Nell’economia di oggi, chi guida lo sviluppo IT in azienda è chiamato a far corrispondere all’innovazione valore per il business utilizzando meno risorse. Essere più efficaci in questo senso richiede di riuscire a far convergere la trasformazione IT con l’agilità operativa. Il controllo dei processi end-to-end non correttamente indirizzato, infatti, contribuisce a far crescenti gli oneri di compliance che frenano la competitività.
E’ il contesto in cui si presenta la nuova versione della piattaforma Appian per l’automazione dei processi, la 23.1, con caratteristiche pensate per raggiungere l’agilità digitale ambìta e consentire di progettare ed ottimizzare facilmente le operazioni aziendali. La platform proposta serve ad automatizzare anche i processi più complessi, in modalità end-to-end e viene scelta dalle aziende per migliorare i propri flussi di lavoro, unificare i dati e ottimizzare le operazioni.

Michael Beckley, Cto di Appian
Michael Beckley, founder e Cto di Appian

Lo spiega così Michael Beckley, fondatore e Cto di Appian: “Le imprese devono andare oltre le applicazioni che forniscono automazione solo a livello di task, e iniziare a implementare orchestrazioni di processi capaci di far collaborare esseri umani, sistemi e operatori digitali. Appian fornisce il controllo sul processo end-to-end di cui le imprese hanno bisogno per progettare nuove soluzioni digitali, automatizzare processi complessi e ottimizzare le operazioni aziendali per guidare la crescita”.

Lo fa con alla base il design low-code caratterizzante, ed in particolare semplifica lo sviluppo dei portali Web così che siano più funzionali ed intuitivi, in grado di coinvolgere gli utenti in un’esperienza globale fluida insieme ai dipendenti interni. In particolare attraverso l’introduzione di quattro funzionalità. Start Process da Portals permette di avviare, direttamente da Appian Portals, automazioni di processo end-to-end direttamente da un portale con l’orchestrazione di servizi AI, l’assegnazione di attività specifiche a persone specifiche o l’esecuzione di operazioni di Robotic Process Automation.

Ma la 23.1 introduce anche la possibilità di interrogare e visualizzare i dati dei record dal data fabric di Appian nei portali, senza la necessità di chiamate di integrazione complesse sfruttando invece le funzionalità query del data fabric di Appian, mentre Header Bar e Pagine di Portals: aggiunge la possibilità di navigazione multi-pagina per garantire una connessione ai propri utenti in molteplici modi e in modalità no-code. In ultimo, Appian ha lavorato per consentire una più agile gestione dei cambiamenti in Portals attraverso l’aggiunta di nuove azioni e raccomandazioni, con gli alert per gli sviluppatori quando gli oggetti cambiano.

Il focus sulla data fabric di Appian permette di osservare lo sforzo dell’azienda per unificare i dati tra i sistemi senza la necessità di spostare le informazioni, così da ridurre tempo e sforzi per lo sviluppo di nuove applicazioni. In questa direzione i miglioramenti della piattaforma comprendono l’introduzione di funzionalità di sicurezza centralizzata dei record per esempio per specificare rapidamente chi li può vedere e quali azioni possono intraprendere, con le regole di sicurezza per le visualizzazioni dei record basate semplicemente su chi può vedere i dati e quando.

Inoltre il data fabric di Appian include configurazioni dei record tramite drag-and-drop, la generazione automatica di relazioni fra gli utenti dei record, e la possibilità di aggiornamento del database con data modeling senza bisogno di scrivere codice, con la capacità di combinare dati tra tipi diversi di record.
Tra le esperienze degli utenti clienti di Appian, segnalate dall’azienda, quella di Aarp, organizzazione degli Stati Uniti che si concentra su questioni che interessano le persone di età superiore ai cinquant’anni ed i loro diritti, in particolare con il programma Fraud Watch Volunteer destinato a supportare le vittime di frodi. L’organizzazione ha utilizzato Appian Portals per collegare i dati di ingresso direttamente ai processi e per consentire ai volontari quindi di approvare e processare le applicazioni, rispettando tutti gli standard di sicurezza.

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