Non è solo una opportunità ma è anche un impegno. Due aspetti che non vanno separati quando si parla di sostenibilità. Sono evidenti le sfide dettate da emergenza climatica, scarsità d’acqua, gestione dei rifiuti, consumo di energia, e nello stesso tempo quanto si debba condividere la responsabilità per sanare questa situazione, che chiama in causa tutti noi. Anche Microsoft che, nel suo primo Sustainability Summit tenutosi questo mese a Milano, considera i temi della sostenibilità elementi fondanti dell’azienda. 

E’ Matteo Mille, chief marketing and operation officer di Microsoft Italia, ad aprire una giornata che fa riflettere sulle sfide globali ma che ripercorre anche l’impegno di Microsoft sul tema (“sono dieci anni che stiamo lavorando in ambito sostenibilità anche se il primo commitment risale al 2009”) ribadendo la missione di migliorare la vita a persone, organizzazioni, pianeta. “Quando il nostro Ceo Satya Nadella nel 2015 ha ridefinito la nostra anima ha messo i temi della sostenibilità come fondamenta. Non possiamo esimerci dal sostenere questo percorso. In Italia ci troviamo in una situazione privilegiata perché abbiamo i fondi europei del recovery fund, e una delle due missioni più rilevanti del Pnrr è legata al tema green, alla sostenibilità della transizione energetica accanto a quella digitale. Siamo in una situazione di emergenza assoluta, abbiamo una responsabilità per il futuro non solo nostro”.

Il ritardo rispetto agli obiettivi di Cop27 – raggiungere entro il 2050 la riduzione del 90% di CO2 da parte delle aziende – è indice che non si sta facendo abbastanza. “O cominciamo subito e non ce la faremo mai” precisa Mille, mettendo in evidenza una presa di coscienza importante sul tema.
Secondo Gartner il 65% dei dirigenti sta valutando un miglioramento del consumo energetico della propria azienda grazie a politiche di sostenibilità e il 73% degli investitori finanziari guarda all’innovazione dei processi aziendali come elementi attrattivi per decidere se affrontare un investimento in nuove realtà.
Ma c’è incertezza su come muoversi. “Non solo è importante per le aziende darsi degli obiettivi ma anche prevedere e tracciare il rischio e i risultati raggiunti in Esg. E se si considera che l’Esg economy muoverà 43 triliardi di dollari in Europa entro il 2070, non è solo una necessità implementarla ma anche un’opportunità di business che genererà nuovi lavori, nuove professionalità”.

Microsoft Sustainability Summit Milano - Matteo Mille, chief marketing & operations officer di Microsoft Italia
Microsoft Sustainability Summit Milano – Matteo Mille, chief marketing & operations officer di Microsoft Italia

Le sfide che le organizzazioni devono affrontare riguardano molti aspetti, dalla policy aziendale alla compliance alle normative (europee o americane), dal rivedere la propria organizzazione strutturata in silos, all’affrontare la questione culturale. “Manca la cultura dell’importanza della sostenibilità – precisa Mille – e questo è uno dei problemi più rilevanti del mercato italiano. Le grandi aziende enterprise lo hanno capito, molte medie imprese invece non hanno ancora quella sensibilità, per questo gli hyperscaler come Microsoft hanno il dovere di continuare ad alzare il tono sul dibattito”.

Primo approccio suggerito verso una economia net-zero è che ogni azienda faccia il punto su sè stessa (“pulisca casa” sintetizza Mille), per poi definire servizi e piattaforme da proporre attraverso il propri partner, fino ad “influenzare” l’ecosistema ad agire nello stesso modo. “E’ un percorso quello verso la sostenibilità, un viaggio, che anche Microsoft sta sostenendo da una decade, con azioni e obiettivi via via affinati nel tempo”, dalla riduzione delle emissioni interne di CO2, alla decisione nel 2012 di diventare carbon neutral, alla adesione nel 2017 al progetto AI for Earth… “Nel 2018 nel nostro campus in Silicon Valley abbiamo deciso di recuperare acqua piovana da utilizzare in ottica di raffreddamento, risparmiando acqua potabile – esemplifica Mille -. Questo per dire che in qualsiasi cosa che abbiamo indirizzato ci abbiamo messo anima e sistemi di tracciamento per poter verificare i comportamenti adottati. Vogliamo diventare il fornitore della piattaforma di riferimento per tracciare, misurare e ridurre le sfide ambientali”.

