E’ stata la settimana di Microsoft a Milano. In Triennale, luogo dove la cultura ama abbinarsi con la tecnologia. Ed è nell’auditorium che ospita l’evento “Made in Digitaly” che Microsoft annuncia l’imminente apertura della sua prima cloud region in Italia, confermando il proprio impegno a promuovere l’innovazione nel nostro Paese.
Un lancio importante, tassello di un piano ambizioso di investimenti avviato nel 2020 che mette in campo 1,5 miliardi di dollari in cinque anni in Italia. E che, negli ultimi tempi, ha coinvolto ben 32 partner per sostenere le aziende locali nel percorso di transizione verso il cloud. Partner e system integrator italiani entrati in Ambizione Italia Cloud Region Partner Alliance in modo deciso, perché – come insegna la storia delle Worldwide Partner Conference ora ribattezzate Inspire – Microsoft sui territori non si muove da sola.

La nuova cloud region – che si inserisce in questo investimento – aprirà nelle prossime settimane alle porte di Milano e sarà composta da tre data center, per garantire un cloud scalabile, sicuro e resiliente. Renderà disponibile in modo modulare tutti i servizi cloud, a partire dalla piattaforma Microsoft Azure o Microsoft 365, fino a Dynamics 365 e Power Platform. Avvicinabile dai clienti in modo scalabile.

Microsoft Made in DigItaly – La Cloud Region per l’innovazione e la crescita del Paese - Vincenzo Esposito, amministratore delegato di Microsoft Italia
Microsoft Made in DigItaly – Vincenzo Esposito, amministratore delegato di Microsoft Italia

Indotto e opportunità

Ma il tema vero della giornata in Triennale rimane l’opportunità generata dalla cloud region per lo sviluppo sociale ed economico del Paese. Secondo uno studio realizzato da Idc, nei prossimi quattro anni la nuova cloud region sarà responsabile del 17,1% dei nuovi ricavi di Microsoft nel nostro Paese, che si stima cresceranno di 135 miliardi di dollari grazie agli investimenti anche dell’ecosistema. Un’onda che darà vita a sua volta a nuove opportunità occupazionali (stimati da Idc 237.000 nuovi posti di lavoro) anche nel mondo IT con 40.700 nuovi assunti.

Sintetizza bene Vincenzo Esposito, da pochi mesi amministratore delegato di Microsoft Italia: “La cloud region annunciata oggi è una delle più grandi in Europa ed è il più grande investimento che Microsoft abbia mai fatto in questi 40 anni in Italia, con l’ambizione di creare una infrastruttura scalabile e moderna. Con la prima cloud region, vogliamo consolidare il nostro impegno quale partner strategico per la crescita del Paese, insieme ai nostri partner e al fianco delle imprese italiane, pubbliche e private, per offrire loro un accesso a servizi cloud innovativi e sicuri attraverso i quali potranno migliorare la competitività e lo sviluppo sostenibile”.

Oggi Microsoft ha 1.000 dipendenti e 14mila partner sul territorio nazionale, che a loro volta contano 400mila professionisti con competenze Microsoft: “A fronte di 1 euro investito su tecnologia Microsoft, si generano 6,9 euro di valore aggiunto grazie alle soluzioni dei partner – continua Esposito – e questo spiega il fatto che il 93% delle aziende quotate in borsa in Italia utilizzi servizi Azure e il 98% delle aziende usi Teams come strumento di collaboration”.

La regione locale andrà ad affiancarsi alle oltre 60 cloud region di Microsoft nel mondo, ma sarà una delle più ampie delle 17 nuove region data center in Europa. “Sarà un cloud costruito per le aziende italiane ma non solo – precisa Esposito -. Tutte le multinazionali che desiderano investire nel nostro Paese potranno utilizzare la nuova region, che sarà così un catalizzatore di ulteriori investimenti, sia da parte di Microsoft che dell’ecosistema”. 

Microsoft Made in DigItaly – La Cloud Region per l’innovazione e la crescita del Paese
Microsoft Made in DigItaly – Matteo Mille, marketing e operations lead di Microsoft Italia

Si riparte dalla cloud region

Sono tre i temi sui quali poggia la cloud region italiana: sicurezza e sovranità dei dati (1), vicinanza alle aziende del made in Italy che oggi non usano il cloud per ragioni di prossimità e latenza (2) e, infine, sostenibilità e risparmio energetico (3). Non è per Esposito un punto di arrivo ma di partenza, frutto del lavoro di questi anni in alcuni ambiti precisi: lo sviluppo di competenze digitali (“perché avere la tecnologia senza un buon livello di formazione serve a poco, abbiamo cosi formato più di 3 milioni di persone”), il lavoro a stretto contatto con le Pmi grazie alla rete dei partner con attività mirate, l’attenzione alle tematiche di efficienza energetica (“qualsiasi cloud dovrebbe essere green, efficiente anche per il clienti, aderente a tutti i criteri di compliance e di sicurezza per lavorare con la pubblica amministrazione”) e il tema della sostenibilità. Entro il 2025, Microsoft adotterà energia rinnovabile al 100% per tutti i suoi data center, con l’impegno di essere carbon-negative entro il 2030 e di eliminare entro il 2050 tutte le emissioni di carbonio emesse direttamente (o tramite il consumo elettrico) dalla sua fondazione nel 1975, comprese le attività dei data center.

