La pubblica amministrazione si muove a sostegno della trasformazione digitale delle imprese; nell’ultimo anno e mezzo si è infatti aperta una fase favorevole all’innovazione grazie anche all’attivazione di progetti strategici come Spid, PagoPa, Anpr, oltre alla pubblicazione del nuovo Cad.
All’inizio del 2017 è poi diventato operativo il team per la trasformazione digitale, struttura voluta dalla presidenza del consiglio per l’attuazione dell’agenda digitale che, in collaborazione con AgID, ha pubblicato il piano triennale con cui si indirizza tutta la Pa verso un processo organico di trasformazione digitale; e nel primo anno di attività del team sono stati messi in campo nuovi strumenti tecnologici per facilitare l’adesione delle PA alle piattaforme nazionali.
Diamo atto che l’innovazione della PA all’insegna del Digitale sta dando l’impressione di essere passata da un insieme di fatti episodici a un processo sistemico; ma come spesso accade, l’ingaggio delle diverse amministrazioni non è omogeneo.
Tra i comuni, oggi solo nel 22% dei casi esiste una delega tecnica ai progetti di e-government e solo nel 27% una delega politica. Mancano quindi sia le capacità di leadership che le competenze digitali per avviare la trasformazione digitale. E l’inefficienza del sistema pubblico ha un costo pesantissimo, stimato in quasi 30 Mld€, circa 2 punti di Pil, secondo le stime più diffuse.
Per sostenere ulteriormente i processi avviati ed approfondire queste tematiche, Confindustria Digitale, in collaborazione con il team per la trasformazione digitale, ha promosso l’evento “Sistema Paese 4.0 – Sinergie digitali tra PA e mercato a supporto del Piano Triennale per l’Informatica nella PA”, un tour che ha preso il via a Perugia lo scorso 20 novembre. Il roadshow ha l’intento di far conoscere a imprese e Pa i benefici che l’applicazione delle piattaforme digitali può apportare all’innovazione ed allo sviluppo degli ecosistemi territoriali.
“Il piano triennale per la trasformazione digitale della Pa è un’opportunità enorme per i fornitori di tecnologia e servizi digitali di innovare per il bene del paese. Ma senza una radicale semplificazione di norme e processi gli effetti della digitalizzazione saranno indeboliti”, ha sottolineato Diego Piacentini, Commissario Straordinario per l’attuazione dell’Agenda Digitale.
“Il Piano Industria 4.0 ha dimostrato con chiarezza che la partnership pubblico-privato ed il coinvolgimento diretto della leadership politica ed imprenditoriale sono le chiavi di volta per l’attuazione della trasformazione digitale del Paese – ha affermato Elio Catania, Presidente di Confindustria Digitale -. Ed il sistema pubblico deve esserne guida, stimolo ed esempio per questo profondo passaggio culturale. Nessuna parte ce la può fare da sola. Non ce la può fare da solo il sistema delle imprese, composto in larga prevalenza di piccole imprese le cui caratteristiche dimensionali non facilitano lo sviluppo delle capacità e visioni necessarie per cavalcare in proprio l’innovazione. Non ce la può fare da sola la pubblica amministrazione, una macchina complessa che può essere semplificata, interconnessa e resa efficiente solo innestando nuove competenze, nuove capacità progettuali e manageriali”.
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