei e asiatici, tra cui anche l’italiana 360 Capital Partners.
Neurala, posizionamento di mercato
Per commercializzare l’offerta, Neurala crea una piattaforma tecnologia proprietaria e lancia nel 2019 Brain Builder, una soluzione che automatizza le ispezioni visive con un software AI flessibile, di facile utilizzo ed economicamente vantaggioso. Rispetto alle ispezioni manuali e di machine vision tradizionale, il software AI non richiede infatti l’intervento di personale specializzato e consente maggiore accuratezza, ripetibilità e necessita del 90% de dati in meno rispetto ai processi tradizionali.
Nel 2020 Neuralia ha lancia il software Via – Visual inspection automation, per consentire alle imprese l’ispezione della qualità sulle linee di produzione, senza bisogno del cloud. “La tecnologia è dove serve, direttamente nelle telecamere o sui macchinari, con vantaggi anche sotto il profilo della sicurezza informatica – commenta Versace -, e lo sviluppo dei nuovi modelli di deep learning di Neurala rispetto a quelli di AI e machine vision tradizionali, consente oggi ai nostri software di essere applicati su 60 milioni di device: smartphone, telecamere intelligenti, droni, auto a guida autonoma, robot, macchine industriali e torri di telecomunicazioni, dando vita ad applicazioni implementate sul mercato per risolvere problemi reali”.
“Inaspettata in un primo momento da parte nostra la risposta delle realtà italiane del mondo industriale, nel quale oggi contiamo molte realtà che si affidano alle nostre tecnologie”, dichiara Versace. Tra i partner della ex startup vengono citati: Ima group, azienda bolognese attiva a livello mondiale nella progettazione e produzione di macchine automatiche per il processo e il confezionamento di prodotti farmaceutici, cosmetici, alimentari, tè e caffè, tra i primi investitori nel 2021 che integra la tecnologia Neurala all’interno dei processi. O ancora Ihi, divisione del conglomerato giapponese che fornisce soluzioni per l’automazione industriale e utilizza la tecnologia Neurala per verificare la conformità dei prodotti sui nastri trasportatori. O ancora Apetito, azienda UK specializzata nella produzione di 1,4 milioni di pasti all’anno per cui Neurala controlla la conformità alimentare su 1.200 prodotti e 14 linee produttive.
Work in progress e strategie future
Nel giugno scorso viene inaugurata Neurala Europe con sede a Trieste quale presidio di mercato per crescere al di fuori degli Stati Uniti e dare supporto locale all’ecosistema di partner, Var e clienti. In questo senso, il channel partner program di Neurala si costituisce di una rete globale di distributori e system integrator (35 ad oggi, anche italiani), tra cui Alascom e Visionlink capaci di supportare le aziende manifatturiere nell’adozione e sviluppo delle nuove iniziative dell’Industria 4.0. Prevista per la nuova sede anche l’ampliamento del team con l’ingresso di nuove figure professionali.
“Europa e Italia in particolare rappresentano un mercato primario per la nostra tecnologia, dove molte aziende innovano velocemente ed esiste un movimento forte sull’AI. In questo senso, l’Italia sta recuperando parecchio in questa fase e il Pnrr rappresenta un passaggio importante per settori di eccellenza come il manufacturing. Sono felice di rafforzare il ponte tra il mio Paese di origine e gli Stati Uniti e la presenza di una filiale in Europa ci permette per questo di rispondere in modo puntuale a questa esigenza e di collaborare con i partner locali per l’implementazione di soluzioni che ottimizzino le attività di ispezione visiva e migliorano i processi di controllo di qualità delle linee di produzione” , conclude Versace.
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