Un tema sul quale ritorna Matteo Mille, marketing e operations lead di Microsoft Italia, sottolineando come la sostenibilità sia stata uno degli ambiti in cui si è maggiormente spinto in questi anni. “Gli investimenti in ricerca e sviluppo nel cloud sono stati pari a 24,5 miliardi di dollari nel 2022 (+18% rispetto al 2021), con attenzione elevata al tema della sicurezza: 1 miliardo di investimenti e 65 trillioni di segnali analizzati ogni giorno per prevenire qualsiasi attacco ai dati fanno di Microsoft un security provider. Alta attenzione sul tema della sovranità, sulla gestione dei dati (trusted cloud) e sulla sostenibilità, perché oltre a utilizzare il 100% di energia rinnovabile entro il 2025, Microsoft ridurrà lo spreco di acqua del 96% entro il 2024 e il 90% dei componenti dei server dismessi verrà riutilizzato”.

Se il Bill Gates degli esordi aveva l’ambizione di mettere un computer su ogni scrivania, la missione di Satya Nadella è oggi quella di migliorare la vita di ogni persona o azienda sul pianeta. Microsoft non ha mai lesinato investimenti in innovazione, costruendo una relazione di fiducia con clienti e partner, considerando l’inclusività un fattore abilitante – conclude Mille -. Abbiamo innovato in ogni dove, lanciato un linguaggio dedicato al quantum computing, portato alcuni data center sott’acqua, investito sull’intelligenza artificiale“.

Microsoft Made in DigItaly – La Cloud Region per l’innovazione e la crescita del Paese - Ralph Haupter, presidente Emea di Microsoft
Microsoft Made in DigItaly – Ralph Haupter, presidente Emea di Microsoft

La scelta dei servizi cloud

Un impegno nella relazione che trova riscontro anche nelle testimonianze delle aziende italiane che hanno sposato il cloud come modello di business. Come il percorso raccontato da Matteo Del Fante, Ceo Poste Italiane, che ha modificato negli anni il proprio business model diventando fornitore di servizi, dalla logistica alla consegna di corrispondenza e pacchi, ai servizi finanziari e assicurativi. Ma anche nelle strategie di chi è nato con un business fin da subito digitale come illimity, la prima banca cloud native fondata nel 2018 (oggi 6 miliardi di euro di attività e quasi 900 dipendenti), come ricorda il Ceo, Corrado Passera.
Poste Italiane ha trasformato sé stessa grazie agli investimenti in tecnologia – esordisce Del Fante –. La nostra collaborazione con Microsoft è di lunga data e oggi si concentra sull’introduzione di infrastrutture e sull’applicazione di strumenti di analisi dei big data in grado di realizzare la trasformazione del nostro modello tecnologico. Vogliamo essere il ponte tra i grossi centri di innovazione italiani e il territorio per lo sviluppo delle imprese e delle competenze digitali, sostenendo l’ecosistema di startup e pmi italiane”.
E incalza Passera: “illimity è stata una delle primissime banche in Europa a introdurre un modello totalmente cloud based con Microsoft, affrontando sfide tecnologiche, commerciali e regolamentari tipiche di un settore, come quello bancario, dove in pochi anni è cambiato tutto. Abbiamo scelto fin dall’inizio di non avere infrastrutture legacy e di sposare le architetture aperte. Il cloud si è dimostrato una scelta giusta sia in termini di efficienza e di costi, sia in termini di efficacia e flessibilità commerciale. La competizione nel settore dei servizi finanziari è sempre meno questione di dimensione e sempre di più questione di innovazione, che passa per la capacità di reagire velocemente, integrare facilmente componenti esterne e sviluppare partnership in modalità aperta”.

“Il lancio della cloud region di Microsoft è un fatto rilevante per la Lombardia e l’Italia – commenta Valentino Valentini, viceministro ministero delle Imprese e del Made in Italy -. Non solo dal punto di vista delle opportunità di occupazione ma perché fornisce strumenti e infrastrutture tecnologiche che permettono alle aziende e alla pubblica amministrazione di procedere lungo la via della transizione digitale, a tutela della competitività del made in Italy, ottimizzando i processi produttivi, il controllo di qualità nonché la logistica e la sostenibilità energetica”.

Microsoft Made in DigItaly – La Cloud Region per l’innovazione e la crescita del Paese
Microsoft Made in DigItaly –Tavola rotonda in Triennale

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