Il settore sanitario in questi ultimi cinque anni ha potuto beneficiare dell’evoluzione delle tecnologie digitali, per raggiungere nuovi traguardi. Cloud e intelligenza artificiale, in particolare, sembrano in grado di garantire la prosecuzione di questo percorso anche per il futuro, grazie all’arrivo di soluzioni innovative per affrontare sfide complesse e migliorare la qualità delle cure. In questo panorama, Oracle Cloud Infrastructure (Oci) si distingue come una piattaforma che permette l’implementazione di tecnologie basate sull’intelligenza artificiale (AI) e alle aziende, soprattutto, di sviluppare applicazioni avanzate che trasformano il modo in cui le malattie vengono diagnosticate e trattate. Ne sono un esempio tre casi d’uso di tre aziende diverse – WideLabs, Imagene e Cerebriu – che dimostrano come l’integrazione di AI e cloud consenta di alzare l’asticella nell’assistenza sanitaria. 

WideLabs, un aiuto per l’Alzheimer con la GenAI

Il primo esempio e caso d’uso interessante riguarda WideLabs. Parliamo di una startup brasiliana che sta cercando di trasformare il trattamento dei pazienti affetti da Alzheimer attraverso l’utilizzo di un’applicazione che utilizza l’AI generativa per creare autobiografie personalizzate: bAIgrapher è il suo nome. La terapia della reminiscenza, per cui è sviluppata l’applicazione, è un trattamento psicologico consolidato che aiuta i pazienti affetti da declino cognitivo a rievocare esperienze personali significative. WideLabs ha migliorato questo approccio tradizionale integrandolo con tecnologie AI avanzate.

Concretamente in bAIgrapher è sfruttato un modello linguistico per rielaborare i ricordi forniti dai pazienti, dalle loro famiglie e dagli amici più stretti, generando contenuti biografici che supportano la terapia della reminiscenza. Un processo che, di suo, richiederebbe tempo e notevoli sforzi ma che è ottimizzato grazie all’addestramento di un modello linguistico alimentato anche da centinaia di biografie scritte da autori di rilievo mondiale. Questa base permette quindi all’applicazione di produrre narrazioni autentiche e coerenti in un formato accessibile sia scritto che audio. Vengono infatti utilizzati grandi volumi di testi, audio e immagini per generare storie scritte o da ascoltare. Il risultato è una biografia aderente al paziente, creata da una GenAI. L’utilizzo di bAIgrapher non si limita poi alla creazione di storie personali. Mira anche a migliorare la qualità della vita dei pazienti, stimolando la memoria e promuovendo connessioni emotive significative.  

WideLabs utilizza la cloud region for AI Sovereignity di Oracle a San Paolo del Brasile, che garantisce la sovranità dei dati in conformità con le normative locali. Questa infrastruttura, dotata di Gpu Nvidia, offre le capacità di calcolo necessarie a costi contenuti, e rende possibile l’implementazione su larga scala di bAIgrapher. Attualmente, l’applicazione è in fase di sperimentazione in ospedali brasiliani, ma il suo modello multilingue apre la strada a un utilizzo globale.

Imagene, passi avanti nella diagnosi oncologica

Imagene è un’azienda israeliana leader nell’oncologia di precisione, ha sviluppato CanvOI, come modello fondativo vòlto a migliorare la diagnosi precoce e il trattamento del cancro. Con oltre 1,1 miliardi di parametri, questo modello AI è addestrato su un dataset di 630mila immagini di tessuti umani ed è riconosciuta tra le soluzioni avanzate nel settore della diagnostica digitale, perché applica un nuovo approccio ai modelli di base di patologia digitale, spingendo sulle richieste computazionali in modo innovativo. CanvOI analizza le immagini delle biopsie per identificare biomarcatori, prevedere risposte ai trattamenti e migliorare le prognosi. La piattaforma offre risultati migliori rispetto ai modelli esistenti precedenti, e consente ai ricercatori di individuare segnali patologici con una precisione prima non possibile. 

I numeri di CanvOI
I numeri di Imagene CanvOI

Oltre a supportare i medici, CanvOI è elemento fondamentale della OISuite di Imagene, la piattaforma che garantisce la sicurezza dei dati e facilita ricerche avanzate in ambito oncologico. In questo caso Oracle Cloud Infrastructure fornisce la potenza computazionale necessaria per gestire i carichi di lavoro intensivi di CanvOI. E grazie a Oracle Supercluster e a un’infrastruttura ottimizzata per AI, Imagene è in grado di eseguire inferenze AI su larga scala, riducendo i tempi di elaborazione e migliorando l’efficienza complessiva. La diagnosi oncologica, più rapida e precisa, consente di accelerare il trattamento dei pazienti, ed apre nuove possibilità per la ricerca medica, aiutando a comprendere meglio le dinamiche del cancro e a sviluppare terapie innovative.

Cerebriu, diagnostica cerebrale accelerata

Cerebriu, è una giovane startup danese specializzata in tecnologie sanitarie che ha creato un sistema di AI per l’analisi delle risonanze magnetiche cerebrali. Questo strumento è alimentato da modelli di deep learning, e permette di interpretare le scansioni in pochi minuti, riducendo in modo sensibile i tempi di diagnosi e migliorando l’efficienza clinica.

I modelli di Cerebriu sono addestrati su migliaia di immagini multimodali per sviluppare un sistema capace di analizzare le scansioni cerebrali in velocità e con precisione, di fatto in modo sostanzialmente più rapido rispetto alla tecnologia attualmente disponibile.

Questo approccio è utile in situazioni critiche, come ictus o traumi cerebrali, dove il tempo è un fattore determinante. Per fare tutto questo, Cerebriu utilizza le Gpu Nvidia A100 Tensor Core sull’infrastruttura di Oracle Cloud, che offre opzioni bare-metal e una rete a banda ultra larga. Questa configurazione garantisce le prestazioni necessarie, anche di networking, e le capacità di elaborazione ottimali, consentendo a Cerebriu di gestire grandi volumi di dati in modo efficiente. Attualmente, le tecnologie di Cerebriu sono in fase di sperimentazione in strutture sanitarie di rilevanza internazionale.

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