Microsoft Sustainability Summit Milano
Microsoft Sustainability Summit Milano

I quattro impegni di Microsoft

Quattro gli impegni presi da Microsoft da raggiungere entro il 2030: diventare carbon negative, zero waste, water positive, ed essere impegnata nel proteggere l’ecosistema, ma la responsabilità guarda anche al passato. “Entro il 2050 il nostro commitment è rimuovere tutta la CO2 che abbiamo generato dalla fondazione di Microsoft nel 1975, per sanare i consumi generati in tutti questi anni”.

Ovvio, la strategia di Microsoft passa dal cloud, dal portare tutte le soluzioni on premise sulla nuvola (“il 98% del carbon footprint può essere ridotto se si portano le infrastrutture sulla cloud” sostiene), al realizzare ambienti di lavoro sostenibili (smart building), fino a recuperare e riciclare materiale per la realizzazione di nuovi prodotti (“tutta la nostra offerta hardware, non solo Surface o xbox, è orientata al maggiore riciclo di materiali per le nuove release”). “Il tema dello spreco è anche un tema culturale – incalza Tiziano Durante, Italian region datacenter lead di Microsoft Italia -. Abbiamo cercato di ragionare su cosa fare di un server quando arriva a fine vita. Per questo li abbiamo ridisegnati per fare in modo che possano avere nuova vita alla fine del percorso, rendendoli adatti ad essere usati da scuole o organizzazioni a cui li doniamo”.

Microsoft Sustainability Summit Milano
Microsoft Sustainability Summit Milano

Il peso dei data center

Ma il carico da novanta lo fanno i data center, energivori da sempre per definizione, che hanno subìto in questi anni una evoluzione tecnologica importante per ridurne i consumi. Un paio di esempi, cita Mille, in vista anche della prossima apertura della region data center in Italia a ridosso dell’estate: il data center aperto in Svezia che ha caratteristiche di sostenibilità ineguagliabile a livello mondiale, 100% green, alimentato con energia auto prodotta, raffreddato con correnti di aria grazie al clima freddo e gelido del paese. E il data center “sommergibile” al largo delle coste scozzesi, con server inseriti in cilindri immersi nell’acqua per testarne l’efficienza. “Abbiamo sviluppato un business case per alimentare tutti i nostri data center entro il 2025 solo con energia rinnovabile, con l’obiettivo di farlo nelle nostre 200 region in 64 paesi”, precisa Mille.
Ovviamente a seconda della zona del mondo in cui il data center verrà realizzato si valuterà il sistema migliore di raffreddamento, ad esempio nelle parte calde del mondo, si dovrà utilizzare aria condizionata a tutta potenza non potendo fare affidamento sul clima, cosi come in Italia si dovranno valutare tecnologie di raffreddamento adiabatiche che immettano aria raffreddata a priori nel data center. “Non c’è un unico processo, ma in ogni luogo dobbiamo adottare la tecnologia giusta, a seconda del clima della regione – precisa Durante -. La region italiana, rispetto agli obiettivi di Microsoft di utilizzare energia rinnovabile per i suoi data center entro il 2025, inizierà fin da subito utilizzando energia rinnovabile“.

Microsoft: prodotti, servizi e piattaforma

La sostenibilità di Microsoft poggia su tre pilastri: la costruzione di una infrastruttura sostenibile, la revisione dei processi interni all’azienda per ridurre l’impatto ambientale, la creazione di supply chain sostenibili. “La soluzione Microsoft Cloud for Sustainability rappresenta un framework su cui continueremo ad investire per spingere la strategia che definiamo delle “tre erre”: (data) record, (insight) report, (action) reduce – precisa Mille -. Se questi tre passaggi non rimangono in testa a qualsiasi partner o azienda, difficile cogliere l‘opportunità di mercato e manifestare la propria responsabilità. Fino a quando le aziende non sapranno leggere al meglio i dati e gli insight, difficilmente sapranno tradurre la strategia in azione. La nostra soluzione Microsoft Sustainability Manager dà una mano in questa direzione, perché fino a quando le aziende non avranno tutte le informazioni necessarie non riusciranno a indirizzare la sostenibilità, facendo comprendere al mercato quando sia importante”.
Coinvolgere l’ecosistema diventa quindi una necessità non solo limitando il tema Esg alla componente ambientale, ma allargandola all’aspetto finanziario, guardando a startup, fondi di investimento, per tracciare tutte quelle innovazioni che possono avere impatto sugli obiettivi Esg. 

