Buon settembre a tutti i nostri lettori, dopo un agosto che non è stato affatto avaro di novità e di preoccupazioni. In pillole le notizie che hanno destato la nostra attenzione nel mondo dell’innovazione digitale e che terremo lì, in background, nei prossimi mesi perché sono indice di movimenti tellurici in corso.

1 – Classifica paesi digitalizzati, nuovi posizionamenti. Presentato dalla commissione europea il nuovo Indice Desi 2022, che misura la digitalizzazione dell’economia e della società, registrando i progressi compiuti dagli Stati Ue in ambito digitale. L’Italia, analizzando i dati del 2021, è diciottesima in Europa per livello di digitalizzazione dell’economia e della società, guadagnando due posizioni dallo scorso anno ma rimanendo ancora molto distante da Spagna (7), Francia (12), e Germania (13), pur avvicinandosi alla media europea, con un punteggio di 49,3 contro il 52,3. Positivo: tutti gli stati si stanno impegnando a destinare una media del 26% dei fondi del Next Generation Eu alla trasformazione digitale, più della soglia obbligatoria del 20%, indice che i programmi europei stanno portando frutto. Negativo: in Europa e soprattutto in Italia permangono lacune in termini di capitale umano, con carenze di competenze necessarie che dovrebbero essere sanate promuovendo la digitalizzazione della scuola, la formazione professionale, il potenziamento di centri di ricerca e di trasferimento tecnologico (la riforma degli Its rientra in questo filone innovativo).

2Smart working, la legge c’è. Dal primo settembre, con lo scadere del periodo di deroghe per il Covid, rimane valida la comunicazione semplificata dello smart working per i datori di lavori del settore privato. Basta inviare in via telematica al Ministero del lavoro e delle politiche sociali una mera comunicazione dei nominativi dei lavoratori e la data di inizio e di cessazione delle prestazioni di lavoro in modalità agile, senza allegare gli accordi individuali. Si tratta di una importante disposizione che rende strutturale la semplificazione del lavoro agile, messa nel Decreto Semplificazioni (73/2022), in vigore dal 20 agosto. “L’esigenza di semplificazione degli obblighi di comunicazione nasce dalla necessità di rendere strutturale una procedura già ampiamente sperimentata nel periodo emergenziale – ha dichiarato il ministro del lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlandoin considerazione di un sempre maggiore utilizzo di questa modalità di svolgimento del lavoro. In questo modo si snelliscono le procedure per i datori di lavoro e non si aggravano gli uffici ministeriali di adempimenti amministrativi ritenuti non necessari”.

3Europa-Usa. A San Francisco, dal 1 settembre è operativo il primo ufficio della Unione Europea in Silicon Valley per rafforzare la collaborazione con gli Stati Uniti in materia di “diplomazia digitale”. “La presenza della UE nella Silicon Valley risponde all’impegno di guidare la trasformazione digitale globale sulla base di valori e standard democratici – ha spiegato nel darne notizia Josep Borrell, alto rappresentante Ue per gli Affari esteri e la politica di sicurezza –. E’ un passo concreto per rafforzare ulteriormente il lavoro dell’Unione su questioni come la cibernetica e il contrasto alle minacce ibride, nonché la manipolazione e l’interferenza delle informazioni straniere”. In stretto coordinamento con l’ufficio UE di Washington, l’hub in Silicon Valley sarà diretto da Gerard de Graaf, funzionario europeo esperto di politiche digitali, Digital Services Act e Digital Markets Act. “L’apertura dell’ufficio è il risultato dell’impegno condiviso tra UE e Usa per rafforzare la cooperazione tecnologica transatlantica” e “far progredire il lavoro del Consiglio UE-Usa per il commercio e la tecnologia”.

4 – Consolidamento mondo del software. In attesa di capire come evolveranno in autunno due acquisizioni importanti annunciate nei mesi scorsi – Broadcom su Vmware e Citrix con Tibco – il mercato del software continua il suo consolidamento (Micro Focus desta l’interesse di Opentext), mentre cambiano alcuni equilibri e market share nel mercato applicativo per lo spostamento delle aziende verso il cloud.
Un caso su tutti, portato in evidenza da Marc Benioff, Ceo di Salesforce, il 24 agosto alla presentazione dei dati finanziari del secondo trimestre. Salesforce per la prima volta nella sua storia sorpassa Sap. Questo non è indice di un declino di Sap che sta invece aumentando i tassi di crescita nel cloud rispetto all’on-premise da quattro trimestri consecutivi ma indica come il modello cloud nativo (non solo di Salesforce) abbia scalato negli anni. Oggi i due competitor viaggiano quasi appaiati: Sap con 7,52 miliardi di fatturato (nel trimestre conclusosi al 30 giugno), Salesforce con 7,72 miliardi (nel trimestre al 31 luglio). “Considero questo trimestre una sorta di pietra miliare – ha precisato Benioff davanti agli analisti -. Sono un grande fan di Sap e rispetto molto il loro business e ciò che hanno fatto sul mercato negli ultimi 40, quasi 50 anni. E vedere la nostra attività a luglio fare di più rispetto a quanto riportato a giugno in termini di entrate, è stato molto significativo per me e sono molto grato e orgoglioso del nostro team per aver raggiunto questo straordinario livello di crescita”.

5 – Cloud nazionale, qualcosa si muove. Il 26 agosto è stato firmato il contratto per l’avvio dei lavori di realizzazione e gestione del Polo Strategico Nazionale, previsto dal Pnrr e dalla Strategia Cloud Italia. La firma è avvenuta, a valle del processo di gara completato a luglio, tra il capo del Dipartimento per la trasformazione digitale e il rappresentante legale della società di nuova costituzione – partecipata da Tim, Leonardo, Cdp Equity e Sogei – dopo che la cordata a luglio aveva fatto valere il proprio diritto di prelazione, ribaltando l’esito della gara aggiudicatasi da Fastweb-Aruba. Un diritto che prevede che la cordata si impegni ad adempiere agli obblighi contrattuali alle medesime condizioni offerte nel progetto Fastweb-Aruba (offerta da 2,8 miliardi di euro e la possibilità per lo Stato di entrare in qualsiasi momento nella newco attraverso un aumento di capitale). “La firma segna un passo decisivo per l’operatività del Polo Strategico Nazionale. A meno di un anno dalla pubblicazione della Strategia Cloud Italia, entrerà in funzione uno dei primi progetti europei per il cloud pubblico che mira a garantire alla PA servizi digitali moderni e efficienti e al contempo sicuri – ha precisato Paolo de Rosa, Cto del Dipartimento per la trasformazione digitale -. Il Polo rappresenterà una infrastruttura essenziale per la messa in sicurezza dei dati e delle infrastrutture delle amministrazioni italiane con l’obiettivo di tutelare i dati e i servizi pubblici, in particolare modo quelli relativi alle funzioni strategiche e critiche, da ingerenze e minacce esterne”.

Ovviamente non sono solo queste le notizie agostane e sappiamo bene che le sfide dei prossimi mesi sono legate a elezioni, Pnrr, crisi energetica, shortage di chip e materie prime, come il ricorrente Forum Ambrosetti ha ribadito nel weekend in un confronto tra economisti, analisti, professori, non solo politici. Torneremo sulle sfide discusse a Cernobbio legate all’innovazione, tema di un settembre caldo. Più di agosto.

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