Il taglio del nastro del nuovo centro di ricerca e innovazione sul 5G all’interno del Tecnopolo d’Abruzzo, struttura di ricerca fuori L’Aquila, lo ha fatto di persona Pierluigi Biondi, sindaco del capoluogo abruzzese con la consapevolezza che questo centro realizzato dal colosso delle telecomunicazioni ZTE non solo sarà il primo polo italiano completamente dedicato allo sviluppo della rete 5G in Italia ma anche una opportunità di rilancio del territorio e di riscatto per quell’area storica a Boschetto di Pile, che nel 1967 nasceva con Siemens e che oggi porta le cicatrici del terremoto del 2009.

Centro di innovazione e ricerca ZTE, L'Aquila
Centro di innovazione e ricerca di ZTE, L’Aquila

Il Tecnopolo – operativo già dal 2013 su una area di 175mila metri quadrati con aziende e ricercatori – è stato scelto da ZTE “come luogo fortemente simbolico e come segno di volontà di rinascita” ha dichiarato Hu Kun, amministratore delegato di ZTE Italia, approvando la spinta che l’Italia sta dando all’innovazione.

Già ZTE aveva scelto Milano per gli uffici europei, con un investimento iniziale di 100 milioni di euro nel nostro paese, ai quali si aggiungerà un ulteriore investimento di 500 milioni di euro nei prossimi cinque anni. Una buona spinta.

Il centro di ricerca e di sperimentazione sul 5G (una struttura di circa 1.000 metri quadrati) vedrà la collaborazione di ricercatori italiani e cinesi, università e imprese e, grazie al supporto del consorzio capitanato da Wind Tre e Open Fiber, sarà il banco di prova della tecnologia 5G (già in test a Prato). “Attraverso la sperimentazione 5G a L’Aquila, che Wind Tre sta guidando, abbiamo l’obiettivo di esplorare e testare nuove tecnologie e idee di business – ha aggiunto Benoit Hanssen, Direttore Technology di Wind Tre -. Stiamo procedendo con il consolidamento e la modernizzazione della nostra rete, un importante processo alla base di una collaborazione di lungo termine con ZTE. Il centro di ricerca ZTE darà un ulteriore importante contributo allo sviluppo del 5G in Italia”.

Ieri qui a Boschetto di Pile si è acceso per la prima volta il segnale 5G, sperimentando la prima connessione a 2,3 Gigabit al secondo.
Se la roadmap di attuazione non subirà intoppi la nuova rete mobile 5G sarà pronta per il 2020. “Abbiamo inaugurato il capitolo 5G già da un anno – ha dichiarato Xiao Ming, presidente di Zte Europe e America – e grazie al sostegno dei partner e degli operatori tra cui anche Tim, Open Fiber, Linkem siamo già in grado di fornire i primi servizi”. Il centro di ZTE contribuirà senza dubbio a dare nuova linfa al Tecnopolo abruzzese.

Il sindaco Pierluigi Biondi con Hu Kun, amministratore delegato di Zte Italia
Il sindaco di L’Aquila Pierluigi Biondi con Hu Kun, amministratore delegato di ZTE Italia

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