Sulla capacità di innovare anche quest’anno l’Italia non fa una bella figura.
Siamo 24esimi nella classifica Global Innosystem Index (Gii) 2024 stilata da The European House Ambrosetti (Teha) e presentata a fine maggio a Stresa nel corso del Technology Forum. 24esimi su 37 Paesi “ad alta performance innovativa”, un campione in crescita dallo scorso anno che ne conteggiava 22.

Non ne usciamo bene, soprattutto in termini di innovazione dell’ecosistema e di capitale umano, registrando un notevole ritardo rispetto ai nostri vicini di casa, Regno Unito, Svizzera, Germania e Francia. Come dire, in Italia siamo poco propensi a innovare con un forte lavoro di squadra che abbraccia l’ecosistema e abbiamo poca capacità di valorizzare e formare i talenti.

Il punteggio 2024. L’Italia – con 3,19 punti su una scala da 1 a 10 – perde una posizione rispetto al 2020 (era 23esima con 3,57 punti) e precede Spagna (3,18) e Grecia (3,02), “confermandosi un Paese che fatica a evolvere nel campo dell’innovazione: nonostante gli sforzi impiegati, permane una grande disparità con altre regioni europee” precisa il report. 

Sul podio mondiale, ai vertici dell’innovazione, troviamo Singapore (5,41), Israele (5,21) ed Estonia (5,17), consapevoli della centralità dell’innovazione in ottica di crescita e competitività. “Il confronto tra il nostro Paese e le variabili di input (ossia le variabili che valutano la presenza degli elementi abilitanti dei processi di innovazione) configura un quadro fortemente negativo che rappresenta un’Italia nelle retrovie dell’innovazione. 32esima per l’innovazione dell’ecosistema e 28esima per capitale umano, si classifica leggermente meglio, 24esima, per lo sviluppo di un ecosistema attrattivo, confermando la carenza rilevata già nel 2023. Infine, per risorse finanziarie a supporto dell’innovazione, il nostro Paese si colloca al 22esimo posto. L’unica variabile che dà fiducia è rappresentata dall’efficacia dell’innovazione dell’ecosistema (variabile di output, che valuta la capacità di un Paese di generare innovazione), per cui l’Italia scala la classifica fino al decimo posto per la produzione di nuove idee e per il loro impatto economico”, dettaglia la ricerca.

Ambrosetti Technology Forum 2024 - The Italian Innovation Ecosystem in the Global Scenario - Presentazione di Valerio De Molli, Managing Partner & Ceo di The European House - Ambrosetti
Ambrosetti Technology Forum 2024 – The Italian Innovation Ecosystem in the Global Scenario

Su 242 regioni, la Lombardia 39esima

A livello europeo, Teha ha dato una valutazione delle performance degli ecosistemi innovativi (Regional Innosystem Index) in 242 regioni europee, in base a quattro categorie di indicatori: sviluppo economico, capitale umano, talento per l’innovazione e infrastrutture digitali e tecnologie. 

Primeggia l’area di Parigi (7,37 punti su una scala da 1 a 10), seguita dalla regione di Stoccolma (Svezia) e Hovedstaden (Danimarca), rispettivamente con un punteggio di 6,47 e 6,09. Scende di due posizioni e dal podio la regione di Helsinki-Uusimaa.

Se guardiamo ai nostri territori, il distacco si fa sentire. Complessivamente le regioni italiane continuano a collocarsi molto al di sotto delle top 10 regioni classificate (in quasi tutti gli indicatori di performance considerati). Chi ne esce meglio è la Lombardia, prima tra le regioni italiane a guidare l’innovazione, pur posizionandosi in 39esima posizione ma guadagnando 4 gradini nella classifica europea rispetto al 2020.
Segue la Provincia Autonoma di Trento migliorata in 46esima dalla 48esima precedente, e dal Lazio (49esimo) che guadagna una posizione. L’Emilia-Romagna, al contrario, scivola di 10 posizioni classificandosi 76esima. Non varia, invece, il trend negativo di Basilicata (179), Sicilia (180) e Calabria (191).

Una carenza legata a doppio filo con il tema della formazione e delle competenze, con aree di miglioramento identificate da Teha in ambito educativo, nella ricerca, nel lavoro. “Investimenti maggiori verso il settore dell’educazione sono altresì necessari per aumentare la dimensione di capitale umano, proprio come fa la Svezia, che alloca il 61,7% di risorse in più rispetto all’Italia. La stessa disparità tra le due nazioni si rileva anche nella percentuale di adulti che possiedono competenze base nell’ambito digitale”.

Ambrosetti Technology Forum 2024 - The Italian Innovation Ecosystem in the Global Scenario - Presentazione di Valerio De Molli, Managing Partner & Ceo di The European House - Ambrosetti
Ambrosetti Technology Forum 2024 – The Italian Innovation Ecosystem in the Global Scenario 

Positive le domande di brevetto depositate in Italia (+38% tra il 2014-2023, con 5.053 brevetti), il loro tasso di successo (quinto a livello mondiale), la presenza di 11 università nel top 100 ranking europeo ma i laureati nelle materie Stem sono ancora una quota contenuta (21,1% rispetto al numero totale dei laureati) rispetto ad altre nazioni come la Germania (35%).
Insufficienti anche le risorse messe in campo per ricerca e sviluppo (l’Italia, in 25esima posizione, è lontana anche da Belgio, Svezia e Austria, le nazioni europee più performanti), gli investimenti diretti esteri e i prodotti tecnologici esportati (il 184% in meno rispetto a Singapore, primo in classifica). 

“Se l’Italia si allineasse alle performance dei top 5 Paesi europei nelle diverse variabili relative alle risorse dedicate alla ricerca e allo sviluppo, al capitale umano e all’attrattività degli investimenti esteri, il nostro Paese raggiungerebbe la 12esima posizione nel ranking Teha-Gii 2030″ sostiene Valerio De Molli, managing partner & Ceo di The European House – Ambrosetti.  Ma necessari sono maggiori investimenti pubblici e privati in ricerca e sviluppo, il supporto all’imprenditoria innovativa mediante investimenti di venture capital e private equity, il rafforzamento del ruolo dell’Italia nel G7 (anche nello sviluppo di meccanismi di governance per l’intelligenza artificiale), un impegno massivo nel diffondere competenze digitali a cittadini e imprese. Certo. Ma rimane l’amarezza del dato dell’Italia oggi – 24esima su 37 -, come dice la ricerca, nelle retrovie dell’innovazione. 

Ambrosetti Technology Forum 2024 - The Italian Innovation Ecosystem in the Global Scenario - Presentazione di Valerio De Molli, Managing Partner & Ceo di The European House - Ambrosetti
Ambrosetti Technology Forum 2024 – The Italian Innovation Ecosystem in the Global Scenario

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