Tiziano Durante, Italian Region - Datacenter Lead di Microsoft Italia e Fabio Aprile, Team Leader Cloud Engineering di Illimity
Microsoft Sustainability Summit Milano – Tiziano Durante, Italian Region – Datacenter lead di Microsoft Italia e Fabio Aprile, Team leader Cloud Engineering di Illimity

Illimity cloud native, Maire in trasformazione

Un percorso che ha fatto anche Illimity, banca nata nel 2018 già 100% digitale, senza sportelli, con un modello cloud based, che ha permesso all’istituto di raggiungere dal 2020 la carbon neutrality. “La volontà di essere sostenibili è stata l’elemento per scegliere il cloud, per essere flessibili, senza doverci preoccupare delle infrastrutture nel caso volessimo spegnere un servizio e accenderne uno nuovo – spiega Fabio Aprile, team leader cloud engineering di Illimity -. La possibilità di rivedere le scelte fatte con la tranquillità di non dovere dismettere server acquistati e la possibilità di poter continuare ad evolvere, sapendo che un impatto sui consumi c’è ma che è comunque minore rispetto a quello di un data center tradizionale, sono stati i driver per andare verso il cloud”. Oggi il cloud di Illimity risiede nel data center di Microsoft ad Amsterdam in attesa che si apra la regione italiana.

Caso di trasformazione invece più articolato è quello di Maire (precedentemente Maire Tecnimont) che ha messo l’IT interno al servizio della trasformazione del business, con un approccio da green IT a IT for green.
Torna sulle “tre erre” di Microsoft Michele Mariella, Cio di Maire, per spiegare l’IT come agente di cambiamento: “Se non misuro, non governo, non controllo e non so dove andare. Nel 2017 abbiamo ripulito casa passando da on premise al cloud, cercando di misurare e analizzare gli insight per governare il nostro mondo caotico”. Il tutto attraverso lo sviluppo di una app nata per governare lo smart working poi utilizzata per misurare l’impronta di carbonio, i consumi, l’approccio energetico degli edifici. “Il primo dato di partenza era legato ai dipendenti, alla gestione degli stabili, così attraverso sistemi di forcasting abbiamo cercato di capire il momento migliore per comprare energia. Ma le radici della nostra strategia affondano negli utenti, dalla raccolta dei loro dati. Con l’obiettivo di monitare e cambiare anche i loro comportamenti. Ma per essere credibili e consistenti come IT, abbiamo dovuto prima essere noi stessi virtuosi, poi cambiare il business intero, anche incidendo sul comportamento dei nostri fornitori”.

Il progetto portato avanti sul cloud di Microsoft ha facilitato secondo Mariella la definizione della roadmap verso la sostenibilità, una scelta “semplice” dal momento che Microsoft si integrava con l’infrastruttura esistente di Maire. “Siamo partiti facendo sul serio: per noi la sostenibilità è abilitante del nostro processo e stiamo iniziando a capire anche come aiutare il business e i fornitori. Quando eravamo in cerca di una strumento, la soluzione Microsoft Sustainability Manager era ancora in beta, ma è stato importante verificare la facilità di integrazione con sistemi esogeni presenti in azienda, ad esempio Sap”. Il percorso di trasformazione, guidato da Reply, ha portato a vedere anche i benefici nei comportamenti dei clienti. “Ci stiamo occupando come IT di essere business partner di noi stessi, per trasformare la nostra pelle. Lavorare in ottica di business integrato, centralizzare i dati, fare report, analizzarli. E sebbene la mole di dati da analizzare è sempre in crescita, il nostro compito è copiare madre natura e utilizzare i 20 watt che impiega il nostro cervello nel modo migliore. Perché tutta l’innovazione è alla fine governata sempre da quei pochi 20 watt”.

