Non è stato un anno facile né felice il 2023 né per il mercato pc, né per quello degli smartphone. Ma entrambi, come avevano anticipato anche gli analisti, chiudono con un ultimo trimestre che dovrebbe segnare l’inversione di tendenza. Lo dicono i numeri di Canalys che vedono in modesta crescita il mercato dei computer (intorno al 3%) mentre è più decisa quella degli smartphone (8%). Entriamo nei dettagli.
Nell’ultimo trimestre sono stati consegnati 65,3 milioni di unità tra notebook e desktop, con un incremento del 3% rispetto al 2022. In particolare, però, solo i notebook sono cresciuti, (+4% rispetto al 2022), infatti sono stati consegnati ‘appena’ 13,7 milioni di desktop (-1% anno su anno nel medesimo trimestre).
Complessivamente si parla di 247 milioni di unità di pc per tutto il 2023. Una cifra che non riesce a compensare per nulla i cali accumulati negli altri tre trimestri (vd. tabella a seguire), per una perdita secca del 13% dettata anche dalla carenza di novità sostanziali nella proposizione (nessun ‘nuovo’ sistema operativo né game changer tecnologico). Ora, invece, proprio l’AI potrebbe rappresentare per il 2024 una spinta significativa nel comparto, anche sulla scorta delle novità presentate in occasione di Ces 2024 a Las Vegas. Un riferimento, sugli altri sostiene questa considerazione.
Canalys ha pubblicato un report – Now and Next for AI-capable PCs che analizza come l’AI sia ‘già’ nel personal computing, e con le relative proiezioni di mercato, oltre a un approfondimento sulle tendenze attuali, sulle opportunità future e sulle potenziali sfide nel mercato dei pc. Gli analisti prevedono che, già nel 2024, il 20% delle unità sia “compatibile” con l’intelligenza artificiale, per esempio perché sfrutta un chipset dedicato, per esempio una Npu, per eseguire carichi di lavoro AI già on-premise. Soprattutto nei device per il commercial, l’intelligenza artificiale integrata nei dispositivi dovrebbe marcare la differenza in termini di produttività, sicurezza e gestione dei costi e per questo trovare l’attenzione delle aziende.
Per Himani Mukka, Research manager di Canalys “c’è un cauto ottimismo tra gli operatori di mercato oggi, confermato da una stagione natalizia migliore rispetto a quella dello scorso anno. Non solo, le correzioni nella gestione delle scorte dei trimestri precedenti hanno contribuito a sostenere un rinnovato sell-in. E tante persone che hanno rimandato l’acquisto di nuovi pc nei precedenti trimestri hanno sfruttato proprio il periodo delle festività per sbloccare il mercato”.
Per quanto riguarda i trend, l’analisi di Canalys prevede entro il 2027 la spedizione di oltre 170 milioni di pc compatibili con l’AI, ed in particolare che il 60% di essi verrà distribuito in ambito ‘commercial’. Per quanto riguarda invece l’andamento dei singoli vendor, è Acer il vendor che nel confronto trimestrale anno su anno è riuscito a registrare le migliori performance (+12%), anche se resta il brand meno venduto tra i cinque maggiori. Anche per questo ‘pesa’ significativamente la crescita di Apple (+9% nel confronto trimestrale anno su anno) per quanto il market share sia cresciuto meno dell’1% nel Q4 del 2023 rispetto al medesimo trimestre del 2022. L’unico vendor che chiude l’anno con il segno negativo è Dell -8,3% Q4 2023 vs Q4 2022 (mantenendo però la terza posizione per market share). E si conferma invece Lenovo, seguita da Hp, il brand di riferimento. Un computer su quattro è del vendor cinese, e uno su cinque invece è di Hp che cresce del 5,6% nel quarter anno su anno e guadagna mezzo punto percentuale di market share. Hp inoltre è l’unico vendor che nel corso del 2023 è riuscito a contenere il segno meno in single-digit.
Smartphone, torna il segno più
Sono 320 milioni, invece, i pezzi di smartphone consegnati, per una crescita dell’8% nel quarto trimestre del 2023 su base annua. Significa la fine di ben sette trimestri consecutivi di segni meno. E’ l’iPhone di Apple lo smartphone più venduto in assoluto (quasi uno su quattro è un melafonino). Ben distanziata (di sette punti percentuali di market share) al secondo posto c’è Samsung che nell’ultimo trimestre paga il fatto che Apple sià già uscita con il nuovo modello iPhone 15, mentre i Galaxy vengono presentati solo a gennaio.
Xiaomi insieme a Transsion, rispettivamente terzo e quarto posto, sono gli unici brand a crescere per market share nel confronto tra i Q4 degli ultimi due anni. Transsion è un brand cinese di Shenzen che cresce in particolare nei mercati emergenti (in Africa nel 2017 era il primo vendor in assoluto), nel Middle East, in America Latina, nell’Asia meridionale. Vivo è il quinto vendor in questa classifica ma perde anche un punto di market share in questo ultimo trimestre.
Secondo Toby Zhu, analista senior di Canalys, “il mercato ora sta andando nella giusta direzione, guidato da una domanda che è cresciuta in particolare durante le festività natalizie”. Sono i modelli nella fascia di prezzo medio-bassa i motori della crescita, con i mercati emergenti in rimbalzo particolarmente positivo. Ora i produttori sono impegnati nello sviluppare le nuove strategie a lungo termine anche in questo caso facendo leva sull’integrazione spinta dell’AI. Per esempio, ci sono già diversi modelli in grado di sfruttare l’AI sui dispositivi, in particolare con Android.
Invece, il calo, per quanto lieve, dei market share dei due principali vendor è da leggere nel caso di Samsung come conseguenza della scelta strategica di concentrarsi sul segmento di fascia medio-alta per puntare sulla redditività, a scapito però dei volumi più facili da realizzare con modelli di fascia medio-bassa. Per questo non mancano le attese relative all’uscita dei nuovi modelli. Apple invece è impegnata a raggiungere una gamma ancora più ampia di consumatori, in particolare in alcuni mercati asiatici, e nella Cina continentale (dove è sofferta la competizione con Huawei) mentre si stabilizza la domanda legata alla sostituzione di costosi modelli in Europa e negli Usa. Per questo brand sarà vitale lavorare ancora sull’articolazione di tutto l’ecosistema della proposta.
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