Al via Together4Energy con Unicredit

Il percorso verso la sostenibilità è complesso, un lavoro di squadra, come dimostra l’impegno di Unicredit che ha portato al lancio in questi giorni di Together4Energy, un progetto a quattro mani realizzato con Var Group su tecnologia Microsoft, per aiutare le aziende a risparmiare energia. “Soprattutto in questo contesto macroeconomico e geopolitico molto incerto vogliamo dare strumenti concreti a tutte le imprese per affrontare al meglio l’emergenza in cui viviamo da diversi anni – precisa Luba Manolova, director Modern Work, Security, Smb Marketing & Business Development Lead di Microsoft Italia -. Il digitale è una forza deflattiva molto importante, per supportare le aziende”.
“Abbiamo provato a rappresentare l’incidenza dei costi energetici sul footprint delle nostre imprese clienti –
precisa Corrado Piazzalunga, head of corporate Sales Unicredit : l’aumento dei costi energetici per l’economia domestica si è sentito molto in questi mesi e abbiamo calcolato che una gestione analitica e ben strutturata dei consumi può ridurre fino al 40% dei costi della bolletta.Together4energy, l’accordo tra Unicredit e Microsoft, risponde proprio a questa necessità”.

Il progetto vuole consentire alle imprese di migliorare la gestione delle proprie risorse e consumi, attraverso un percorso di transizione energetica più green e sostenibile. Var Group si occupa dell’assessment dei consumi energetici e dei relativi costi presso le aziende che lo richiedono, identifica aree di miglioramento e propone soluzioni digitali Microsoft per un monitoraggio e controllo dei consumi, mentre Unicredit affianca la parte consulenziale per un sostegno finanziario anche in ottica di futuri investimenti nelle comunità energetiche rinnovabili (Cer)

Microsoft Sustainability Summit Milano - Luba Manolova, director Modern Work, Security, Smb Marketing & Business Development Lead di Microsoft Italia e Corrado Piazzalunga, Head of Corporate Sales di Unicredit
Microsoft Sustainability Summit Milano – Luba Manolova, director Modern Work, Security, Smb Marketing & Business Development lead di Microsoft Italia e Corrado Piazzalunga, head of Corporate Sales di Unicredit

“Abbiamo cercato di costruire un percorso modulare – spiega Manolova -. Il cliente viene invitato a registrarsi su una piattaforma e qui offriamo insieme a Var Group su cloud Microsoft la possibilità di avere un’analisi preventiva dei consumi, mappare l’esistente e fornire un’analisi di potenziali aree di efficientamento”. Svecchiare l’infrastruttura di una azienda, portare i server in cloud, fa risparmiare fino al 93% e può ridurre fino al 98% le emissioni di CO2. L’assessment fatto da Var Group è gratuito per tutte le aziende che si iscrivono alla piattaforma, e l’implementazione del progetto è rivolta ad aziende che hanno uno spending energetico superiore ai 50mila euro l’anno. La misurazione del grado di digitalizzazione delle aziende non ha però sempre gli stessi ingredienti e anche per la sostenibilità le quattro direttrici di sviluppo passano per cybersecurity, hybrid work, cloud services, business app.

Ma la sostenibilità non viaggia da sola. Il progetto Together4energy fa parte del piano d’azione Together4, strutturato da Unicredit a supporto del Pnrr. ”Abbiamo una task force per governare gli obiettivi del Pnrr, per definire contratti, leasing, finanziamenti a medio e lungo termine – precisa Piazzalunga -. Ci siamo affiancati a Pwc per creare una piattaforma per le nostre aziende clienti, che possono registrarsi per valutare tutte le facilitazioni italiane e europee alle quali potrebbero attingere”. Il progetto è un facilitatore per orientarsi in una trattativa per il Pnrr che è particolarmente complicata.

Microsoft Sustainability Summit Milano - Corrado Piazzalunga, Head of Corporate Sales di Unicredit
Microsoft Sustainability Summit Milano – Corrado Piazzalunga, head of Corporate Sales di Unicredit

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